Vow of Silence

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Titolo: Vow of Silence
Genere: One-Shot (storia breve)
Scritto da: marauders4evr
Fonte: Tumblr

Voto di Silenzio

«Lezione terminata.»

Non appena la professoressa McGonagall pronunciò queste parole, i suoi studenti cominciarono immediatamente a mettere le loro cose nelle borse. Quelli seduti ai primi banchi furono fuori dalla porta nel giro di pochissimi secondi, per poi essere seguiti dal resto della scolaresca, che, nel lasciare l'aula, creò la solita confusione.

La professoressa trovò parecchio strano che, proprio i tre studenti che si aspettava di veder correre verso l'uscita, fossero rimasti in fondo alla fila.

In effetti, ora che ci pensava, era da un po' di tempo che i tre se ne stavano in silenzio: il che, considerando i soggetti della questione, era un fatto oltremodo singolare.

Quel giorno, per inciso, non vi era stata fatta eccezione: i tre ragazzi non avevano spiccicato parola per l'intera durata della lezione.

«Potter, Black, Pettigrew.»

I diretti interessati spalancarono gli occhi, che sembrò quasi avessero assunto le sembianze dei galeoni.

«Restate lì.»

I tre si guardarono ansiosamente. Per un momento, la donna ebbe l'impressione che stessero per scappare via.

James fu il primo che, con riluttanza, fece un passo avanti. Gli altri due lo seguirono a malincuore.

«State bene?» chiese la McGonagall nitidamente, «So che probabilmente siete preoccupati riguardo al signor Lupin, che l'altra notte ha dovuto affrontare la luna piena. Ciononostante, non riesco a trovare una ragione plausibile per la quale voi tre non abbiate pronunciato una singola parola, oggi. Signor Potter, mi rivolgo in modo particolare a lei: la sua partecipazione di solito è rilevante.»

I tre, però, rimasero a fissarla, scambiandosi un'occhiata di tanto in tanto.

«Ebbene?»

La donna avrebbe potuto chiaramente vedere i pensieri che si facevano largo nelle loro giovani menti, lavorando freneticamente, alla ricerca di una risposta. Dopo un po', James prese dalla borsa una piuma d'oca e un rotolo di pergamena.

Le sopracciglia della McGonagall iniziarono ad inarcarsi mentre osservava l'alunno scrivere velocemente.

Quando ebbe finito, James consegnò il foglio alla professoressa, fiero.

Professoressa McGonagall,
Ci rammarichiamo di informarla che abbiamo fatto un Voto di Silenzio.

«Un Voto di Silenzio?» chiese scettica la donna.

Sirius afferrò la piuma e la pergamena, e confermò:

Esattamente.

«E... ehm... » cominciò la McGonagall, lentamente, «Perché avete fatto un Voto di Silenzio?».

I tre Malandrini presero a scambiarsi, a turno, la piuma e la pergamena. Sui loro visi era facilmente leggibile un livello non indifferente di concentrazione.

Sirius presentò per primo ciò che aveva scritto:

Perché, mia cara professoressa, siamo vittime del tiranno borghese, che esiste solo per forzarci a stare in un castello dove i nostri pensieri, le nostre idee e le nostri azioni sono poste sotto stretto controllo. Alla luce di ciò, non appoggeremo mai una posizione di indifferenza. Bensì, combatteremo con passione contro le ingiustizie, e ci rifiuteremo di venire zittiti.

La McGonagall non poté fare altro che fissarlo.

James sollevò docilmente il suo pezzo di pergamena. La sua risposta diceva:

Quello che ha detto Sirius.

La risposta di Peter fu identica a quella di James.

«Non so davvero cosa rispondere a questo» mormorò la McGonagall, «Posso chiedervi per cosa state lottando?»

Di nuovo, scrissero le loro risposte e sollevarono i fogli.

Quella di James diceva: Libertà.

Quella di Peter: Uguaglianza.

E quella di Sirius: Marxismo.

«D'accordo...» disse lentamente la McGonagall, «Ma cosa vi ha ispirato a fare questo Voto di Silenzio?»

James: La guerra mi ha ispirato.

Peter: James mi ha ispirato.

Sirius: La mancanza di marxismo mi ha ispirato.

«Quindi...» fece la professoressa, «Un Voto di Silenzio? È questa la ragione per cui, non solo non parlate, ma non aprite nemmeno la bocca?»

I ragazzi si fecero paonazzi e si guardarono preoccupati. Scrissero nuovamente.

James: Respirare dal naso è buon galateo.

Peter: Ho dolore ai denti.

Sirius iniziò a scrivere, ma la McGonagall lo avvertì: «Signor Black, se la sua risposta ha a che fare con il marxismo, io–...»

Al che, Sirius cancellò quel che stava scrivendo.

«Cosa state nascondendo?» chiese infine la professoressa, sospettosa.

James: ASSOLUTAMENTE

Peter: NIENTE,

Sirius: PROFESSORESSA.

«Va bene, ragazzi» sospirò la McGonagall, «Un Voto di Silenzio è una ragione più che sufficiente. Potete andare.»

I ragazzi si guardarono eccitati e cominciarono ad avviarsi verso la porta, quando la docente commentò: «In verità, sono felice che teniate la bocca chiusa durante la lezione.»

James le lanciò un'occhiata stizzita.

La professoressa McGonagall cominciò a mettere in ordine le sue carte sulla scrivania e aggiunse: «Sarebbe indecente se, per rispondere alle mie domande, la mia classe cominciasse a puzzare di foglie di Mandragola.»




















































Questa storia apparteneva già alla raccolta Marauders Headcanons ma, trattandosi di una storia scritta da marauders4evr, ovvero l'utente i cui lavori vengono da me tradotti in questa raccolta, ho deciso di revisionarla e pubblicarla qui, in modo da avere tutti le One-Shots al completo.

Probabilmente la eliminerò dall'altra storia, in quanto ritengo che la versione presente nell'altra raccolta sia ormai obsoleta (e mal scritta, diciamocela tutta).

Mi scuso per la ripetitività di pubblicazione e colgo l'occasione per ringraziarvi delle letture, i voti e i commenti! Il vostro supporto significa tanto!

Un abbraccio,
Moony

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