Frost Blood (Is It Love? Drogo) [In Revisione]

53-Non vuoi parlarne, lo capisco.

Saliamo le scale in silenzio dato che è sera e arriviamo di fronte al mio vecchio appartamento.

«È questo qui?» Annuisco e tiro fuori le chiavi dalla testa infilandola nella toppa.

La porta accanto alla mia si spalanca rivelando la figura assonnata di una persona che conosco fin troppo bene.

«Quanto è durato il letargo Dunkan?» Lui sbadiglia così tanto che sento un crack alla mandibola.

«Chi ti dice che io abbia dormito, ho passato tutta la notte a cercare di finire l'articolo di giornale. Ho bisogno di un litro di caffè.» Drogo lo guarda con un sopracciglio alzato e a me verrebbe da ridere. «Che ci fai qui, sorella? Non ti eri trasferita?»

«Si, ma sono qui per le vacanze. Guai a te se metti questa informazione sul giornale, altrimenti sai cosa succede...» Ah, beh tempi.

«Sissignora. Comunque al tuo appartamento ci ho pensato io, ho dato una ripulita e ho cambiato alcune cosette.» Annuisco. «Lui chi è?»

«Forse sarebbe meglio se lo chiedessi direttamente a me, dato che sono qui.» Ah no, non possiamo cominciare già così male.

«Ok, allora chi sei?»

Drogo: "il suo ragazzo." Quanto è bello sentirglielo dire?

Dunkan rimane completamente paralizzato con la bocca aperta e gli occhi spalancati.

Dunkan: "TU saresti il SUO ragazzo!? Oh mio Dio!" Scoppia a ridere e io li mollo un pugno in testa che lo fa cadere a terra.

Skyler: "si, è il mio ragazzo. Qualche problema, imbecille?" Lui scuote energicamente la testa. "Perfetto, allora buon lavoro con il giornale!" Lo ringrazio e lo vedo rinchiudere la porta sotto le sue lamentele su quanto sia dura la vita da giornalista.

Apro la porta e faccio entrare Drogo mentre rimango a fissare i cambiamenti che ha fatto Dunkan. Ha solo messo la carta da parati e spolverato, per il resto, è tutto esattamente come avevo lasciato.

Questo posto è pieno di ricordi. Qui ho passato del tempo con i miei amici. Era il mio posto sicuro quando non andavo di sera in quel posto a fare le gare e anche quando non volevo più vedere mia zia a quei tempi. In giro ci è quasi tutti messo in ordine. Noto anche delle foto posate sul comodino vicino al muro. Alcune fotografie ritraggono me e i miei amici insieme alle prove di danza, altre in cui ci sono io da bambina insieme ai miei nonni.

Drogo: "eri davvero tenera di piccola." Sorrido nel vederlo guardare la mia foto da bambina con dolcezza.

Skyler: "peccato che la crescita è stata dura." Mi tolgo la sciarpa, la berretta e il cappotto poggiandoli sul divano.

Drogo: "perché le facevi?" Ingoio il groppo che mi si è fermato in gola mentre i miei occhi assumono il colore del mare.

Skyler: "era l'unica cosa che mi distraeva dai problemi esterni. Poi è divenuto il mio peggior incubo." Spero che capisca.