Frost Blood (Is It Love? Drogo) [In Revisione]

74-A niente, torna a dormire. Ti faccio da guardia, cosina.

Drogo

La tocca e lo ammazzo.
Vampiro secolare un cazzo.
Non mi interessa chi è, non si deve permettere di sfiorarle anche solo un capello.

È del tutto fuori questione che la mia cosina venga torturata in sogno con quel mostro a girarle per la testa anche di notte.
Non glielo permetterò, a costo di farmi uccidere da chi mi ha reso immortale per quasi 94 anni.

Ora lei sta dormendo in braccio a me.
I pugni stretti dalle dita leggermente tremolanti che mi stringono la catenina.
Ora sembra così piccola e indifesa.

Al solo ricordo di come si sia spaventata solo guardandomi, non riesco a non trattenere la rabbia.
Ha avuto paura di me, credevo che lei non si sarebbe mai spaventata nonostante sapesse del nostro che ero.
E invece, ha avuto paura.

Ma so che era stato istintivo.
O almeno questo è quello che mi continuo a ripetere pur sentendo quella piccola vocina nella mia testa che mi continua a dire cose stupide.
So che lei non ha paura di me, non ne ha mai avuto dal principio.

La sera in qui ho aperto la porta, l'ho capito. Ho capito che lei era diversa.
L'ho sfidata con lo sguardo e invece di sottrarsi, si è immersa completamente nelle mie iridi.

Ho provato ad ammagliarla.
Ad usare i miei poteri su di lei per usarla come pasto per la cena.
Ma, evidentemente, era così forte da riuscire a resistermi.
E solo chi è veramente forte riesce a resistere ad un vampiro.

Questo non vuol dire che sia invincibile.
Non vuol dire che sia intoccabile.
Anche Skyler ha debolezze.
E una di queste è la compassione.
Potrebbe essere un problema.

Qualsiasi cosa accadrà ora, potrebbe essere tutta una trappola.
Devo restare vigile.
Se non per me stesso, almeno per lei.
Skyler è la mia priorità al momento e non intendo sottrarmi dal mio compito, per nessun motivo al mondo cambierò idea.

«Drogo...» Abbasso lo sguardo su di lei.
Il suo labbro inferiore trema leggermente e se lo morde con forza, tanto che percepisco il suo sangue raccogliersi tutto in quella zona.

Prego in Dio che non se lo morda a sangue, perché potrei non controllarmi.
Non ora e soprattutto non qui con lei, completamente inerme.
Non voglio essere il mostro che lei non ha visto.
Voglio continuare ad essere il ragazzo di cui si è innamorata.
Voglio che sia fiera di me.
Voglio solo il meglio per questa donna che mi ha stregato, e io voglio essere il suo meglio.

«Sono qui.» Le accarezzo i capelli infilando le mani tra le sue setose e profumate ciocche castane le cui punte si tingono di un lieve platino luminescente.

Un angelo.
È l'unica cosa a cui potrei mai paragonarla.
Un angelo con un diavolo.
Nel vero senso della parola.

Come può una dea innamorarsi di un'anima che vaga nelle tenebre della sua triste eternità?
Non lo so.
So solo che tutto ciò che provo per questa donna, non è mai stato così forte con nessun'altra.

Soprattutto con Mia.
Quella ragazza è stata una tortura.
Un angioletto con dentro migliaia di anime dannate.
Un angelo nero.

Talmente triste della sua vita, che ha voluto tentare a vivere la sua infinita eternità.
E io ero il suo mezzo per farlo.
Ero disperato, ma non per la questione di avere ragazze, di lei non è che mi importasse questo granché, era solo un rapporto temporale. Attrazione fisica.