Frost Blood (Is It Love? Drogo) [In Revisione]

73-Te...ho visto te, e tu mi hai...mi hai morso.

Skyler

Cammino a piedi scalzi tra gli alberi del bosco scostando i rami che che mi bloccano la strada.
Stranamente, seppur stia camminando scalza sui rami appuntiti e sui sassolini, non sento alcun dolore.

Non capisco cosa ci faccia io qui a notte fonda e senza nessuno, non so neppure dove sto andando, ma ho una strana sensazione al petto che mi dice di continuare a camminare.

Il fruscio delle foglie che si muovono e i comuni rumori notturni di animali selvaggi che si aggirano per cacciare, sono gli unici rumori che si sentono.

Tranne che per uno strano mugolio di un animaletto di mia grande conoscena.
Alzando lo sguardo verso la fonte del verso, noto la mia splendida civetta dalle piume candide che sono illuminare dalla flebile luce della luna, volare sopra la mia testa in cerchio, come a sorvegliarmi dall'alto.

«Luna! Sono qua!» Mi sbraccio saltellando sul posto per attirare la sua attenzione.

Subito scende in picchiata atterrando sulla mia spalla e accoccolandosi con il suo piccolo corpicino morbido e soffice contro la mia guancia.

«Che ci facevi qui?» Chiedo accarezzandole la pancia facendola mugolare.

Ma non per piacere alle mie coccole, bensì per l'agitazione.
Spalanca le ali e allunga ripetutamente il collo come ad indicarmi con il becco un punto di fronte a me.

Ma davanti non vedo assolutamente nulla di così terrificante da farla spaventare, se non alberi, cespugli e la solita flora del bosco.

Un ringhio e delle foglie secche che vengono pestate con forza violenta, mi fanno voltare di scatto verso il cespuglio affianco al mio.

Due occhi azzurrini mi fissano, scoprendo poi altri occhi altrettanto luccicanti che guardano proprio me.
All'inizio ho il presentimento che siano lucciole, ma i ringhi si fanno più forti aggiungendo ad essi anche degli ululati.

Lentamente indietreggio capendo che di fronte a me, non ho solo un lupo, ma un intero branco che probabilmente mi vorrà saltare addosso.

Luna bubola strofinandosi contro la mia guancia, come a tranquillizzarmi e onestamente, sentire quest'aura di pace che proviene dal suo corpicino, mi fa rilassare seppur con gli occhi viola talmente luccicanti da trasmettere senso di paura a chiunque mi guardasse nelle iridi.

Due zampe dalla pelliccia color nero pece fuori escono dal cespuglio.
Fuori dall'ombra si mostra in tutta la sua imponenza un lupo più grande del normale con gli occhi più azzurri del mare che mi fissano insistentemente con strana umanità.

Stranamente, la sua presenza non mi spaventa più come prima, ma mi mette solo soggezione con la sua immensa potenza.

Altri lupi sbucano dietro di lui. Saranno circa una dozzina.
Di cui cinque mi pare vagamente di conoscerli.

Tre lupi che sembrano più giovani di quello che ho di fronte: una dal manto nero lucido e gli occhi azzurri proprio come quello che ho davanti, solo che sembra una lupa; uno dal manto color marrone scuro dagli occhi castani lucenti; il terzo, invece, ha un manto sopra di color marrone e la pancia, con la parte frontale del muso, tinto di un bel bianco che sembra perfettamente pulito, come se lo sporco del bosco non fosse mai entrato a contatto con la sua pelliccia.