Capitolo 4

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LAUREN

<< Ma che cazzo Lauren >>

Guardo mio fratello steso a terra e poi il mio sguardo scivola sulla mia mano destra dove tengo stretto il teaser. Forse non ero così immersa nei miei pensieri quando mi ha poggiato la mano sulla spalla perché sembra sia riuscita a stenderlo.

<< Ma cosa ti viene in mente? >> strillo con le lacrime agli occhi << Venirmi alle spalle... potevo farti del male Simon >> continuo a singhiozzare

In un lampo è al mio fianco, mi stringe in un abbraccio dove mi lascio andare del tutto, sfogando tramite le lacrime tutta la paura che ho provato in questi pochi minuti.

<< Ora te la senti di spiegarmi? >> mi chiede porgendomi la tazza di camomilla che mi ha preparato.

Ne bevo un sorso, annuisco piano poggiando la tazza sul piano e me la rigiro tra le mani << Lui è stato qui. Lui è entrato in casa, ha posizionato la torta e ha lasciato il bigliettino. Non so perché l'ha fatto... >>

Simon si passa le mani tra i capelli biondi, giù per il viso e i suoi occhi sono su di me << Devi denunciarlo >>

Lo dice come se fosse la soluzione ai miei problemi, peccato che già la prima volta è riuscito a fuggire, sono sicura ci riuscirà una seconda volta.

Annuisco piano << È scappato già una volta, neanche Brock e gli altri sono riusciti a prenderlo >> sospiro

<< Si, ma non puoi arrenderti così Lauren >>

Lo guardo, gli occhi fiammeggianti, le mani chiuse a pugno, la mascella contratta e sono sicuro che stia cercando di mantenere la calma per me. Rilascio un secondo sospiro e annuisco << Lunedì andiamo alla polizia per denunciarlo. Ma non voglio coinvolgere Brock e i ragazzi... è pericoloso e... anche se è il loro lavoro non mi piace che siano in pericolo per colpa mia.

Lascia andare un sospiro di sollievo << A proposito di Brock... credo sia tardi per non coinvolgerlo >> si gratta la testa evitando il mio sguardo

<< Perché? Che hai combinato? >>> lo guardo sospettosa

<< Perché sarà qui a momenti insieme ad alcuni ragazzi, li ho chiamati subito dopo aver ricevuto il tuo messaggio >>

Spalanco la bocca per protestare ma è tutto inutile, i passi e le voci che sento provenire dall'ingresso mi avvisano che sono già arrivati. Riprendo a sorseggiare la camomilla mentre i tre ragazzi entrano nella cucina, gli occhi fissi su di loro.

<< E voi come siete entrati in casa? >> insieme lui ci sono anche suo fratello minore Logan e un ragazzo che non ho mai visto prima e presumo sia un loro collega.

Conosco i fratelli Allen da quando siamo piccoli sia perché vivevamo vicini, sia perché Logan è uno dei migliori amici di Simon.

Il mio amico sventola davanti ai miei occhi un paio di chiavi e mi sorride rimettendosele in tasca << Me le ha date tua madre, per le emergenze e oggi mi sembrava giusto usarle >> ignora il mio sguardo contrariato e mi abbraccia velocemente per poi lasciarmi un bacio sulla guancia. Gli altri due si limitano a un cenno con la testa per fortuna.

Appunto mentale: requisire a mia madre le miei chiavi di casa e le eventuali copie che ha sparso in giro

<< Non andrò in giro con una scorta o niente del genere, scordatevelo >> scuoto energicamente la testa << sono d'accordo a mettere le telecamere in pasticceria, ma non voglio nessun babysitter >>

Love Maximus ( #1 Famiglia Greco)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora