Max's Pov
<< Sei sicuro che possiamo stare qui? >> Michael sussurra
<< No, e non me ne frega un cazzo >> Matt
<< Non guardare me >> Mark
Cosa ci fanno i miei fratelli a casa mia? Provo ad aprire gli occhi ma una luce accecante mi costringe a richiuderli.
<< Lauren >> gracchio senza pensare, ho la gola secca e la voce impastata. Non ricordo assolutamente di essermi ubriacato la notte scorsa ma non c'è altra spiegazione per l'assurdo mal di testa.
Sento ridacchiare attorno a me quindi provo a riaprire gli occhi, prima uno e piano anche l'altro.
<< No, ti dovrai accontentare di noi bell'addormentato >> il volto di mio fratello entra nel mio campo visivo, seguito dagli altri due.
Nonostante sia ancora confuso non mi sfuggono i loro volti stanchi e gli occhi cerchiati dalle occhiaie. << Che sta succedendo? Dove sono? >> mi guardo attorno trovando conferma ai miei dubbi.
Non sono a casa mia, sono in ospedale << Che ci faccio in ospedale? >> chiedo nuovamente cercando di mettermi seduto ma due forti mani mi spingono a sdraiarmi nuovamente.
Si scambiano delle occhiate nervose e finalmente Mic si decide a rispondermi << Matt ti ha trovato privo di sensi a casa tua. Eri >> deglutisce << Qualcuno ti ha aggredito, hai perso molto sangue. Sei stato in coma farmacologico per circa una settimana. >>
<< Per fortuna hai la testa dura >> interviene Matt cercando, come al solito, di sdrammatizzare la situazione ma non mi sfuggono i suoi occhi lucidi.
<< Ti ricordi cosa è successo? >> Mark prende posto nella sedia accanto al mio letto e solo in quel momento mi accorgo di avere degli aghi infilati nel braccio.
<< Uhm... >> mi passo una mano sulla fronte ma sentendo una benda sopra la testa la riabbasso con un sospiro << Un uomo è entrato in casa mia... mi ha minacciato, ha detto che se non avessi lasciato Lauren ne avrei pagato le conseguenze. >> il significato delle mie parole cade come una bomba intorno a noi.
Percepisco le vibrazioni di rabbia provenire dai miei fratelli, con mia grande sorpresa anche Mark si è irrigidito. Allaccio i miei occhi ai suoi ma lui si affretta a distogliere lo sguardo, non è da lui e la cosa mi insospettisce ancora di più.
<< Ditemi che stanno bene >> l'urgenza nella mia voce gli riporta i loro sguardi su di me.
<< Mi assicurerò che ci restino >> il mio fratellino mi lascia una leggera pacca sulla spalla prima di uscire dalla stanza.
Lo seguo con lo sguardo, ultimamente tutti sembrano nascondermi qualcosa e io devo scoprire cosa.
Un secondo dopo la porta viene nuovamente spalancata e mia madre entra nella stanza come un tornando, seguita a ruota da mio padre.
<< Il mio bambino, il mio bellissimo bambino >> si precipita al mio fianco poggiando la testa sul mio petto mentre si lascia andare ad un pianto liberatorio.
Le accarezzo dolcemente i capelli mentre incrocio lo sguardo di mio padre quando si posiziona nella sedia prima occupata dal figlio. Mi prende la mano nella sua e la stringe prima di poggiarci sopra la fronte.
Posso solo immaginare cosa abbiano provato i miei genitori scoprendo che ero finito in ospedale, mi si stringe il petto al solo pensiero di vederli così distrutti.
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Love Maximus ( #1 Famiglia Greco)
Literatura FemininaIn corso dal 23/03/2019 Trama non definitiva Maximus Greco (Max) lavora nell'azienda di famiglia insieme a due dei suoi tre fratelli minori e a 28 anni è uno dei più famosi stilisti nella costa occidentale degli stati uniti. Spostatosi per lavoro...