Capitolo 7

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Capitolo 7

-Io non ci entro-Furono queste le parole esatte che Roronoa mormorò non appena si trovò davanti al negozio che Nami, con tanta diligenza, aveva spiegato ad Usopp come trovare.

Non era visibile, era un po' nascosto e i clienti erano scarsi. Lei però lo adorava.

Fin da quando si era trasferita in quella città, tutte le volte che passava davanti a quella vetrina, si prometteva sempre la stessa cosa: “semmai avrò un ragazzo, voglio che venga qua a rifarsi il guardaroba”.

Non costava molto, era abbastanza urban e per la gente di città.

-Tu entri-Lo fissò in cagnesco indicandogli la portiera.

-Vuoi costringere il tuo capo?-Con un ghigno, alzò in modo fiero il mento. Le loro posizioni, sia per il lavoro che come comune persone, era sempre nelle mani di Roronoa. Il destino era una merda molte volte.

-Entra-Scese dalla macchina e gli indicò con l'indice la porta.

-Chi lo dice?- Usopp si portò una mano tra il ponte del naso e la fronte. Sentire il suo superiore bisticciare in quel modo, era pressoché infantile. Ma a giudicare dalla sua espressione,era molto divertito. Se fosse stata un altra ragazza, Roronoa l'avrebbe mandata al diavolo da parecchio tempo.

-Io- Lo afferrò per una manica e iniziò a tirarlo-Esci, maledetto bastardo!-

-Piano con le parole dolcezza-Ridacchiò non provando il minimo sforzo nel fare resistenza.

-Devo comprarti dei vestiti!-Strepitò affaticata Nami, chiudendo gli occhi e aumentando la forza.

-Ne ho già un fantastilione-Sospirò annoiato.-Non mi servono- Aveva vestiti da far girare la testa a chiunque. Camicie finissime, con decorazioni pregiate, pantaloni eleganti recanti i più alti simboli della moda. Ne aveva tanti di vestiti, troppi. E in ognuno di esso si sentiva sempre elegantemente scomodo.

-Vuoi farti riconoscere per l'intera città brutto imbecille?- Mollò la presa tanto che per poco, non cadde all'indietro.-Se ti vesti troppo elegante, ti riconoscerebbe chiunque!-Ringhiò spazientita-Anche mia nonna.-Per l'ultima volta, indicò il negozio-Adesso, entra in quel cazzo di negozio e comprati una fottuta maglietta- Si mise a braccia conserte- Non sopporto gli uomini che se ne vanno in giro vestiti da quarantenni...- Cos...? Quarantenne lui!? Lui!?

Con un elegante mossa, scese dalla vettura e la squadrò attentamente.

-Ho ventisette anni-Si puntò un dito al petto.-Ti darò la dimostrazione che anche con un vestiario da poveraccio, sarò sempre elegante.-

-Ah- Nami gli soffiò in volto impettendosi-Questo è da vedere!-

-Buon giorno- Un essere con la pettinatura a scodella e un trucco molto stravagante, salutò i nuovi arrivati. -Oh, ma chi abbiamo qui!-Lasciò immediatamente perdere la cliente a cui stava consigliando un abito e si precipitò verso il duo.-Nami cara!-L'abbracciò facendo venire un enorme spavento a Zoro.

-Bonkure-chan-Lo salutò lei ricambiando il gesto-è da tanto che non ci vediamo!-

-Trooooppo tempo zuccherino!-Si staccò ammirandola estasiato-Tesoro ma ti sei fatta allungare i capelli, sei molto attraente-I suoi occhi scesero verso il completo che portava.-Però questo look da segretaria austera e con la passerotta incelofanata non ti sta per niente bene!- Nami sospirò. Era il terzo che quella mattina, metteva in ridicolo il suo bel tailleur.

-Ne ho comprati di nuovi non preoccuparti!-Sventolò in aria una mano.-Sono qui per lui.-Indicò Zoro accanto a se.

-Oh-Gli occhi di Bonkure sbrilluccicarono dalla meraviglia.-Chi è questo stallone favoloso? Il tuo maschio?-Nami arrossì immediatamente.

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