Capitolo 29

746 42 5
                                    

Capitolo 29

Con un terribile presentimento, Zoro si avvicinò cauto alla donna. La squadrava, fissandola con circospezione, cercando di comprendere il suo maledetto gioco. Portò una mano a coprire il microfono e le andò vicino, in modo che solo tra di loro le parole potessero comprendersi.

-Che diavolo hai in mente?-Bisbigliò Zoro socchiudendo gli occhi. Tashigi, sorriso sulle labbra, si strinse teatralmente nelle spalle.

-Annunciare il nostro matrimonio-Rispose con fare ovvio spostando lo sguardo ai presenti.-Per quale motivo ho organizzato questa festa sennò?-

-Sei tutta matta-Si trattenne con difficoltà nell'offenderla maggiormente. Strinse la mano sul microfono e iniziò a comprendere il suo piano.

Matrimonio. Cessazione del contratto.

-La chiesa è già stata fissata sai?-Gli bisbigliò accarezzandogli il volto.

-Brutta...-

-Azzardati adesso a tradirmi...e tutto verrà a tuo sfavore.-Lo minacciò allargando l'ampio sorriso.

Come aveva immaginato, il piano di quella strega era di sposarlo e condividere i beni.

A differenza del precedente contratto, se adesso si dimostrava infedele, lei otteneva tutto. Lei sapeva dunque...sapeva di Nami...

-Perciò, tu e la tua segretaria, dovrete dirvi addio...- Esasperato dalle sue parole, l'afferrò per il vestito lasciando esterrefatti tutti i presenti.

-Smoker è qua...posso sputtanarti senza problemi-La informò avvicinando il volto al suo.

-E allora? Cosa faresti? Erediteresti la mia azienda che, guarda caso, sta andando in bancarotta.-Tashigi schioccò la lingua contro il palato-E se io invece ti scopro, mi prendo la tua azienda...-Ridacchiò-Se ti sposo e faccio saltare fuori il tuo segreto, io me la prendo ugualmente...-Si avvicinò al suo orecchio con un espressione soddisfatta.

-Hai perso Zoro- Al suono di quelle parole, Zoro mollò la presa. Si allontanò da lei con un espressione grave in volto. Il sangue gli ribolliva, troppo la voglia di prenderla a pugni e che andasse al diavolo l'immagine che poteva dare.

-Arhh...-Nel captare quel lamento familiare, riportò l'attenzione a Nami. Sarebbe stato così disastroso ereditare la sua azienda? Sarebbe riuscito ad uscirne intatto? Forse ci avrebbe rimesso molti soldi, ma l'immagine che avrebbe dato di se, non sarebbe stata più la stessa.

Tashigi aveva pienamente ragione...aveva perso.

A strapparlo dai suoi pensieri però, la vibrazione del cellulare segnalò una chiamata.

Fissò il display quasi stupito: era di suo padre.

Alzò il volto e lo individuò a pochi metri di distanza accanto a Shanks. Lanciò un occhiata veloce a Tashigi che senza il suo consenso aveva ripreso a parlare e con una corsa, si avvicinò a Mihawk.

-Zoro-Lo salutò Shanks alzando una mano. Almeno lui sembrava felice di vederlo...

-Non è il momento-Spostò lo sguardo sull'uomo accanto a se.-Allora?-Domandò quasi disperato.

-Tutto risolto-Gli sorrise posando una mano sulla sua spalla.-Abbiamo trovato la soluzione...-Sentire quelle poche parole, lo fecero riavere. Scosse il volto più volte e sbattè incessantemente le ciglia. Non stava scherzando vero?

-Dici sul serio?-Che idiota, la voce gli tremava... Chiuse gli occhi sentendo finalmente, dopo gli anni trascorsi, il peso sulle spalle diminuire fino a svanire. Non poteva crederci...

DestinyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora