Capitolo 13

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Capitolo 13
L'enorme fila di macchine che avevano causato, pian piano, si affievolì. Il traffico tornò di nuovo a scorrere quando tornarono all'auto.
Entrambi non parlavano, troppo chiusi in loro stessi: chi ad apprendere la nuova rivelazione, chi a comprendere le trame dei nemici.
Inoltre, erano confusi.
Zoro per primo.
Perchè diavolo le aveva rivelato quel segreto?
Non lo aveva rivelato a nessuno, nemmeno ad Usopp, il suo autista e amico. Si massaggiò la fronte cercando una risposta. Sapeva solo, che il vedere il volto offeso di Nami, l'aveva colpito come un pugno in faccia.
Era stato disarmante, doloroso e letale.
In parte era colpa sua, ma lei?
Perchè se l'era presa tanto?
I suoi pensieri vennero interrotti, non appena ricevette una chiamata. Si tolse il cellulare dai pantaloni e inarcò le sopracciglia.
Tashigi?
Che l'avesse riconosciuto?
-Fai silenzio per favore-Si raccomandò con Nami appendendo il telefono all'altoparlante. Sbuffante, accettò la chiamata e attese la sua sentenza.

-Pronto?-La voce di Zoro suonò strana.
Non era una voce o un tono adatto a rispondere alla propria fidanzata. Le aveva dato l'impressione di essere freddo e distaccato.
Che stesse recitando anche in quel momento?
Nami sospirò e in silenzio, si obbligò ad ascoltare la voce di quella che per anni, le era sembrata una noiosa e sfrontata segretaria.
-Ciao Amore- Cinguettò lei con un tono melenso e quasi irriconoscibile.-Come vanno gli affari?-
-Bene-Mormorò Zoro imboccando una rotonda.
-Credi che avremo del tempo per vederci?-Gli occhi di Nami si socchiusero pericolosamente. Del tempo? Ma stava scherzando o cosa?
-Sono piuttosto impegnato e non mi va di uscire di casa-Mentì il verde continuando a guidare.
-Ancora i paparazzi eh?-La sentì ridacchiare.-Dovrai farti perdonare prima o poi, sono ancora arrabbiata con te- Precisò.
-Per quale motivo?-Domandò lui inserendo le quattro frecce e accostando ad un margine della strada.
-Per la questione della segretaria! Ricordi?!-Tuonò inviperita.-Te l'avevo chiesto e sai che ci tenevo! Perchè hai scelto Cocoyashi!?- Al solo sentire il suo cognome, Nami si strinse nelle spalle. Sapeva di non esserle simpatica e quel discorso era la riprova che il sentimento nei suoi confronti era lievitato maggiormente.-Dovevo esserci io al suo posto!-
-Nami è un eccellente segretaria-Stupita dalle sue parole, fissò incredula Zoro.-è intelligente, furba e precisa. Sa esattamente quello che voglio e quando lo voglio.-Chiuse gli occhi-Inoltre è molto portata per i grafici e i numeri.- Abbozzò un sorriso.-Posso fare affidamento su di lei e smistare il lavoro.- Spiegò incrociando poi, le braccia al petto.
-Mi dichiaro offesa-Sibilò-Queste cose le posso fare anche io!-
-Tu saresti solo in grado di strisciare sotto la scrivania e slacciarmi i pantaloni.- Gli occhi di Nami schizzarono fuori increduli per quella frase. COSA COSA!?-Dì un po', com'è la mercanzia di Shanks? Ci hai già fatto un giro?-
-E tu la tua segretaria? Immagino che non facciate altro dalla mattina alla sera vero?-
-Oh certo-Ridacchiò sonoramente Zoro-Ha un fondoschiena così provocante che tutte le volte, me lo fa rizzare...sapessi sulla scrivania quante volte l'ho presa.-Sorrise sentendola ringhiare attraverso il telefono. Il ringhio in questione però, era condiviso anche da Nami che accanto a lui, tribolava nel fargliela pagare.
-Attento a quello che fai Roronoa!-Lo minacciò-Ricordati il contratto!-
-Ricordalo anche tu, razza di scema!- Riattaccò immediatamente dando un pugno contro il volante.
Lentamente, si voltò verso Nami.
Sudò freddo nel vederla con gli occhi socchiusi ed un aura nera attorno al corpo.
-Sulla scrivania?-Domandò minacciosa mostrando i denti. Zoro, sconfitto, si strinse nelle spalle.
-è una mia fantasia...-

-Allora-Mormorò Zoro tenendosi il ghiaccio sopra la testa. Nami non aveva resistito a fargliela pagare e un bel pugno, era precipitato a velocità divina contro la sua zucca vuota.-Tashigi è la mia ragazza...sotto contratto.-
-EH!?-Domandò Nami incrociando le gambe sul morbido divano. In mano aveva una tazza calda di thè al mandarino.-Che diavolo sarebbe?-
-Anni fa, mio padre e il suo, stipularono un contratto tra le compagnie.-Sospirò-Una specie di "garanzia", se la vogliamo chiamare così. In pratica io e lei, siamo promessi.-
-Oh andiamo!-Tuonò Nami scuotendo il capo-Ma nemmeno ai promessi sposi!-
-Siamo promessi è vero, ma questo non vuol dire che la amo!-Ringhiò-Anzi, per niente.-
-Allora perchè non vi lasciare?-Chiese pratica portandosi la tazza alle labbra.
-Vorrei ma è un casino-Si tolse il ghiaccio per valutare con la mano libera, se ancora la sua fronte fosse gonfia.-Ci sono delle clausole...-
-Ci sono sempre delle clausole-Mormorò lei schioccando la lingua contro il palato.
-Se si scoprisse che lei e cioè Tashigi, mi tradisce con un altro, io erediterò la sua compagnia.-Al solo sentire quella frase, rimase a bocca aperta.
-COSA?-
-Si stessa cosa, io con lei- Sentendosi meglio, poggiò il ghiaccio sul tavolino.
-La trovo una cosa...-Nami si concesse di pensare-Idiota-
-Approvo-Si alzò in piedi Zoro, vagando per la stanza-Ed e lo penso anche io-
-Cosa ci faceva allora in quel locale!?-Non riusciva a capirlo e in verità, non capiva proprio niente.
-Quello che ti sto per dire.-Si avvicinò paurosamente a lei, tanto da farla spalmare contro lo schienale del divano-è segreto ok? Non ne ho mai parlato con nessuno-Ripetè lento togliendole di mano la tazza-Nessuno.-
-Il mio thè!-Strepitò furiosa vedendolo posato sul tavolino davanti a lei.
-Tashigi è da anni che mi tradisce con Smoker.- Si fermò immediatamente nell'urlare appena apprese la frase. Smoker? Con Smoker?!
Senza pensarci, le scappò un grosso sbuffo per poi, ridere come una matta.
Al solo pensarla con Smoker comprese che, come pensava, quella era una grandissima idiota!
-Si può sapere che ridi!?-
-Con Smoker!?-Si asciugò le lacrime agli occhi-Dio ma l'hai visto!? È uno degli uomini più inchiavabili che io abbia mai visto!-Affermò decisa.
-Le piacciono gli uccelli potenti si vede...-
-O i sigari nel sedere...-
-Il punto è che, se si sapesse che Tashigi se la intende con lui, la mia azienda finirebbe nelle sue mani...legalmente!- Sospirò stressato.
-Ma...è terribile-Nami scosse il volto.-Perchè non la tradisci in modo da prenderti la sua compagnia allora?- Aveva una compagnia? Lei? Era così ricca?
-Suo padre è un brav'uomo ma la sua società sta colando a picco. Ne risentirei...- Nami si lisciò il mento.
-Se invece Tashigi prende la tua, avrebbe di che guadagnarci quindi...-
-Esatto-
-E perchè la tua e non quella di tuo padre?- Zoro sbuffò: odiava parlare di lui.
-Quella di mio padre non è vista di buon occhio grazie allo scandalo di anni prima e inoltre, la mia società è nettamente superiore rispetto alla sua.-Si mise a sedere accanto a lei.
-Cosa sta aspettando Tashigi allora?- Nami si grattò la fronte perplessa.
-Che la mia società raggiunga il top.-Indicò i fascicoli che nel pomeriggio, lei aveva spillato e compilato.-Ti ho chiesto di truccare i dati per questo. Se lei sapesse che la società viaggia così bene, non esiterà ad attuare il suo piano...-

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