Capitolo 12

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Kaleb

È una settimana che Col è in quella stanza d’ospedale ed io non ho avito il coraggio di entrarci. Ma in cambio passo giorno e notte in sala d’aspetto; so che non è lo stesso, ma non ci riesco a vederlo intubato e con tanti fili a dosso.
Teo e Jackson si danno il cambio per stare in camera e fargli compagnia.
Tre giorni fa o provato a chiamare Andrea per dirgli se potevo passare a dirgli una cosa, ovvero questo. Ma lei mi ha dato una notizia più brutta. Lei e i bambini sono stati sfrattati e io come ho saputo lo invitata a vivere a casa mia. All’inizio ha fatto un po di storie, ma alla fine ha ceduto; però ho mandato mio fratello. Non ci sarei riuscito a non dirglielo e lei avrebbe capito che c’era qualcosa che non andava.
<<Kaleb perché non entri? Sono sicuro che sentendo la tua voce ritornerebbe.>> mi consiglia Teo che era appena uscito dalla camera.
<<Non c’è la faccio. Perché so che da una parte è colpa mia. E poi perché dovrebbe svegliarsi con la mia voce mh?>> rispondo e domando disperato.
<<Perché sei importante per lui. Anche se non lo dice è cosi. Ed è importante anche per te si vede. Ti prego Kaleb provaci almeno.>> mi scongiura.
Come posso essere importante per lui dopo il modo in cui lo trattato. Dovrebbe odiarmi perché io mi odio. Se non lo avessi cacciato via, se avessi preso una decidono diversa non ci trovavamo qui. Però gli e lo devo, devo entrare e dirgli che mi dispiace e quando si sveglia gli e lo ripeto.
<<Va bene vado.>> dico alzandosi e dirigendomi alla sua camera.
La porta è aperta ed è solo. Teo è appena uscito e mio fratello ha un impegno.
Entro nella stanza e dalla porta inizio a fissarlo e sento subito dentro un vuoto. Mi avvicino e mi siedo alla sedia che c’è accanto.
Resto a fissarlo un po, incolpandomi ancora per la cazzata fatta; passo la mia mano tra i suoi capelli e poi gli afferro la mano e parlo.
<<Mi dispiace Col è tutta colpa mia. Non dovevo mandati via da casa e licenziati. Sono stato un idiota. Ma avevo paura di quello che avevo provato quel giorno. Per me sei una persona importante, mi sei stato simpatico dall’inizio. E poi hai conquistato Landon. Dopo che tua madre era andata via ho provato a cercare un’altra persona, ma a Landon non piaceva nessuno. Poi sei arrivato tu e puf lui è tornato il mio piccolino dolce e ubbidiente; anche dopo che sei andato via tu è stato difficile sostituirti. Landon ne ha fatte scappate tante e a quanto pare aspettava che tu lo sgridassi per farsene piacere una.
A casa non è lo stesso senza di te, ci mancano le tue battute mattutine, i tuoi deliziosi pancake, ma soprattutto manca la tua presenza. Ed è per questo che devi tornare. Ti prego Col.>> dico tutto un fiato e in lacrime.
Abbasso la testa e l'appoggio sulla sua mano continuando a piangere disperato. Poco tempo dopo mi addormento in quella posizione.
Non so quanto tempo è passato e quanto ho dormito, ma all’improvviso mi sento toccare i capelli. Apro gli occhi pian piano e vedo che la mia mano non è più strinta in quella di Col; così alzo la testa e spalanco gli occhi vedendolo sveglio e con un sorriso, mentre continua a tenere la mano nei miei capelli che man mano scende sulla mia guancia ruvida per la barba di una settimana e io senza accorgermene spigo la guancia per aderì la meglio sulla sua mano.
<<Col..>> dico ricominciando a piangere.

Col
Sono a colazione con tutti quanti a casa di Kaleb, scherziamo ridiamo e ci diamo fastidio a vicenda. Mia madre sta bene e io e Kaleb stiamo insieme e non potrei essere più che felice. Solo che avvolte sento delle voci che mi parlano e che mi chiedono in continuazione di tornare. Ma tornare dove se io sto bene qui.
Dopo colazione io e Kaleb saliamo in camera e ci buttiamo di nuovo sul letto a fare l’amore, come ogni giorno. Non potrei chiedere altro dopo anni di merda ecco finalmente che tutto si aggiusta. A un certo punto Kaleb scoppia a piangere e mi dice <<Mi dispiace Col è tutta colpa mia. Non dovevo mandati via da casa e licenziati. Sono stato un idiota. Ma avevo paura di quello che avevo provato quel giorno. Per me sei una persona importante, mi sei stato simpatico dall’inizio. E poi hai conquistato Landon. Dopo che tua madre era andata via ho provato a cercare un’altra persona, ma a Landon non piaceva nessuno. Poi sei arrivato tu e puf lui è tornato il mio piccolino dolce e ubbidiente; anche dopo che sei andato via tu è stato difficile sostituirti. Landon ne ha fatte scappate tante e a quanto pare aspettava che tu lo sgridassi per farsene piacere una.
A casa non è lo stesso senza di te, ci mancano le tue battute mattutine, i tuoi deliziosi pancake, ma soprattutto manca la tua presenza. Ed è per questo che devi tornare. Ti prego Col.>>
Ma che dice? Torna? Ma io sono qui dove dovrei tornare?
All’improvviso mi trovo in una stanza bianca con una porta, sono seduto al centro e d’improvviso si cosparge di diversi video della mia vita.
Girandomi intorno vedo Kaleb e gli corro in contro. Lui mi prende la faccia a coppa con le sue mani e mi parla.
<<Devi tornare da me perché io ho bisogno di te e poi ho fatto una promessa. Che poi wow che promessa ma è mia e voglio mantenerla! Quindi Col svegliati ti prego!>> e appoggia la sua fronte sulla mia. Potrei uscire raggiugendo la porta, ma non voglio. Perché dovrei? Fuori da qui ci sono un sacco di problemi e poi non sono felice. Invece qui è tutto perfetto. E poi di che promessa stava parlando? Non capisco.
Solo ora mi rendo conto che quello che ho vissuto in questi giorni, è solo quello che vorrei tanto e non la realtà. Vorrei svegliarmi per tornare ma ho paura. Paura di soffrire ancora. Durante quell’illusione le voci che sentivo erano di sperate. Questo mi fa capire che i miei amici stanno male e io non volevo far soffrire nessuno. Le loro suppliche a invogliarmi a tornare indietro, erano strazianti e quando le sentivo mi si spezzava il cuore.
Dopo il mio ragionamento mi fermo un attimo a pensare se vale davvero la pena di ritornare. Ma un certo punti mi prendo a schiaffi da solo perché ho pensato per un momento di non farlo ma poi, mi alzo e corro alla porta più veloce che posso. Quando arrivo la spalanco e mi ci butto detto.
Mi sento indolenzito e non riesco ad aprire gli occhi, provo a muore qualcos’altro e alla fine ci riesco. Sento un peso sulla mano, che mi fa pensare che qualcuno ci è appoggiato sopra. Giro la testa verso destra e apro gli occhi pian piano, e mi accorgo che una testa infatti lo eh!
Riconosco quei capelli e so che è Kaleb. Lascio la sua mano ormai rallentata e la porta tra i suoi capelli e li inizio ad accarezzare. Lui sentendomi alza la testa e spalanca gli occhi dalla sorpresa e faccio scendere la mano sulla sua guanci che ha la barba di chi sa quanti giorni e lui appoggia la sua guancia aderendola alla mia mano.
<<Col?!>> mi domanda sorpreso e io sorrido di più <<Col o mio Dio.>> continua.
<<Cosa è successo?>> domando con poca voce.
<<Non ha importanza ora vado a chiamare il dottore, arrivo subito.>> mi dice ancora con le lacrime a gli occhi e correndo fuori alla porta e sentendo gridare il nome del dottore e io sorrido di nuovo.
Dopo circa tre minuti credo, rientra con un signore molto più vecchio di lui.
<<Allora signor Davis come si sente?>> mi chiede.
<<Un po dolorante.>> rispondo ancora con un filo di voce.
Poi prende una lucina e mi chiede di seguirla con gli occhi.
<<Bene e tutto a posto per fortuna, ma dovrai stare a letto ancora per un po.>> mi dice il dottore.
<<Quando potrebbe uscire Jack?>> chiede Kaleb.
<<Fra due giorni. Se mi promette che resterà a letto e che si alzi solo per andare in bagno.>> gli risponde.
<<Sarà sotto mia tutela, non preoccuparti.>> e cosi il dottore va via.
<<Che vuoi dire sarà sotto la mia tutela?>> chiedo stranito. Finalmente dopo un goccio d’acqua mi era tornata la voce.
<<Che vivrai a casa mia. A proposito di ciò, se mi prometti che non ti agiti ti dico una cosa.>>
Vivere a casa sua? E lasciare mamma e i bambini mai. Un conto se lavoravo la un conto e viverci e basta.
<<Per il fatto che vero a vivere a casa tua ne riparliamo. E si prometto di stare calmo.>> speriamo niente di grave.
<<Ecco…beh…insomma…>>
<<Ti muovi a dirlo o no? Metti ansia e de impossibile non procurarsi.>> lo interrompo io.
<<Si scusa hai ragione. Tua madre e i tuoi fratelli vivono a casa mia perché siete stati sfrattati.>> dice tutto un fiato e io rimango a bocca aperta.
<<Cazzo.>> impreco.
<<Sta tranquillo. Siete i benvenuti e poi la casa è grande.>> dice con un sorriso e io ricambio. Poi mi rendo conto mi ero scordato di mamma, che idiota.
<<La mamma come sta? Sa di questo? O dio come l’avrà presa ?>> chiedo nel panico.
<<Col! COL!>> mi richiama <<E tutto okay. Tua madre non lo sa non volevo farla preoccupare di più di quanto non lo fosse, e poi credo che sia compito tua dirglielo. Se poi lo sa adesso che ti vede che stai bene, non si preoccuperà di più.>> continua rassicurandomi <<E poi c’è una cosa che vorrei sapere sai?!>> mi dice minaccioso.
<<Cosa?>> chiedo timoroso sapendo dove vuole arrivare.
<<Quel taglio. Ti sei per caso bevuto il cervello? Era profondo e senza punti e disinfettata. Poteva fare infezione.>> mi sgrida <<Quando hai fatto il combattimento e hai avuto delle botte proprio la, il taglio si è aperto ancora di più. Quando simo arrivati in ospedale stavi dissanguando e se non avessimo fatto in tempo, ora potevi non essere qui. Lo sai?>> continua. Dio è peggio di mia madre povero Landon.
<<Scusa e solo che…>> non continuo, lascio la frase in sospeso perché so che ha ragione e a basso la testa colpevole. Mi aspettavo che mi dicesse altro, invece mi ritrovo in un suo abbraccio rassicurante.
<<Non farlo mai più ti prego!>> mi dice supplicando e io annuisco sorridendo.
Dopo ciò passiamo il tempo a chiacchierare di cavolate e di com’è la nuova cameriera, e non facciamo che ridere.
Dopo qualche ora ecco che vediamo entrare Teo e Jackson.
<<Amico ma quando ti sei svegliato eh? E tu non potevi chiamarci mh?>> mi chiede e accusa Kaleb dandogli uno scappellotto.
<< Sono sveglio da un po e ci siamo messi a chiacchierare e ce ne siamo scordati scusate.>> dico con un sorriso.
<<Lo sapevo che stavi aspettando lui per svegliarti.>> dice Teo e Kaleb lo guarda male tanto da far scoppiare a ridere Teo seguito da Jack da me e in fine si aggiunge lui.

~Ross~

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