66-I vampiri non sono mostri.

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Skyler

Mi sveglio con un odore di colonia misto dopobarba che m'invade le narici, una braccio attorno alla mia vita e un corpo forte e dormiente accanto a me che mi tiene stretta al suo petto d'acciaio.

Leggeri raggi di sole filtrano attraverso le tende tinte di blu e lentamente mi volto verso la persona che per tutta la notte non ha fatto che stringermi a sé come ad essere sicuro della mia presenza ancora vicina a lui.

Mi appoggio con il gomito sul cuscino osservandolo da sopra mentre si avvicina di più a me coccolandosi contro il mio corpo caldo.

A volte penso seriamente di essere una stufa vivente per lui.

Accarezzo delicatamente i suoi capelli biondi sbizzarriti che gli ricoprono gli occhi chiusi. Sul suo volto compare un sorriso sereno.

«Sapessi che ogni volta fai così solo quando dormo, non mi sceglierei mai.» Li do uno scappellotto sulla spalla che lo fa sghignazzare.

«Da quando sei sveglio?» Chiedo continuando ad accarezzargli i capelli, è antistress.

«Io non dormo mai, recupero solo le energie.» Beato lui che questo metodo funziona, io se non dormo almeno cinque ore sembro la brutta copia di Samara.

«Dobbiamo andare all'università.» Dico dopo minuti di silenzio facendolo gemere di frustrazione.

«Ma che palle!» Ridacchio mentre cerco di raccogliere almeno una qualche maglietta tra quelle infinite che si trovano a terra.

Drogo e l'ordine. Due rette parallele che non si incontreranno mai.

Trovo una maglietta abbastanza lunga e me la metto immediatamente facendo sbuffare Drogo. «Non è più divertente.»

Alzo un sopracciglio. «Preferisci che giri nuda per casa?» I suoi occhi si illuminano. «No, ti preferisco nuda ma tra le mie braccia.» Quanto può essere esasperante?

Mi alzo raccogliendo i miei vestiti dal pavimento mentre sento il suo sguardo su di me.

«Preferisci restare lì a guardare oppure prepararti? Abbiamo solo mezz'ora!» Dico irritata.

Lui si ributta sul letto a braccia aperte fissando il soffitto.

«Non possiamo entrare un'ora dopo?» Scuoto la testa in segno di diniego.

«No! Perché la prima ora c'è il corso di miti e leggende e io non me lo voglio perdere.» Un ringhio li sfugge dalle labbra.

«Certo, certo. Non potresti mai mancare al corso del professor. Johnny!» Johnny? «Il professor. Jones vorrai dire.» Dico guardandolo mentre sbuffa ancora.

«Johnny, Jones, è la stessa cosa! Che ci trovano di così bello le ragazze in lui io non lo so. Io ho molto di più da offrire.» Sta scherzando!?

Lui ha molto di più da offrire!? A chi!? A quelle ragazze che non fanno altro se non andare indietro al primo che passa!? Mi sta prendendo in giro!?

Con gli occhi cremisi decido di mantenere la calma e giocare al suo stesso gioco.

«Beh, sai com'è...lui è così misterioso e soprattutto molto professionale, cosa che offre vari interessi dalla fauna femminile.» Dico ghignando nel vederlo contrarre la mandibola fissando il soffitto come se fosse il professore in persona.

Frost Blood (Is It Love? Drogo) [In Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora