Capitolo 24

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Capitolo 24

Non voleva essere ricordata solo per quello.

Avevano passato tanti bei momenti insieme quando lei era stupida cheerleader e gli sbavava dietro.

Ricordava il cinema, quei baci dati contro l'armadietto allo scoccare delle lezioni e sopratutto, quando lui l'andava a prendere a casa. La loro prima volta era stata indiscussamente selvaggia e primitiva. Rozza ed eccitante.

Entrambi ne erano rimasti soddisfatti e lui, forse un po' troppo.

Nami abbassò il volto, una leggera sfumatura di imbarazzo a colorarle le guance.

-Disturbo?-Domandò per precauzione. Doveva procedere per gradi con lui. Doveva chiedergli quel dannato favore e non svelarsi troppo.

-Cosa sei venuta a fare qua?-Sospirò il rosso incuriosito da quella inusuale visita. Non si vedevano da più di dieci anni.

-Ho...-Cercò le parole adatte.-Ho bisogno del tuo aiuto- Lenta, si passò la lingua sulle labbra secche, tanto desiderosa al momento di un bel bicchiere d'acqua.

-Aiuto?-Ripetè Kidd sempre vicino a lei. Nami annuì lasciandosi andare in un profondo respiro.

-Aiuto-Confermò alzando i luminosi e seducenti occhi verso di lui. Più la osservava Eustass e più trovava quella vecchia conoscenza attraente. Lasciò andare la sua ciocca e gli voltò le spalle, entrando nuovamente nel suo appartamento.

-Seguimi-Le disse tenendole aperta la porta. Un po' titubante, Nami si costrinse ad entrare guardandosi attorno per precauzione. Kidd aveva fatto soldi e il suo appartamento ne era la prova. Tutto sembrava estremamente costoso ma molto spartano. Aveva uno stile essenziale, rude quasi, adatto per l'appunto ad un uomo.

Sobbalzò non appena si ritrovò l'uomo alle sue spalle.

-Di cosa hai bisogno?-Le mormorò piegandosi con la schiena, verso di lei. Posò entrambe le mani sulle sue spalle e il bacino contro il suo sedere. Nami iniziò a sudare freddo.

-Io ho...-Si mosse infastidita-Bisogno di un favore-

-Un favore...-Ripetè lento contro il suo orecchio. Strabuzzò gli occhi Nami non appena sentì in modo indistinto, l'enorme erezione premerle contro.

-Eustass!- Lo chiamò cercando di farlo tornare in se, ma inutilmente. In un attimo, si ritrovò presa per i fianchi e con la schiena contro la parete; la bocca di quel grosso idiota contro la sua a cercarla insistentemente.

Si ritrovò a pensare che davanti ad un uomo, fuori dall'orario lavorativo, non si sarebbe mai più presentata in uniforme. Con entrambe le mani, afferrò i suoi capelli ribelli cercando di staccarsi da lui.

-Kidd-Provò nuovamente a protestare ma le parole che le arrivarono in bocca, la convinsero ad agire.

-Mmm...-Le sussurrò-So io come aiutarti, tranquilla.- Impossibilitata ad utilizzare le gambe che quell'idiota teneva divaricare e a contatto con le sue parti basse, l'unica arma micidiale che possedeva, erano le mani. Con il pollice e l'indice, gli afferrò il naso e iniziò a torcerglielo.

-AHIA!-Urlò in risposta sbarrando gli occhi-Che minchia fai!?-

Se lo conosceva abbastanza bene, sapeva che quello, era il suo punto debole.

Quel naso storto, se l'era procurato in una delle sue tante partite e non era mai tornato apposto.

-Non sono qua per una scopata!-L'avvertì continuando a strizzarlo.

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