Capitolo 6

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Capitolo 6

Ringhiò sonoramente quanto si trovò davanti ad un lussuoso negozio d'abbigliamento.

La Doskoi Panda era una delle marche più famose al mondo assieme alla Criminal. Nota per le riviste dei pettegolezzi, era anche un ottima casa di moda.

Sperò seriamente che Roronoa tenesse fede alle sue promesse dato che lei non voleva spendere nemmeno un centesimo per un abito da lavoro.

-Scendi-Le ordinò indicandole la portiera.

-Cosa?-

-Scendi-Ripetè incrociando le braccia al petto-Sei sorda?-Nami corrugò le sopracciglia. E lui dove aveva intenzione di andare?

-Anche tu vero?-

-Cazzo, ma sei matta?-Scosse il volto gettando un occhiata al negozio-Io non ci metto piede!-

-Vuoi far scegliere a me?-

-Precisamente-Smosse una mano-Lo shopping è roba da donne-Ghignò-E non ho la minima intenzione di scendere e portare i tuoi pacchi tesoro.-

-Bene se la metti così-Tese una mano con il palmo rivolto all'insù, attendendo la sua fonte di denaro.

-Cosa?-Zoro evidentemente non aveva afferrato.

-I soldi!-Appena terminò l'ultima sillaba, Roronoa si mise a ridere. Rossa in volto per tutta questa arroganza e superbia, afferrò la maniglia e scese dall'auto, richiudendo lo sportello con un sonoro “SBAM”.

-Stronzo-Mormorò dirigendosi a passo di marcia verso l'interno.

-Rossa-La chiamò abbassando il finestrino. Nami alzò gli occhi al cielo, non ne valeva la pena voltarsi e mandarlo a quel paese. Riprese dunque a camminare.

-Mi raccomando-Si fece sentire alzando il tono di voce-Trova qualcosa che ti faccia sembrare meno isterica!- AH! Questo era decisamente troppo!

Al limite della pazienza, si voltò verso quell'imbecille e lo mandò a quel paese.

Con un sorriso d'apprezzamento, il verde la salutò borbottando all'autista la sua destinazione.

-Buon giorno!-La salutarono con un sorriso a trentadue denti le commesse del negozio.

Tutto splendeva, dalle pareti, fino alle tavolette dei WC nel retro. Era costoso, tutto troppo costoso per lei lì dentro.

-S-salve-Borbottò lei a disagio esibendo un esile sorriso.-Io...sono qui per...-

-Una divisa immagino-Borbottò una donna dai capelli neri, splendidi e lucenti.-Una divisa da segretaria-Annuì oltrepassando il bancone-Ho ragione?- Nami, facendo spallucce, annuì.

-Questa è parecchio datata di divisa-Anche l'altra ragazza, la raggiunse-Penso che la indossasse mia nonna...-

-Non è così vecchia...-Storse il naso la rossa fissandosi allo specchio.- è ...classica.-

-Classica per noi, vuol dire datata!-Esplose la mora poggiandole una mano dietro la schiena.

-E dato che la Doskoi Panda è sempre avanti nel look, noi siamo la rivoluzione!- La bionda, portò in alto una mano.-Dimmi, per quale azienda lavori?-

-Per la Galley Company-Rivelò con un po' di timore. Si sarebbe aspettata di essere derisa, di ricevere insulti su quanto fosse sciatta e domande e domande su il suo nuovo capo.

-Oh allora sei la signorina Nami-Mormorò soddisfatta la mora.-Il signor Roronoa ci ha avvisato del suo arrivo, tutto sarà addebitato alla sua carta.-Le indicò quello che doveva essere il reparto divise.-Prego, da questa parte.-

-è la signorina Nami quella che sta uscendo?-La indicò Usopp, riassestandosi il cappello.

-Umh?-Zoro inarcò le sopracciglia. Tornò eretto con la schiena, sbirciando oltre i vetri oscurati della limousine. Non appena i suoi occhi si posarono sulla ragazza, emise un sonoro sbuffo.-Si. È lei.-Si sistemò i capelli arruffati per quell'ora di sonno che si era concesso.-Non una parola su dove siamo stati-Lo avvertì.

-Non una parola-Ripetè il ragazzo mettendo in moto la macchina.

-Nessun fiato-

-Sarò muto, signore.-

-Bene-Si scostò la manica dal polso, per poter vedere che ore erano.-Ci ha impiegato solo due ore...-

-Sembra sorpreso- Notò Usopp fissando il suo principale dallo specchietto.

-Pensavo che ce ne mettesse tipo...cinque.- Sbuffò osservandola attraversare la strada con enormi buste addosso.

-Devo darle una mano?-Si preoccupò per lei il moro.

-Naaa...-Sghignazzò-Se l'aiutassi, mormorerebbe qualcosa tipo: sono il sesso debole, perchè non mi hai aiutato prima?-

-A me non sembra quel tipo di persona-

-Di sicuro ha carattere-Riconobbe il verde non appena, la portiera dell'auto si aprì.

In un battibaleno, tutte le buste che fino a poco prima, aveva in entrambe le mani, adesso, erano addosso al povero Roronoa.

-Non l'ho fatto apposta-Mormorò con un sorrisino, chiudendo lo sportello.

-Oh si immagino- Il verde, fece un veloce cenno del capo ad Usopp per poter partire.

-Me la sono presa un po' comoda...sai com'è- Continuò a parlare.-Provare tutte quelle divise...è faticoso sai?-

-Terribile immagino.-

-Signore-Usopp interruppe la brillante conversazione-Dove devo andare?- Zoro non ebbe il tempo di rispondere, che Nami, lo precedette.

-Vai in un negozio chiamato: “artista monello”.-Sventolò in aria una mano in modo da attirare su di se, l'attenzione dell'autista.

-Cosa!?-Sbottò Zoro.-Che diavolo sarebbe?- Nami tornò composta sul sedile.

-Un negozio di vestiti-

-UN ALTRO!?- Nel sentirlo urlare, Nami rise sotto i baffi.

-Dove si trova?-Domandò Usopp fermo al semaforo.

-Umh-Ci pensò-Si trova accanto ad Arlong Park, all'angolo tra lo Spiders Caffè e il negozio di fotografie Skypea-

-Ricevuto-

-Perchè devi andare in questo negozio?-Bofonchiò Zoro afferrando dal piccolo Frigo, una bottiglietta di Birra.

-Oh, ma non è per me-Accavalò le gambe lei osservando fuori dal finestrino, i passanti.

-No?-Stappò la bottiglia.-E per chi?-

Uno strano sorriso, increspò il volto della rossa.

Le cose stavano prendendo una brutta piega...

-è per te-

Per l'appunto...

-EEEHHH!!!-

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