È presente un pohino di linguaggio scurrile quando parla il vostro imperatore pazzoide preferito, Maremma buhaiola, ma non è niente di serio.
Quindi se siete dei giovincelli facilmente traumatizzabili e siete finiti qui per vedere a che limiti può arrivare la dignità di una fanfiction, sappiate che vi ho avvertiti-
La seduta finì, ed il nostro eroe si allontanò dal luogo che gli aveva riservato tutte quelle sorprese.
Dopo quel giorno, Brunotto si lasciò andare ad un weekend viennese pieno di relax e tranquillità, e prese il volo per l'Italia il lunedì seguente.
Adesso era libero come un armadillo.
E no, non serve a niente riflettere sul senso di questa frase perché non ne esiste uno.
Era diventato un uomo di mondo circa... Ieri. E ormai si sentiva realizzato e pronto a tutto ciò che gli avrebbe riservato il futuro.
Fu così che, in un attimo di folli riflessioni, decise di dar vita al suo più grande sogno, ciò che desiderava portare a termine fin da quando si trovava ancora nel ventre della madre: costruire un ospizio per gay in Grecia con tornei di tombola settimanali e mostre di arte, e trasferirsi lì una volta ideato il progetto.
Finalmente le sue abilità architettoniche e tutte le sue conoscenze avrebbero avuto il successo che meritavano!-
(Poco prima...)
Appena la porta si fu chiusa alle spalle dello sgradito paziente, il dottor Freud si lasciò cadere sul sofà, maledicendo se stesso e i bancomat di quel demonio.
"È dovuto venire fino in Austria solo per farmi salire l'istinto omicida. O è totalmente scemo, o qualche mafioso l'ha spedito qui sotto copertura per distruggermi mentalmente... E nonostante la seconda opzione sia più intrigante, direi che è palese che quella vera sia la prima. Non riuscirò mai più a vedere le camicie rosa con gli stessi occhi."
Mentre cercava di ricordarsi tutti i mali che aveva compiuto per meritarsi questo, sentì la maniglia della porta abbassarsi, e si astenne dall'andare a sbattere la testa sul muro.
Senza nemmeno voltarsi, prese la parola con tono esausto:«Greta, smettila. Ho capito che i tuoi problemi mentali sono piuttosto critici, ma non puoi venire qui ogni volta che succede qualcosa. La tua amica, quella che crede di essere più sana di te nonostante si faccia chiamare "Il Lama Mangiatore", mi ha già contattato 69 volte questa settimana»
«Ehm...» una voce diversa dal solito giunse alle orecchie del neurologo, ed egli, non riconoscendola, si decise a girarsi verso l'ospite.
«Non ho idea di chi stia parlando» iniziò il nuovo arrivato, «ma da quel che ricordo non mi chiamo Greta. Sono venuto qui per parlarle del mio dissidio interiore, che mi tormenta ormai da tutta la vita. Dicono che sia il migliore in questo campo...»
«Dunque è un paziente. E viene così, senza preavviso?»
«Ma non le serve alcun preavviso se si ritrova davanti il celebre Francesco Petrarca! Dovrebbe esserne un po' più contento, dottore.»
Freud provò a non imprecare per l'ennesima volta.
«Verdammte Italiener...»
«VERDE CHE?!? COSA SIGNIFICA?!? È UN INSULTO A MIA MAMMA?!? EH!?!? LO DICA IN LATINO, SE NE HA IL CORAGGIO!!!!!!!»
«Oddio... Si calmi per favore. Se è qui per essere aiutato può sdraiarsi sul divano. Sarà una lunga notte»
«SDRAIARMI SUL DIVANO!?!?!? PERVERTITO! NON SONO QUI PER FARE QUESTE COSE!!!»
«Dio, ti prego, dammi la forza...»
A quelle parole, subito dietro Petrarca, spuntò Darth Vader con la sua aria fiera ed il suo respiro da anziano con l'asma.
«Ha detto 'forza'?» chiese, subito prima di essere spintonato via.Light Yagami, cacciatolo fuori, gli si rivolse con strafottenza: «Ma ci arrivi o no? Ovviamente sta parlando con me! Non hai sentito che ha detto "Dio"?!»
-
Torniamo dai nostri beniamini...
Pistoia, Italia
Il lama, sentendosi osservato, fece finta di star leggendo il giornale. Ma... dove lo aveva preso? Sapeva leggere?
Beh, questi non sono affari nostri. Proseguiamo senza porci troppe domande.Biagio iniziò a preoccuparsi.
«Ma... Non posso essermi immaginato tutto... SANTISSIMO DIO DEI GAY SONO IMPAZZITO!!!!!!!»«Non temere, figliolo».
Biagio, Cimi, Caligola, Incitatus, Dante e Virgilio si volsero in fretta per capire di chi avesse detto quelle parole.
«CHI HA PARLATO?!» urlò l'Imperatore, «CHI CAZZO HA PARLATO?! CHI È QUEL LURIDO STRONZO, COMUNISTA, CHECCA E POMPINARO CHE HA FIRMATO LA SUA CONDANNA A MORTE?!?!?!?!?!?! AH, NON È NESSUNO, EH?! SARÀ STATA LA FATINA BUONA DEL CAZZO!!»
Brunotto, armatosi di fierezza e coraggio, avanzò lentamente e si mostrò ai presenti.
(In teoria doveva essere ancora in Austria, ma voi non avete visto niente).«Sono stato io, Signore»
Scese il silenzio
La città era muta, e nessuno si muoveva.
L'aria era carica di tensione.Caligola gli camminò incontro, fissandolo minacciosamente.
«Come ti chiami, anziano dall'aria gay?!»
«Brunotto Brunotto Onurb Brun Brunetti, Signore!»
«BALLE!!!! D'ora in poi tu sarai il soldato Biancaneve. Ti piace questo nome?!?!»
«Signor no, Signore!»
«NON ME NE FREGA UN CA-»
«MA LEI È IL TIZIO CHE MI È FINITO ADDOSSO ALL'ENTRATA DELLA KEBABBERIA SGRETOLANDOMI L'OSSO SACRO!!!»
Cimi aveva riconnesso il cervello e lo aveva infine riconosciuto.
«In carne ed ossa, mio caro. Ho sentito che il tuo fidanzato ha avuto delle crisi di nervi»
Tutta l'attenzione adesso fu rivolta verso Biagio, ormai a disagio (che rima ragazzi!).
«Ehm...»
«BENISSIMOOOOH!» sclerò Bancomat Man
«Ma non ho detto nul-»
«Sappi che ho conosciuto un tizio fan-ta-sti-co che può risolvere tutti i tuoi problemi in men che non si dica! È il dottore austriaco Sigmund Freud, te lo consiglio: è un uomo così dolce e disponibile! Se gli dirai che ti mando io ne sarà felicissimo e non vedrà l'ora di parlarti!»
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Biagimi
HumorUn inconsapevole gay di nome Shkelqim (che chiameremo Cimi per comodità) è alle prese con il suo primo amore: l'amico Biagio. Cimi pensa ancora di essere attratto dalle entità femminili e che la banana non gli piaccia... Ma riuscirà mai a capire che...