Capitolo 27

140 5 1
                                    

Col

Dopo qualche minuto che Jeck è uscita squilla il cellulare.
<<Pronto?>> rispondo cercando di sedermi senza fare movimenti che mi facciano venire la nausea.
<<Col sono Jeorge.>> risponde e io faccio una smorfia non capendo chi sia, poi mi viene la illuminazione.
<<Jeorge dimmi.>>
<<Domani dovresti venire in studio per fare delle foto.>> mi spiega veloce.
<<Okay va bene ci sarò, sempre alla stessa ora?>> chiedo mi dice di si saluta e chiude.
Dopo un po sento la porta aprirsi.
<<Finalmente pensavo ti fossi perso!>> affermo ridacchiando.
<<Quanto sei simpatico.>> risponde e si avvicina al letto svuotando la bustina che ha in mano sul letto.
<<Ma che cazzo!>> esclamo stupito guardandolo. Sul letto ci saranno almeno una decina di test.
<<Hai svaligiato una farmacia?>> chiedo sorpreso e lui alza le spalle.
<<L’infermiera mi ha detto che è meglio che lo fai appena sveglio è più sicuro.>> mi spiega sedendosi e io annuisco.
<<Jack senti…>> ma mi blocca <<Si Col lo facciamo insieme sta tranquillo okay?>> mi tranquillizza e io butto fuori l'aria accorgendomi di averla trattenuta.

La mattina la sveglia suona alle sette e io sono nervoso. Quando mi sveglio noto Jack seduto sulla poltrona dormendo. Mi alzo piano e lo scuoto per svegliarlo.
<<Jack svegliati.>> gli sussurro e lui di scatto apre gli occhi.
<<Che succede?>> chiede spaesato.
<<È l’ora!>> affermo con un sospiro e lui si sveglia del tutto di colpo sentendo queste parole.
<<Col devi stare tranquillo okay? Se è negativo non devi rimanerci male va bene e se è positivo ti aiutiamo noi. Ci sono io, Teo e i tuoi migliori amici anche se sono lontani.>> mi tranquillizza <<E poi c’è tua madre no?>> e annuisco buttando fuori l’aria e maltrattando le mani.
Prendo tutti i test e mi dirigo in bagno.
<<Divento zio, divento zioooo!>> esclama saltellando.
<<Non lo sappiamo ancora Jack!>> affermo per tranquillizzarlo, ma lui non molla.
<<Te lo dico io! È positivooo!>>
Ha gli occhi a cuoricini ed e felice come un bambino la mattina da natale.
Sono nervoso, da una parte spero sia positivo e dall'altra no. Apro la scatoletta con mani tremanti. Leggo le istruzioni.
Fare la pipì sopra togliendo prima il tappo.
“Okay mi sa che mi tocca far pipi seduto.” sdrammatizzo. "Ma se ne devo fare più di uno è meglio se mi bevo una bottiglia d'acqua prima."
Fatto ciò vado in bagno.
<<Vuoi che ti aiuti a tenere lo stecco?>> chiede Jack <<Però fa poca pipì, devi farne altri!>> mi avere.
Tiene lo stecco in mano e mi siedo un pochino.
<<È imbarazzante cazzo!>> esclamo nervoso.
<<Col se non ti rilassi non ti uscirà mai.>> mi ammonisce.
La fa facile lui. Chiudo gli occhi e cerco di pensare di essere solo in bagno e finalmente faccio pipì.
<<Basta non la sprecare tutta c’è ne sono altri!>> mi sgrida. Dio quanto lo odio in questo momento.
Lo appoggia sul lavandino e ne prende un altro. Facciamo questo procedimento fino a quando non finiamo i test.
<<Finalmente!>> esclama!
<<Dobbiamo aspettare cinque minuti ora.>> continuo.
Il tempo non passa e sono sempre più ansioso. All’improvviso mi alzo da water per poi inginocchiarmi e vomito dentro almeno tre volte. Finalmente i cinque minuti passano e ci avviciniamo al lavandino e guardiamo i risulti. Come vedo il risultato di tutti quanti, mi si fanno gli occhi lucidi e inizio a piangere.
<<Sono tutti positivi!>> affermo piangendo e sorridendo contemporaneamente.
Lui mi salta a dosso riprendendo a saltellare e gridare <<DIVENTERÒ ZIOOO!>> e io rido e piango dall’emozione.
Dopo tutto ciò mi preparo e vado a fare colazione.
<<Allora cosa vuole il mio nipotino?>> chiede sorridendo hai fornelli.
<<Pancake alla nutella e formaggio!>> affermo sorridendo. Lui si gira con la bocca aperta.
<<Mi stai prendendo in giro vero?>> mi domanda e io scuoto la testa per dire no.
<<Okay.>> dice stupito e incomincia a cucinare.
Finito di fare colazione mi alzo e mi dirigo alla porta.
<<Dove vai?>> mi chiede Jack sorpreso che uscissi.
<<A lavoro!>> affermo <<Jeorge ieri sera mi ha chiamato, e ha detto che aveva bisogno di me.>> spiego.
<<Devi fare qualche scatto?>> chiede curioso e io annuisco.
<<Si ma non chiedermi come, non me lo ha detto. Lo scoprirai quando usciranno.>> spiego facendogli una linguaccia prima di uscire.
Arrivato a lavoro saluto tutti e mi siedo in camerino.
<<Allora che devo fare oggi?>> chiedo allo stilista.
<<Questa volta saranno molto di più le foto e sarai quasi nudo.>> mi risponde.
E così iniziamo a prepararmi per poi scattare foto una dopo latra.
Mi dirigo in camerino e appena entro mi sento sbattere delicatamente al muro.
<<Jeorge!>> dico sorpreso.
<<Che ne dici di una serata con me? Mmh?!>> mi domanda malizioso.
<<Ti prego Jeorge non mi sento bene, lasciami andare!>> affermo trattenendo la nausea.
<<Dai una sola tanto per…>> non finisce di parlare che lo spingo e corro in bagno mi inginocchiò e abbraccio il water.
<<Allora ha funzionato.>> sussurra accarezzandomi la spalla per farmi calmare <<Va tutto bene, non agitarti è peggio.>> continua accovacciandosi.
Dopo che ho tirato fuori anche l’anima mi siedo a terra e appoggio la schiena al muro.
<<Allora ha funzionato vero?>> mi chiede poggiandoli una mano sulla pancia e io spalanco gli occhi sorpreso.
<<Non so di che parli…io…>> mi interrompe.
<<So tutto Col. Mio marito e Marcus il medico dell’ospedale dove vi siete recati tu e Kaleb. Da quanto lo sai?>> mi spiega e mi domanda continuando a tenere la mano sulla mia pancia.
<<Da stamattina. O meglio ieri notte ho iniziato ad avere nausea e voglie strane, il mio coinquilino, non che fratello di Kaleb ha fatto una battuta sul fatto che mi comportato da donna incinta e così gli ho raccontato cosa abbiamo fatto e si è precipitato in farmacia per comprare il test.>> spiego sorridendo <<È tornato con ben dieci test e stamattina quando li ho fatti è stato imbarazzante e divertente allo stesso tempo.>> finisco ridendo.
<<Quindi oggi pomeriggio andrai in ospedale per il controllo vero?>> mi chiede e io faccio no con la testa.
<<No Jeorge se vado li, Kaleb lo vera a sapere e non voglio. Non stiamo più insieme da due settimane, dallo stesso giorno in cui abbiamo creato lui/lei.>> sussurro portandomi io questa volta la mano sulla pancia e iniziando a piangere <<Scusa non so che mi succede di solito non piango mai.>> spiego portandomi le mani in faccia.
<<Sono gli ormoni tesoro. D’ora in poi sarai mooolto emotivo!>> afferma prolungando la o di molto ridacchiando e io lo seguii.
<<Aspetta se sapevi tutto questo perché allora hai…>> mi interrompe di nuovo.
<<Volevo costatare se te lo meritassi o se fosse solo un capriccio fatto al momento.>> spiega sorridendo a pena.
<<Anche voi ci avete provato non è vero?>> chiedo sussurrando e lui annuisce.
<<Marcus e sterile, così ciò provato io ma non ha funzionato.>> risponde con voce triste.
<<Mi dispiace Jeorge. Ora capisco per Marcus ci ha ripetuto tante volte che non dobbiamo illuderci. Mi dispiace davvero.>> sussurro io questa volta abbracciandolo forte.
<<Senti Jeorge…hai da fare ora?>> chiedo speranzoso.
<<Ti ho appena detto che sono sposato credevo facessi…>>
<<Nono. Volevo solo andare a mangiare qualcosa…ecco io ho fame e non mi piace mangiare solo. E tutta la colazione che ho mangiato ormai è andata via.>> lo interrompo timido e triste.
Lui ride e mi solleva la testa <<Va bene. Lavati e cambiati ti porto o pranzo e ci facciamo raggiungere da Marcus.>>
<<A proposito di Marcus…ecco potresti non dirgli niente?>> lo supplico.
<<Se ne accorgerebbe da solo. È un ginecologo Col.>> mi spiega <<E se ti facessi visitare a casa mia? Marcus ha l’attrezzatura a casa per alcuni clienti che avvolte riceve a tarda ora. Così non andrai in ospedali e Kaleb non ti vedrebbe che ne dici?>>
Non sarebbe una cattiva idea però Marcus <<Gli faro promettere che non dice niente. Va bene?>> risponde alla mia domanda non fatta tranquillizzandomi.
<<Va bene.>>

~Ross~

Insieme nonostante tutto.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora