Capitolo 16

1K 46 2
                                    

Capitolo 16

Era in situazioni come queste che aveva sempre desiderato un antifurto.

Pensando però che la casa, dopo che Zoro ci avesse messo le mani, lo disponesse, il suo cervello ragionò e passò in rassegna tutte le persone che avevano via libera all'abitazione.

C'era sua madre e sua sorella che ormai, non vedeva da anni, suo padre che non sentiva da almeno tre mesi e c'era Robin. L'amica però, avrebbe chiamato e in quella settimana, così come quelle precedenti, non aveva fissato nessuna uscita. Ne con lei, ne con Bibi.

Aprì gli occhi solo per guardare con sguardo omicida il compagno che, indiavolato quanto lei, fissava il nuovo arrivato ritto sulla soglia.

-Usopp!-Urlò il suo nome tra i denti. Sospirò di sollievo nel sentire quel nome e rimase immobile nel godersi la sfuriata del compagno.

-Io...-Iniziò a gesticolare l'autista-Ero solo venuto a riportare le chiavi della macchina!-Ingoiò a fatica indicando il mazzo di chiavi che teneva alzato.

-DOVEVI PROPRIO ENTRARE?-Puntò le mani sul materasso cercando di coprire il corpo di Nami. Per loro grande fortuna, Usopp li aveva trovati con le teste ai piedi del letto. I loro bei sederini, così come la loro congiunzione, era al sicuro dal suo sguardo.

Con fare stizzito, Nami afferò le coperte attorno a loro e le sistemò sopra la schiena di Zoro, giusto per coprirsi e dare quel minimo di intimità.

-Non dirai nulla...-Lo minacciò Zoro.

-Io? Ma certo! Che domande!!!-Scappò lasciando il mazzo di chiavi sopra il pavimento-Vi lascio ai divertimenti!-Li salutò sbattendo il portone.

-Usopp!-Gridò il suo nome portandosi una mano tra il ponte del naso e le sopracciglia. Sospirò pesantemente e tornò a fissare Nami che fino a quel momento, era rimasta in silenzio.

-Emh...-Mormorò arrossendo-è stata...una fortuna che fosse lui...-

-Zoro-Lo chiamò lentamente e minacciosamente. Il verde in automatico, iniziò a sudare freddo.-Voglio sapere a quante persone hai dato le chiavi di questo appartamento!-Lo afferrò per l'orecchio, attendendo la risposta. Tirando un profondo sospiro di sollievo, Zoro si limitò ad alzare le spalle.

-A nessuno-Ammise per poi, indicare il mazzo di chiavi in mezzo alla stanza-Hai le chiavi di questo appartamento oltre a quelle dell'auto?-

-Ma se ieri ho...-Si fermò mollando la presa-Oh-Annuì ricordandosi che effettivamente, chi aveva aperto la porta di casa, era stato lui.-Eh si...-

-Quindi...-

-Quindi...-Sospirò di rimandò alzando gli occhi al cielo.

-Quindi è colpa tua!-Ghignò vittorioso.

-Mia!?-Urlò sbigottita portando le mani sulle sue spalle per distanziarsi.-Stai scherzando!?-

-Ti sembra che stia scherzando?-Si avvicinò al suo volto mantenendo un aria divertita. In imbarazzo, Nami abbassò lo sguardo. Dopo quell'interruzione, sentiva che tutta la passione che era sgorgata fuori, era calata. Adesso aveva solo pensieri idioti come: quella che poteva considerarsi la scopata del secolo, era finita con il peggior rapporto di sempre.

Sbuffando, puntò i piedi al materasso per sfilarsi da lui. A quanto pareva però, i suoi pensieri erano in netto disaccordo con quelli di Zoro.

-Roronoa!-Lo richiamò con un sopracciglio alzato.

-Cosa?- Domandò irritato.

-Non ti sembra che...-Cercò le parole adatte-Che adesso...non sia più il caso di...continuare, diciamo?-Ci andò leggera, in fondo, poteva ferire il suo orgoglio maschile.

DestinyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora