Capitolo 22

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Max's Pov

<< Buongiorno Pilar >> entro in ufficio sfoggiando un ampio sorriso che non mi abbandona da quando ho lasciato casa di Lauren poco fa.

Questa mattina quando mi sono svegliato e non l'ho trovata al mio fianco mi è quasi mancato il respiro.

Razionalmente sapevo di essere a casa sua e che quindi non sarebbe potuta andare lontano ma inconsciamente si è fatta largo dentro di me la paura.

Quindi quando l'ho vista, rannicchiata e persa nei suoi pensieri, mi sono affrettato a raggiungerla per stringerla tra le braccia. Il suo odore, il suo modo di lasciarsi andare a me sono stati un balsamo per le mie paure ma con la scusa della colazione mi sono dovuto allontanare prima di fare qualche cazzata, come farmi trasportare dal desiderio.

Istinto che, però, stava prendendo il sopravvento poco prima dell'arrivo dell'uragano Sophie.

Credo mi sarà difficile dimenticare il suo sguardo che è passato da sorpreso a felice in un millesimo di secondo, o il suo dolcissimo sorriso mentre correva verso le mie braccia già spalancate per lei.

Sentire la sua presa stretta intorno al mio collo mi ha fatto capire la paura che avesse di vedermi scomparire di nuovo, ma non sapeva che io non sarei più andato via, quella volta per davvero, perché stringerla nuovamente tra le braccia mi ha fatto capire cosa vuol dire essere davvero felici.

Così le ho allontanato dolcemente il viso dal mio petto per tempestarla di baci: sulla fronte, su quelle guance morbide, sulle braccia e sulle mani fino a quando una risata sincera non ha lasciato squassato il suo corpicino.

Solo allora ho capito cosa intendeva mia madre... il suono della felicità.

Una felicità alla quale non ho più intenzione di rinunciare, una felicità che nessuno mi può portare nuovamente via.

<< Buongiorno a lei signor Greco >> la mia segretaria ricambia il sorriso.

<< Max >> la correggo bonariamente prima di lasciarle sul bancone un vassoietto di dolci, quelli che Lauren stava sfornando questa mattina.

Mi guarda un po' accigliata << Te li manda Lauren, e ti posso assicurare di non averne mai assaggiato di così buoni. Anche Sophie ne va pazza e sono sicura che anche i tuoi nipoti apprezzeranno >> le spiego non riuscendo a controllare il mio sorriso che si allarga.

Anche lei ora sta sfoggiando uno dei suoi migliori sorrisi << Sapevo che in fondo sei un bravo ragazzo Max >> mi da un buffetto materno sulla guancia poi si ricompone assumendo un atteggiamento professionale << Sono riuscita a spostare gli appuntamenti che ha saltato: oggi alle quindici deve andare in città per il confezionamento degli abiti, poi alle diciassette ha una riunione con suo padre riguardante sempre la nuova collezione >> snocciola con lo sguardo sul pc.

<< E questa mattina? >> chiedo dopo essermi lasciato sfuggire un sospiro.

<< Nessun impegno >> conferma ma prima che possa mentalmente esultare aggiunge << ma c'è qualcuno che l'aspetta nel suo ufficio >>

Chi potrebbe venire a parlarmi alle, guardo l'ora sul cellulare, nove del mattino a lavoro?

<< Chi è? >> provo a chiedere ma lei sta parlando con qualcuno al telefono perciò ancora un po' confuso mi avvio verso il mio studio.

Solitamente la mia segretaria non da a tutti il permesso di entrare nel mio ufficio mentre mi aspettano perciò deve trattarsi di qualcuno di famiglia, non vedo altre ipotesi.

Love Maximus ( #1 Famiglia Greco)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora