Frost Blood (Is It Love? Drogo) [In Revisione]

Capitolo 3

SKYLER

Avrei immaginato un viaggio meno stancante e più elettrizzante, magari qualcosa di tranquillo che possa apprestarsi alle mie decisioni e alla mia nuova essenza. Un albergo comodo, una bella dormita per rigenerare le forse, una colazione accettabile, la sistemazione alla nuova università, un giro in città e infine una buona presentazione alla nuova famiglia per cui lavorerò già da domattina. Nulla di tutto questo è accaduto, anzi, è successo esattamente l'opposto di una singola progettazione per la mia nuova vita.

Mi consolo pensando che è semplicemente stata una giornata no e per colpa delle mie abitudini non riesco ad accettare qualcosa che sia fuori dalla mia solita routine. Magari oggi è andata male perché domani andrà alla grande. Ogni singola brutta azione e conseguita da una buona. Devo solo aspettare che quella buona accada e per questo dovrò avere semplicemente pazienza. Una di quelle cose che prima non avevo ma che ora sono obbligata ad accettare.

Mi distraggo dai miei pensieri sistemando ordinatamente i miei vestiti nell'armadio. Piego i maglioni, i pantaloni, le gonne e i vestiti poggiandoli l'uno sopra l'altro in file diverse. Appendo i giubbotti e le giacche agli appendiabiti e sistemi la biancheria intima nei cassetti. Butto le scarpe nello spazio vuoto infondo all'armadio chiudendo finalmente le ante che cigolano leggermente.

Infilo la valigia svuotata sotto al letto poggiando la seconda sopra il materasso aprendola. Afferro gli asciugamani e i miei cosmetici andando verso il bagno in camera. Fortunatamente ognuno ha il proprio bagno, già mi immaginavo a fare la fila con gli altri membri della famiglia aspettando che si liberasse. Almeno c'è un lato positivo.

Apro la porta accanto al letto entrando nel bellissimo bagno. Una bellissima vasca da bagno alla mia destra vicino alla parete. Di fronte un piano in marmo con il lavandino. Il grande specchio che mostra la mia figura ai piedi della porta interna a fissare la piccola stanza lussuosa. Il gabinetto e la doccia alla mia sinistra. La finestra sopra alla vasca mostra il bosco di fuori che mi ritrovo ad osservare catturata.

Ho sempre nutrito un senso di profonda pace nell'osservare questi luoghi così verdeggianti e all'apparenza tranquilli. Di giorno sono stupendamente tranquilli e meravigliosi, ma di notte è tutt'altra storia. Macabri e inquietanti tanto che hai sempre paura possa uscire qualcosa da quei cespugli che di giorno sono ricoperti di fiori colorati o semplici bacche rosse.

Ricordo quella bellissima sensazione nell'udire il meraviglioso fruscio delle foglie, lo squittio di qualche roditore dal musetto tenero, il cinguettii degli uccellini colorati e il rumore dell'acqua provenienti dalle cascate. Per sentire tutto questo scappavo sempre nel bosco dietro il ranch dei miei nonni. Era proibito andarci perché secondo loro, andare lì era una bella richiesta di ritrovarsi faccia a faccia con un orso grizzly o un lupo selvaggio. Non davo mai retta a nessuno e per tre anni mi dirigevo sempre lì non incontrando mai nulla di ciò di cui mi avevano sempre messa in guardia.

Appendo gli asciugamani e sistemo dietro all'anta dello specchio i miei profumi, i cosmetici e i flaconi di shampoo. Spengo le luci del bagno chiudendo la porta alle spalle una volta uscita. Prendo posto sul morbido letto sistemando la valigia vuota insieme all'altra. La terza e ultima valigia è quella che rimane dove tengo tutti i miei oggetti personali.

La poso a fatica sul letto aprendola. Un groppo mi si forma in gola mentre lentamente faccio scorrere la cerniera riempendo la stanza e le mie orecchie di questo rumore. Quando raggiunge l'attaccatura prendo un respiro profondo prima di aprirla. Le mie iridi cielo guardano tristemente le varie foto incorniciate, i vecchi libri che leggevo insieme a mia zia la sera prima di dormire, le mie vecchie scarpette da ballo consumate e tutto ciò che, troppo doloroso da abbandonare, ho portato con me.