Lauren's POV
Tendo l'orecchio per sentire meglio, magari è solo un'impressione, magari sono ancora nella fase di dormiveglia.
No, nessun cambiamento.
La casa è veramente avvolta in un silenzio inquietante e non capisco perché.
Di fatto non ci sarebbe niente di strano. Quando si vive solo con una bambina di due anni, che con ogni probabilità sta ancora dormendo, è normale che la casa sia silenziosa.
Ma casa mia non lo è mai, soprattutto non la domenica mattina.
Il risveglio, di solito, è accompagnato da rumori di padelle che sbattono, da un buon profumo di caffè misto a dolci appena sfornati, il tutto accompagnato dalla voce di mia madre che canticchia in cucina.
Ma oggi niente di tutto questo stuzzica le mie narici e nonostante i tentativi alle mie orecchie non giunge nessun suono.
Mi costringo ad aprire gli occhi e a mettermi seduta sul letto ma vorrei non averlo mai fatto perché la mia testa inizia a pulsare.
La giornata di ieri deve avermi provata più del previsto perché solo dopo non so quanto tempo riesco ad abituarmi alla luce del sole che filtra dalle tapparelle e quindi ad alzarmi.
Prima di dirigermi in bagno do una sbirciata al cellulare: sono le undici e mezza, praticamente ho dormito quasi dodici ore, non mi succedeva da anni.
Neanche quando esagero con l'alcool dormo così tanto.
Senza badare ai messaggi e alle chiamate perse di mia madre vado a rinfrescarmi la faccia e subito dopo esco fuori dalla stanza per andare a svegliare Sophie.
Povera piccola, anche lei ieri sera si è stancata molto, altrimenti non mi spiego il fatto che stia ancora dormendo.
Apro la porta e la chiamo ma non ricevendo risposta, come sempre, mi avvicino al suo letto che però è vuoto.
Pensare lucidamente in questo momento è impossibile, non dopo ieri.
Il panico si fa largo velocemente dentro di me: non può averla rapita nel cuore della notte, fuori casa ci sono le telecamere, ma lui sa disattivare le telecamere.
Il respiro accelera sempre di più e questo non è un buon sintomo, non ho bisogno di avere proprio ora un attacco di panico.
Mi lascio ricadere sul letto mentre ripeto dentro di me come un mantra:
Inspira ed espira.
Inspira ed espira.
Finalmente con la mente un po' più lucida mi guardo intorno in cerca di qualche indizio, fino a quando il mio sguardo non cade su un post-it posizionato su Mr. Green, il suo orsacchiotto preferito.
'Non volevo svegliarti, Sophie è a casa con me. Controlla il cellulare.
Mamma
PS: mi ha raccontato di Max, non scamperai all'interrogatorio.'
Tiro un sospiro di sollievo e torno in camera per leggere tutti i messaggi che prima avevo ignorato così faccio partire la chiamata.
Non le do neanche il tempo di rispondere che subito inizio a sbraitare << Perché non mi hai svegliata? Ti rendi conto che quando non ho visto Sophie sono stata presa dal panico? >>
<< Ti ho lasciato un biglietto >> sospira << e ti ho anche mandato non so quanti messaggi. Ma tu ovviamente non li hai letti >>
<< Pensavo volessi sapere di ieri e io non ho voglia di parlarne >>
<< E invece ne parleremo... stiamo aspettando solo te. Fra mezz'ora ti voglio qui. >>
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Love Maximus ( #1 Famiglia Greco)
ChickLitIn corso dal 23/03/2019 Trama non definitiva Maximus Greco (Max) lavora nell'azienda di famiglia insieme a due dei suoi tre fratelli minori e a 28 anni è uno dei più famosi stilisti nella costa occidentale degli stati uniti. Spostatosi per lavoro...