Capitolo 2

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SKYLER

Fisso l'imponente casa che si erge in un territorio contornato da alberi che portano al bosco sul retro della grande villa. La fontana al centro produce il tipico rumore dell'acqua che scorre serena, ma il paesaggio nell'oscurità è tutt'altro che sereno. La selva oscura rende l'ambiente ancora più inquietante. Le luci della casa sono accese illuminando vagamente il territorio verdeggiante.

Mi rendo conto che la famiglia per cui sto per lavorare è veramente molto ricca. Credevo che fossero tre semplici fratelli che, incapaci di badare alla loro sorellina in assenza dei loro genitori, hanno cercato una consulenza femminile e con un istinto materno evidente. Non credevo che tre fratelli e una sorellina ricchi sfondati tanto da avere una villa che sembra un palazzo!

Il verso di un gufo mi risveglia dall'ammirazione della meravigliosa casa. La zona è isolata dalla città, la cosa è molto strana e mi preoccupa. Dal comportamento di Chelsea, se questa dovesse essere una famiglia pericolosa, urlare non servirebbe a niente non avendo nessuno che potrebbe salvarmi. Quindi dovrò ricorrere ai vecchi metodi. Presenterò ai Bartholy i miei coinquilini, i miei due pugni bomber eternamente uniti.

Spingo il cancello cigolante. Il freddo metallo a contatto con il mio palmo mi fa rabbrividire. Mettendo un piede all'interno del confine che separa la villa al marciapiede, una strana sensazione si impadronisce di me facendomi sussultare impercettibilmente. Sento una strana sensazione al cuore, il battito farsi più veloce. Come un'onda d'urto che mi colpisce in pieno provocandomi così tante sensazioni contrastanti in un singolo secondo da farmi barcollante come sotto effetto di stupefacenti potenti.

Portandomi una mano al petto riesco a sentire i battiti bestiali del mio piccolo muscolo cardiaco sbattere con forza contro la cassa toracica. Mi manca il respiro. Ho un dubbio: non è che avrò problemi cardiaci? Prima Chelsea ora la villa. Dovevo chiedere ai medici anche del mio cuore oltre che degli occhi. Odio la mia vita.

M'incammino quindi verso il maniero. Le ruote delle mie valigie emettono il solito rumore sopra le pietre che compongono il sentiero verso le scalinate in pietra del portone. Giro attorno alla fontana guardando l'acqua scorrere tranquillamente risplendendo sotto il chiarore della luna piena sulla quale sposto lo sguardo continuando a camminare. Così luminosa cattura la mia attenzione immediatamente risaltando subito ad occhio per la sua lucentezza. Bianca, splendente, assomiglia alla pietra del mio ciondolo. Ecco perché il solo guardarla mi tranquillizza distraendomi nel vedere la luce che illumina il cielo stellato.

Un ululato interrompe bruscamente i miei silenziosi pensieri. Mi blocco sul posto terrorizzata. I miei occhi violacei saettano preoccupati da una parte all'altra. Sembrava essere vicino. Parecchio. Un lupo in questa zona è pericoloso, non dovrebbe esserci. Chi mai farebbe girare un lupo nel bosco dietro casa con una bambina nei dintorni!? Potrebbe sbranarla! Perdere di vista una bimba di sei anni è già di per sé preoccupante, ma saperla in giro probabilmente per il bosco con un lupo che gira in cerca di cibo è una cosa fuori dal normale.

Un fruscio tra le foglie mi fa raddrizzare. «E ma che diamine!» Mi tengo la sciarpa al collo e afferro la valigia correndo come un'ebete verso il portone.

Salgo a fatica le scale voltandomi per tirare la valigia cadendo con il sedere sulle scale. Afferro la valigia prima che scivoli sospirando. Mi lascio crollare sui gradini. Sbuffo sonoramente gemendo di frustrazione allo stesso tempo.

Per quanto cerchi di mostrarmi matura, una parte di me resta sempre la stessa di una volta, stupida, ignorante, goffa e dal basso quoziente intellettivo. Nulla da fare, sono un caso da salvare tramite WWF.

Il mio petto si blocca dal suo movimento meccanico dovuto alla mia respirazione, questo perché anche il mio respiro mi si mozza in gola quando quella gelida sensazione di essere osservata mi fa mettere seduta di scatto. I miei occhi viola risaltano nell'oscurità per quanto il loro colore è intenso. Osservo il paesaggio intorno fidandomi del mio istinto. Una cosa è sicura: qua fuori c'è qualcuno insieme a me.

Frost Blood (Is It Love? Drogo) [In Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora