69-Augurati che guarisca presto, altrimenti...

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Skyler

Mi sveglio con qualcosa di duro sotto il viso e delle mani che mi accarezzano i lunghi capelli castani le cui punte iniziano a brillare di un tenue bianco, quasi platino.

Sbatto le palpebre sbadigliando leggermente mentre mi tiro su con i gomiti accorgendomi di aver dormito sul petto di Drogo per tutta la notte.

Incontro i suoi occhi ambrati che mi guardano come ipnotizzati dai miei, esattamente come lo sto guardando io.

I capelli biondi spettinati come al solito, gli occhi ambrati riversati nei miei come un'ondata di pura dolcezza e amore e le labbra pallide i cui angoli sono tirati all'insù in un sereno sorriso.

«Che ore sono?» Chiedo con voce ancora assonnata.

Lui si volta di poco a guardare l'orologio appeso al muro. «Le sette. Abbiamo ancora un'ora.»

Mi metto comoda su di lui poggiando gli avambracci ad entrambi i lati del suo viso lasciandomi andare contro il suo petto freddo riscaldato leggermente dal calore del mio corpo.

Accarezzo teneramente le sue guance mentre le sue mani mi accarezzano il dorso delle mani con dolcezza.

«Ora mi vuoi dire perché ieri hai pianto?» Mi sta coccolando solo per scucirmi qualche informazioni in più!

«Per quello che ha detto Scarlett.» Sento le mie guance iniziare a prendere un colore più acceso del normale.

Abbasso lo sguardo sui suoi pettorali messi in mostra interrompendo il contatto visivo.

«Per quello che ha detto Scarlett...» Mormora a bassa voce tra se e sé, ma mi sembra di leggere una punta di ironia nella sua voce.

«Almeno ti accorgi di quanto sei pessima a mentire?» Chiede divertito e io alzo di scatto la testa. «Non è vero! Io sono molto brava a...»

Mi accorgo di essere caduta nella sua trappola come una stupida idiota, e il mio broncio lo fa immediatamente scoppiare in un fragorosa risata.

«Allora, dimmi la verità.» Cerco qualsiasi cosa da guardare tranne che i suoi occhi ambrati. «Cosina.» A quel nomignolo faccio un versetto strano simile al lamento di un cucciolo che fa sorridere intenerito Drogo.

«Non voglio dirtelo perché so che ti arrabbierai...» Il mio tono è frettoloso ma anche ansioso e i miei occhi raggiungono una tonalità di viola che attira l'attenzione di Drogo.

«Non mi arrabbierò, ma tu dimmi cosa mi nascondi.» Si arrabbierá, io lo so.

«Ieri ho avuto una discussione con Chelsea.» Dico tutto d'un fiato.

Drogo alza un sopracciglio curioso riversando i suoi occhi ambrati desiderosi di sapere il continuo della storia, nei miei occhi ormai azzurro mare che ricordano ancora le tristi parole della mia amica.

«Stavamo affrontando l'argomento di vampirologia nel corso di miti e leggende e nel sentire alcuni termini che mi sono sembrati "offensivi" ho espresso la mia opinione...» Abbasso lo sguardo mentre Drogo mi accarezza le mani con più decisione. «Ad un certo punto il prof ha chiesto anche l'opinione di Chelsea e mi è sembrato che avesse detto l'esatto opposto di quello che ho detto io...ci sono rimasta semplicemente male.» Non oso accennargli il fatto che abbia anche espresso i suoi pensieri verso i Bartholy perché non sono tanto sicura che saprebbe controllarsi.

Frost Blood (Is It Love? Drogo) [In Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora