Titolo: Haunted
Genere: One-Shot (storia breve)
Scritto da: marauders4evr
Fonte: Tumblr☾
Infestata
Nella tranquillità di un freddo pomeriggio, un ragazzino e una ragazzina si avvicinavano con fare incerto nei pressi di un edificio malandato, le cui finestre erano visibilmente sbarrate; il che, perfino da una distanza considerevole, lasciava intendere che in quel luogo non entrasse mai nessuno.
«Infestata... ah!» commentò il ragazzo, nel tentativo di mostrare una certa quantità di coraggio, che, in quel momento, non possedeva affatto, come dimostrava il tremolio da cui era percorso tutto il suo corpo.
La ragazza al suo fianco deglutì, intimorita dall'aspetto dell'edificio dinanzi a lei, e mormorò: «Forza, entriamo.»
«Prima le signore» fece l'altro.
«Oh, cos'è, hai paura?»
«Assolutamente no!»
«Be', n-nemmeno i-io ne ho.»
Al che, calò un silenzio carico di timore (malamente) celato, e i due continuarono a procedere lentamente verso l'entrata della costruzione.
Quando furono sufficientemente vicini alla porta, si scambiarono uno sguardo. Poi, con esitazione, la ragazza prese a girarne il pomello, il quale assecondò il suo gesto, e lei fu in grado di aprire la porta che, scricchiolando terribilmente, lasciò aperto uno stretto passaggio.
«P-prima t-tu» insistette il ragazzo.
«Te lo scordi. Vai tu prima!»
«Andiamo insieme, va bene?» s'arrese lui.
«Va bene» acconsentì la compagna.
Attraversarono l'angusto passaggio e starnutirono subito dopo a causa della notevole quantità di polvere presente all'interno della struttura.
Guardandosi intorno, notarono ben presto che la carta da parati stava cadendo a pezzi e il mobilio, anch'esso in rovina, era stato posto in modo confusionario per la stanza, come se, ai tempi, non si avesse dato alcuna importanza all'arredamento dell'interno.
Ma, cosa più strana di tutte, era come se qualcuno, o qualcosa, avesse preso a morsi le sedie, i tavoli e i divani, che riportavano segni di – e qui fu difficile ammetterlo – denti.
«Come... come credi che sia potuta succedere una cosa simile?» domandò la ragazza al suo compagno.
«Non ne ho la più pallida idea...» fu la risposta dell'altro.
Poi, come a scacciare via i pensieri terrificanti che si stavano facendo largo nelle loro menti, entrambi deglutirono e continuarono la loro esplorazione.
Fino a quando, però...
Tutte le candele dell'edificio si spensero con un soffio.
L'unica forma di luce restante fu quella che penetrava dagli spiragli creati dalle sbarre sulle finestre, il che bastò ad entrambi i ragazzi per rendersi conto che tutti i mobili attorno a loro avevano cominciato a fluttuare per aria.
E d'improvviso, una voce profonda tuonò: «ANDATE VIA! ANDATE VIA E NON TORNATE MAI PIÙ!»
Non che quel avvertimento fosse stato necessario: i due erano corsi via – difficile dire chi avesse ceduto prima – alla velocità della luce, sbattendosi la porta alle spalle con un tonfo che sollevò per aria numerosi granelli di polvere.
Le loro urla, trasportate dal vento invernale, continuarono ad essere riconoscibili anche dopo diversi minuti.
Ci fu un momento di pausa, poi l'edificio venne riempito da una risata.
James Potter, ormai certo che quei due fossero svaniti insieme alle loro grida, si tolse il Mantello dell'Invisibilità.
«Vieni fuori, Sirius!» esclamò poi, «Via libera.»
L'amico sbucò fuori dall'armadio nel quale si era nascosto e scambiò uno sguardo d'intesa con l'occhialuto, accompagnato da un occhiolino e un ghigno meschino.
«E per oggi è tutto!» affermò James.
«Bel lavoro con la voce. Sei migliorato» si complimentò Sirius.
«Grazie» rispose l'amico, «Ben fatto con gli incantesimi!»
Sirius sorrise, compiaciuto, «A proposito...»
E così dicendo, agitò la bacchetta, facendo sì che tutti i mobili tornassero a toccare il suolo.
«Pensi che torneranno?» chiese Sirius, guardando con diffidenza al di fuori di una finestra rotta.
«Ne dubito» fece l'altro, «Non hai saputo? La Stamberga Strillante è infestata!»
*
Perché fu Silente a mettere in giro quella voce, ma sapete bene che furono i Malandrini ad accertarsi che ci credessero tutti.
Fatto il misfatto
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About The Marauders (ita)
KurzgeschichtenUna serie di One-Shots sui Malandrini che meritano d'essere conosciute e che, dunque, mi prendo il piacere di tradurre in italiano. © marauders4evr on tumblr.