Capitolo 22

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Capitolo 22

La prima impressione che si era fatto di Tashigi, era quella giusta.

L'aveva trovata insipida, con un carattere morale delle volte eccessivo e fin troppo morbosa e piagnucolosa. Inoltre era sbadata.

Ricordava che solo una settimana prima, gli aveva fatto una testa così per una borsa che aveva visto in vetrina. Gli aveva urlato: la voglio!, solo perchè la sua, era caduta, grazie a lei, in una pozza di fango.

Una borsa era una borsa e la sua funzione principale era il “contenere”.

Che senso aveva spendere soldi inutilmente per una stupida borsa che, dell'egual misura e forma, ma senza una griff, costava meno ma aveva la solita funzione?

Con disperazione ed esasperazione, aveva fatto comperare quella stupida borsa per tapparle la bocca. La stessa stupida borsa che adesso, davanti alla porta, teneva al braccio.

Zoro si allontanò pian piano, ritrovandosi a chiedersi mentalmente, cosa diavolo quella donna ci facesse lì.

Da quanto sapeva, lei e Nami non erano amiche. Tashigi la odiava e il sentimento alla fine, era diventato reciproco.

Non comprendeva la sua visita...che l'avesse scoperto? Passò in rassegna tutti i nomi che conosceva che effettivamente, sapevano della sua nuova abitazione, ma oltre ai propri genitori, Usopp e Franky, nessuno, sapeva di quel trasferimento.

Ingoiò nervoso la saliva e lentamente, si spostò nel corridoio in direzione del bagno. Tashigi ormai, aveva sentito che qualcuno era presente all'interno dell'abitazione grazie al rumore provocato da Nami e conoscendola, non avrebbe mollato.

Senza attendere un invito, entrò nel bagno facendo sobbalzare Nami.

-Cosa c'è?-Borbottò spegnendo il phon. Immediatamente, Zoro si slanciò verso di lei, per accenderlo di nuovo.

-Hanno suonato alla porta-Urlò nel frastuono.

-Cosa?-

-Hanno suonato alla porta-Indicò l'ingresso.

-Ho un nano sulla torta?- Zoro sospirò. Nami non lo faceva apposta a non capire e con pazienza e molta cautela, le bisbigliò ad un orecchio la sua tragica scoperta.

-TASHI-Con prontezza, le tappò la bocca.-Cosa ci fa qui!?-

-Non lo so!-Ammise turbato e preoccupato-è ancora alla porta!-

-Se ne andrà prima o poi-Zoro scosse il volto dispiaciuto.

-Ti ha sentito che sei in casa...ecco il piano!-Alzò un indice-Io, vado a nascondermi...e tu, apri alla porta. La fai entrare e se vede che abiti con qualcuno...fingiti fidanzata!- Nami scosse impaurita il volto.

-COSA!?-L'osservò sparire dalla sua vista non appena il citofono suonò un ulteriore volta.

-VAI!-

-Tashigi-Con un sorriso a trentadue denti carico di tensione e stizza, aprì quel maledetto portone.

-Nami-Ricambiò il saluto la mora piegando da un lato il volto. Senza attendere un ordine preciso, entrò dentro l'appartamento osservando l'ambiente che la circondava.

Nami sperò dentro di se, che non riconoscesse il tocco orientale di Zoro.

Bamboo, spade alle pareti, quadri giapponesi...

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