Capitolo 5

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Col
Quella frase!
Quante volte lo sentita dire. La prima volta fu quando avevo cinque anni.
Per tutti da quando avevo cinque anni ero grande.
Ero quel bambino che a cinque anni sapeva stare solo in casa anche fino a tardi.
Ero quel bambino che a cinque anni sapeva pensare per se e prepararsi da mangiare.
E crescendo è sempre stato peggio.
Non sono mai stato mandato a scuola e l’unica educazione che ho è quella che mi ha insegnato mia madre, quando alcune volte tornava a casa dal lavoro.
Avevo ventotto anni quando mia madre ha avuto Meggi e William. Quando ho saputo di loro, ancora prima che nascessero mi sono promesso che loro avrebbero avuto una vita diversa dalla mia.
Quando sono venuto a sapere che quel bastardo del loro padre aveva lasciato mia madre perché non voleva figli, lo cercato per tutta la città e quando lo trovato lo riempito di botte, ma così tante che tra un poco non si riusciva più a riconoscere. Dopo gli ho sputato in faccia e gli ho gridato che era un figlio di puttana senza palle e che la parola uomo non gli si a diceva proprio.
D’allora per loro sono stato non solo un fratello maggiore ma anche un padre e continuerò a comportarmi così fin quando sarò in vita.
Dopo l’abbraccio con Landon mi alzo con ancora lui in braccio e lo riporto in camera sua nel suo letto.
<<Prova a dormire un altro po, sono solo le otto e oggi è sabato okay?>> e lui annuisce accucciandosi tra il piumone.
Esco dalla sua camera e mi avvio nella mia a prendere un’altra maietta per poi scendere di nuovo giù e vedo che Kaleb è seduto al tavolo della cucina. Sicuramente stara aspettando la colazione.
<<Cosa posso servirla signore?>> chiedo maneggiando con la moca del caffè.
<<Mi basta solo il caffè.>> risponde e io annuisco perseguendo. Fatto gli consegno la tazza.
<<Tu non fai colazione?>>  chiede guardandomi e io faccio no con la testa.
<<Torniamo a parlare da dove ci eravamo interrotti.>> dice dopo che ha finito il caffè.
<<Non devi andare più a fare quegli stupidi incontri. Lo sai che potresti rimanerci secco? Cosa vuoi che i tuoi fratelli oltre a perdere tua madre perdano anche te? Credevo fossi più responsabile!>> dice guardandomi severo.
<<Crede che non lo sappia che potrei rimetterci facendo quello? Non lo faccio solo per soldi, ma mi aiuta a scatenere la rabbia che ho dentro e un stupido sacco non mi basta! Non mi da soddisfazione!>> dibatto io innervosendomi.
<<A quindi vedere qualcuno a terra sofferente ti rende soddisfatto? È questo che stai dicendo?>> quasi urla e io vergognandomi abbasso la testa. <<CI HAI MAI PENSATO CHE UN GIORNO POTRESTI ESSERE TU QUELLO A TERRA E MESSO PEGGIO DI COME SEI ORA?>> urla e io annuisco <<E allora perché lo fai Col?>> mi chiede esasperato.
<<Mi piace farlo!>>  dico alla fine.
<<Ti piace?>> dice stupito <<E tua madre lo sa?>> e io scuoto la testa << E cosa penserà quando ti vedrà cosi?>> chiede.
<<Non lo so. Non ci avevo pensato.>> dico sbuffando e passandomi una mano tra i capelli.
<<Facciamo così. Ti va di fare un patto con me?>> chiede alzandosi e avvicinandosi.
<<Che tipo di patto?>> chiedo curioso.
<< Dora in po se sarai arrabbiato con qualcosa o qualcuno mi chiami o se sono in casa mi vieni a cercare e ti batti contro di me! E se non posso usi il sacco. Ci stai?>> chiede sicuro di se.
<<E impazzito? Lei è mai stato a un incontro clandestino? Non sono solo due cazzotti e calci tirati così!>> esclamo stupito.
<< Si ci sono stato e posso dirti che prima di avere Landon lo praticavo pure io, per il tuo stesso motivo. Ma dopo che ho saputo di lui ho smesso.>> dice e io sono sempre più sorpreso.
<<Come? Come ha fatto me lo spieghi perché io non so come fare. È l’unica cosa che mi scarica!>> e da una parte è vero.
Da quando lo pratico la sera non solo mi addormento senza avere incubi ma mi rilassa.
<<Ho fatto quello che ti ho detto ma con un amico. All’inizio è stato difficile ma col passare del tempo mi sono placato. È vero avvolte ho ancora la voglia di andare in quei posti e scatenarmi, ma chiamo il mio amico e va meglio.>> spiega.
<<Quanto? Quanto tempo? E poi non sarebbe la stessa cosa? Non mi ridurei in questo modo lo stesso? E poi lo sarebbe anche lei. Se Landon si è messo a piangere per me che sono solo il suo babysitter cosa farebbe se vede lei in questo stato? Starebbe peggio se vede entrambi in questo modo. Io non posso no.>> dico convinto.
<<Tempo.>> risponde alla mia domanda <<Allora ti presento il mio amico e lo fai con lui e comunque anche sane scopate sarebbero buone.>> dice girandosi e salendo le scale, mentre io spalanco gli occhi e arrossisco un po.

~Ross~

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