LAUREN
3 anni prima
<< Ale, prima o poi dovrò farti pagare visto che stai facendo fuori tutti i dolci >> rido guardando mia cugina Alexandra ingoiare l'ultimo boccone di quello che forse è il suo terzo o quarto muffin.
<< Non è colpa mia se sono così buoni... sicura di non poter rubare la ricetta per la mamma e la zia? >> mi fa uno dei suoi soliti sorrisetti impertinenti e io non posso fare a meno di scoppiare a ridere ancora scuotendo la testa.
Mia madre e mi zia, la madre di Ale, cinque anni fa hanno comprato una pasticceria in centro a Parkbrook la piccola cittadina vicino New York dove ho vissuto per tutta la mia vita fino a quando non sono venuta in città per il college.
<< Sicurissima e poi non so ne sarebbero felici... sai che amano sperimentare e usare noi come cavie >> continuo mentre sistemo i bicchieri sotto il bancone del bar dove lavoro ormai da tre anni. Quando mi sono trasferita a New York per gli studi non volevo gravare troppo su mia madre così ho deciso di trovarmi un lavoro così da riuscire a mettere anche qualcosa da parte per il futuro.
<< Mm... >> annuisce muovendo così la sua folta chioma castana legata in una coda alta e accavallando le sue lunghe gambe per mettersi più comoda sullo sgabello.
Nonostante sia più piccola di me di due anni è sempre stata più alta e con le curve al punto giusto sembra quasi una modella mentre io vicino a lei con il mio misero metro e sessanta e troppe curve sembro una ragazzina. Comunque dopo tutti questi anni non ho ancora capito come fa a non essere sovrappeso con tutto quello che mangia << Ma si può sapere come fai ad essere così >> faccio vagare la mano su e giù lungo il suo corpo << nonostante mangi il triplo di me? >> do voce ai miei pensieri
Si sporge poggiando il gomito sul bancone facendomi segno di avvicinarmi come se dovesse confidarmi il segreto della vita eterna e sapendo già che sarà una delle sue solite uscite mi avvicino già iniziando a scuotere la testa e sorridendo << Cugina cara, tutto quello che mangio per fortuna mi finisce sulle tette e sul culo e il grasso in eccesso lo smaltisco nel modo più naturale e piacevole possibile >> alzo un sopracciglio non capendo dove vuole andare a parare visto che so quando odia l'attività fisica << facendo sesso >> sghignazza e mi fissa mentre io scoppio in una fragorosa risata piegando il capo all'indietro.
Per un momento, ripeto, solo uno, l'avevo presa sul serio ma forse non avrei dovuto. Cerco di riprendermi dalle risate e incontro il suo sguardo fiero e un sorriso sornione che aleggia ancora sulle sue labbra.
<< Cosa fa ridere così tanto due signorine belle come voi? >> chiede una voce alla mia sinistra e spostando lo sguardo mi trovo davanti due ragazzi ma quello che attira la mia attenzione è quello che ora sta alzando gli occhi al cielo e mollando uno scappellotto al secondo che presumo sia quello che ha parlato << Marc >> dice il primo e si, anche la sua voce sembra sexy come il suo aspetto << smettila di andare in giro e cercare di rimorchiare tutte le ragazze che respirano e se proprio vuoi farlo guarda e impara >> si avvicina davanti a me, dall'altra parte del bancone e mi porge la mano << Piacere, sono Max e tu? >> alzando un sopracciglio sposto lo sguardo dalla mano che mi sta porgendo al suo viso, così da vicino riesco a vedere bene la sua mascella pronunciata e coperta da un lieve velo di barba che circonda due labbra carnose, un naso ben proporzionato e due profondi occhi scuri che mi fissano intensamente e infine folti capelli scuri che si arricciano leggermente vicino alle orecchie, chissà se sono morbidi al tatto come sembrano...
Qualcuno si schiarisce la voce e io torno nel mondo reale rendendomi conto che Max ha ancora la mano a mezz'aria e aspetta che io risponda alla sua domanda << Ehm... >> farfuglio e lui mi rivolge un sorriso sornione che mi fa tremare le gambe ma mi ricompongo subito ricordandomi che sono al lavoro e devo essere professionale... << io sono Lauren, come posso aiutarti? Sapete già cosa ordinare oppure volete sedervi a un tavolo e decidere con calma? >> faccio per uscire da dietro il bancone per accompagnarli a un tavolo quando lui mi afferra il polso fermandomi <<Niente di tutto ciò Lauren >> pronuncia il mio nome come se lo stesse assaporando << io e il mio fratellino possiamo sederci qui al bancone e chiacchierare un po' con voi se non vi dispiace >> mi sorride e so per certo che mai nessuna donna nella vita è riuscita a dirli di no guardando quel sorriso. Rivolgo a Ale uno sguardo d'aiuto ma lei ha sul viso un'espressione che non mi piace per niente << Ma certo che no... >> sfodera il suo sorriso migliore ad entrambi e fa segno a Matt di accomodarsi alla sua destra mentre il fratello si è già sistemato sullo sgabello alla sua sinistra, proprio di fronte a me. Faccio un respiro profondo e indosso il solito sorriso cordiale da brava commessa << Quindi, come posso esservi utile? >> ripeto dando loro un attimo le spalle per sistemare il filtro nella caffettiera... essendo solo le 10 del mattino presumo che almeno uno dei due ordini un caffè << Fratellone non mi sembra che la tua tattica funzioni >> sento ridacchiare dietro le mie spalle e senza girarmi so per certo che è Ale, in effetti Matt ha ragione la tecnica del fratello funziona quanto la sua, ossia molto male.
<< Aspetta... vedrai che i risultati arriveranno >> mi strizza l'occhio non appena mi rigiro verso di loro e inizio a picchiettare le unghie sul legno in attesa delle loro ordinazioni
<< Quindi? >> chiedo suonando un po' scortese ma loro non sono gli unici clienti del bar << Uhm... >> Matt ridacchia ancora prima di ordinare per entrambi.
Non appena finisco di imbustare gli ultimi due cupcake rimasti sull'alzata poggio tutto sul bancone e prendo i soldi che Max mi sta porgendo. Non mi ha tolto gli occhi di dosso per tutto il tempo e se non fosse abbastanza ridicolo potrei pensare che sia attratto da me.
<< Tieni pure il resto >> sorride prendendo i due caffè da asporto e porgendone uno al fratello << a che ora stacchi da lavoro? >> chiede sfacciato mentre poggia la mano sulla maniglia della porta
<< Come scusa? >> ridacchio nervosa e un po' infastidita da questo suo atteggiamento
<< Lauren, ti ho chiesto a che ora stacchi stasera da lavoro. Così dopo posso portarti a cena fuori >> dice completamente a suo agio come se non stesse chiedendo di uscire a una persona che ha conosciuto neanche cinque minuti fa e dalla quale conosce solo il nome
<< Avevo capito bene allora >> scuoto la testa sempre più infastidita rivolgendo ancora una volta uno sguardo di aiuto a Ale
Ma anche questa volta non ottengo aiuto, anzi, si allea con il nemico << Stacca alle 6 e ama la cucina italiana >> gli strizza l'occhio proprio prima che lui esca dal bar quasi gongolando
Sbuffo guardandola male appena Max scompare dal mio campo visivo... non che io lo stessi guardando attraverso il vetro della finestra... << Ma che ti è preso? Non ho intenzione di uscire con lui... non lo conosco neanche e sembra anche così... così... >>
<< Tremendamente sexy? Molto interessato a te? >> mi suggerisce e io sbuffo nuovamente << Tremendamente arrogante e sicuro di sé... >> E si anche tremendamente sexy ma questo non lo ammetterò mai, soprattutto non di fronte a lei << Non uscirò con lui, né questa sera né mai... >>
<< Uhm uhm >> annuisce nascondendo un sorriso dietro la sua tazza di caffè
Le lancio un'occhiataccia, anche se lei non mi crede io so quello che penso, non uscirò con lui e soprattutto con ci farò sesso.
*Spazio saluti 🐨*
Buonasera lettori, spero che questo prologo vi sia piaciuto e che siate curiosi di conoscere di più sulla vita di Max e Lauren. Se avete consigli da darmi, domande o qualunque cosa lasciate tranquillamente un commento.
Inoltre se vi è piaciuto non dimenticate di votare 🌟
Un bacio e un grazie a chiunque abbia dedicato un po' di tempo alla mia storia 💙😘
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Love Maximus ( #1 Famiglia Greco)
Romanzi rosa / ChickLitIn corso dal 23/03/2019 Trama non definitiva Maximus Greco (Max) lavora nell'azienda di famiglia insieme a due dei suoi tre fratelli minori e a 28 anni è uno dei più famosi stilisti nella costa occidentale degli stati uniti. Spostatosi per lavoro...