Backup

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Titolo: Backup
Genere: One-Shot (storia breve)
Scritto da: marauders4evr
Fonte: Tumblr

Di riserva

Il primo incontro formale tra Regulus Black e James Potter ebbe luogo nel cortile della scuola, un umido pomeriggio di metà settembre. Il Serpeverde faceva ritorno al castello dopo una lezione particolarmente tediosa di Erbologia.

Il suono di passi che s'avvicinavano piuttosto velocemente nella sua direzione lo mise subito all'erta, il che fu bene: riuscì a scansarsi appena qualche secondo prima che il ragazzo –  che correva senza prestare la men che minima attenzione a ciò che lo circondava – potesse urtarlo.

Mentre gli sfrecciava accanto, Regulus riconobbe il cespuglio di capelli neri scompigliati e gli occhiali storti, e, automaticamente, associò tali caratteristiche al ragazzo di cui Sirius aveva tanto parlato.

James corse ancora per un po', poi, come se avesse ricevuto un'illuminazione improvvisa, si bloccò nel bel mezzo del via vai di studenti, si voltò indietro e guardò dritto negli occhi di Regulus.

«Hey!» proruppe, «Ma tu sei il fratello di Sirius, non è così?»

Poi sorrise. Certo che lo era. Gli assomigliava in maniera impressionante.

Al che, gli si avvicinò nuovamente e gli tese una mano, «James Potter, al tuo servizio.»

Ma Regulus non accettò di stringergli la mano. Non avrebbe potuto immaginare il volto di sua madre, se avesse accettato.

«Di', hai per caso visto Sirius?» domandò poi James, ritraendo la mano e mettendosela in tasca.

Per tutta risposta, Regulus scosse il capo.

«Ah, be'» commentò l'altro, «Tu andrai bene lo stesso.»

«Io... cosa?»

Prima ancora che Regulus potesse formulare un pensiero compiuto, James lo afferrò saldamente per un braccio e lo trascinò in quella sua folle corsa senza meta apparente.

Era giunti in prossimità della Foresta Proibita, quando James soggiunse: «Bene, Sirius di riserva. Vai avanti prima tu.»

«Il mio nome è Regulus, veramente» precisò lui, infastidito, «E di che diamine stai parlando?»

«Arrampicati su questi alberi» decretò il Grifondoro, «Vedrai che c'è un nido tra i rami. Ecco, prendilo. Poi, al mio segnale, lancialo. Intesi?»

«Sei pazzo?!»

In lontananza, il suono di altri passi cominciava ad aumentare.

«Ti scongiuro!» lo implorò James, «Vai!»

Con la netta sensazione di non avere altra scelta, Regulus seguì gli ordini del ragazzo.

Aveva appena individuato il nido, quando udì delle urla disumane chiamare: «POTTER!»

Regulus sussultò violentemente e per poco non cadde al suolo.

«ADESSO!» strillò James.

Il Serpeverde esitò. Poi, sospirando, agguantò il nido e lo gettò per terra.

Abbassò lo sguardo appena in tempo per cogliere l'attimo in cui il nido cadde sulla testa di un Serpeverde del settimo anno – un Serpeverde del settimo anno piuttosto malevolo, per dirla tutta. Suo malgrado, Regulus non poté fare a meno di ridacchiare alla scena del nido che si spaccava sulla testa di quell'arrogante.

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