Capitolo 28

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Col

Dopo che ho fatto una doccia, visto che era ora di pranzo io e Jeorge ci dirigiamo al ristorante chiedendo un tavolo per tre.
Ci vediamo e dopo qualche minuto arriva Marcus.
<<Col che sorpresa! Allora è vero che vi conoscete.>> dice dirigendosi dalla mia parte per salutarmi e abbracciandomi.
<<Si ma può bastare staccatevi adesso.>> ci sgrida Jeorge e io e Marcus ridiamo.
<<Gelosetto il ragazzo chi sa come reagirebbe Marcus se gli dicessi che qualcuno a privato a baciarmi.>> lo canzono e si ammutolisce sotto l’occhiataccia del marito e la scoppio a ridere forte raggiunti poi da loro.
<<Allora come mai mi ha fatto venire qui? Credevo avessi un setto oggi.>> chiede curioso Marcus a Jeorge.
<<Dobbiamo dirti un segreto che non devi dire a nessuno.>> spiega quell’ultimo.
<<Ovvero?>> chiede alzando un sopracciglio.
<<Io e lui abbiamo scopato!>> dice tutto un fiato facendo spalancare gli occhi sia a me che a Marcus.
<<Che cazzo hai detto!>> quasi urla quell’ultimo.
<<Dio scusa. Volevo vedere la vostra reazione scusa amore.>> spiega tra una risata e l'altra e in contemporaneamente gli tiriamo io un calcio sotto il tavolo e Marcus uno scappellotto.
<<Ahio!>> grida <<Siete aggressivi!>> afferma massaggiandosi le parti doloranti.
<<Fa il serio idiota!>> lo sgrida il marito e Jeorge mette il broncio che viene tolto da un bacio di Marcus.
Vedendo quello mi intristisco e abbasso la testa sospirando.
<<Scusa Col.>> dice Jeorge.
<<No scusate voi, sono io che sono di troppo.>> dico alzandomi.
<<No Col siediti. Non dire cavolate.>> mi sgrida <<Marcus, Col è incinto. Il farmaco ha funzionato.>> continua poi rivolgendosi al marito felice.
<<Davvero?>> chiede sorpreso <<Stamattina ho chiesto a Kaleb e ha detto che non lo sapevate ancora.>> continua stranito.
<<Io e Kaleb non stiamo più insieme, non lo vedo da due settimane.>> sussurro sospirando.
<<Mi dispiace scusa.>> dice dispiaciuto.
<<Kaleb non deve saperlo hai capito devi tenertelo per te!>> affermo poi duro.
<<E per questo Col vera a casa nostra a fare i controlli. Ti va bene vero amore?>> gli chiede speranzoso lui annuisce.
A fine pranzo Marcus dice <<Andiamo adesso a casa ho due ore di buca, sperando che non ci siano emergenze!>> ci alziamo paghiamo e ci dirigiamo a casa loro.
Sono nervoso, vorrei tanto che lui fosse qui con me e invece sono solo.
Mentre sono in macchina mi arriva un chiamata da Jack e lo metto in vivavoce.
<<Hey mammina che si dice?>> chiede pipante e io ridacchio.
<<Tutto bene zietto!>> affermo prendendolo in giro.
<<Stai tornando a casa?>> chiede.
<<No sto…sto andando a fare una visita al piccolo.>> rispondo.
<<Cosa? Sai scherzando. Aspetta dimmi dove sei e arrivo voglio esserci pure io!>> afferma offeso. Io guardo i due avanti, gli dico l’indirizzo e arrivati lo aspettiamo giù. Dopo qualche minuto eccolo che arriva.
<<Se non fossi incinto ti picchieri!>> dice dandomi un pugno scherzoso e io gli faccio la linguaccia.
Jeorge apre la porta e entriamo.
<<Venite lo studio e vicino al salone.>> ci spiega Marcus.
<<Posso esserci anche io o sono di troppo?>> chiede Jeorge e io annuisco.
Arriviamo nello studio e ci vediamo.
<<Allora prima della visita voglio porti delle domande di routine.>> dice prendendo la mia cartella.
<<Quindi…vediamo… da quando hai i sintomi?>> chiede fissandomi.
<<Da ieri sera. Stavamo mangiando una pizza e mi è venuta la nausea.>> confesso.
<<E dopo che ha vomitato anche l’anima voleva le patatine con la nutella!>> afferma Jack prendendomi in giro.
Marcus ride <<È normale Col tranquillo.>> annuisco.
<<Va beh le cose del ciclo non contano.>> dice sovrappensiero <<Mmh…vediamo hai avuto dei dolori tra ieri sera fino ad adesso?>> continua poi e io scuoto la testa negando.
<<Bene allora levati la maglietta e abbassa un po i pantaloni tanto da lasciare libera tutta la pancia e poi sdraiati.>> dice alzandosi mettendosi i guanti e dirigendosi al macchinario.
Faccio come mi dice. Poi prende il gel e me lo spalma sulla pancia. <<È un po freddo.>> e infatti quando lo metto rabbrividisco. <<Scusa.>> sussurra.
Passa lo strumento sulla pancia, muovendolo su e giù per vedere.
<<Eccolo!>> esclama all’improvviso.
Oddio allora è vero! Fino a quando ho fatto il test si ne ero convinto ma vederlo così è diverso.
<<Pur troppo per sentire il battito, ci vogliono altre settimane.>> mi avverte.
Vedere quel fagiolini sullo schermo e sapere che è dentro di me, mi fa scoppiare a piangere. Accidenti in ventotto anni avrò pianto si e no due tre volte e adesso e la seconda volta in un giorno.
<<È bellissimo.>> sento sussurrare da Jeorge e Jack e annuisco contento.
Finito la visita mi pulisco, mi rivesto e ci risediamo alla scrivania.
<<Okay…allora da ora in poi dovrai prendere queste vitamine ogni giorno appena sveglio prima di fare colazione. In più devi seguire una dieta, se non vuoi che durante la gravidanza ingrassi più del solito.>> mi spiega <<Si devi accontentare la tue voglie, ma senza esagerare. Devi mangiare molta frutta e molta verdura.>> continua elencandomi le cose.
<<E tanti dolci!>> esclamo io illuminandomi.
<<No Col devi contenenti anche su quelli.>> mi sgrida ridacchiando e io metto il braccio.
<<Jack.>> dico all’improvviso.
<<Quando usciamo di qua andiamo a mangiare un gelato?>> chiedo speranzoso e tutti scoppiano a ridere.
<<Ma Col hai mangiato una crostata qualche minuto fa. Ed era pure una bella fetta!>> mi ammonisce Marcus.
<<Solo un gusto?>> dico speranzoso.
<<Ci rinuncio!>> esclamo ridendo Marcus e io batto le mani contento.
<<Aaah saranno nove mesi davvero difficile!>> sussurra Jack.

3 mesi dopo
Ormai sono passati tre mesi. Diciamo che in questi tre mesi ho messo su un sacco di chili nonostante la dieta. Marcus ha detto che è normale quindi sono tranquillo.
Quando sono entrato nel secondo mese, le nausea sono peggiorate.
Come mi svegliavo la mattina mi veniva la nausea e vomitato e la sera prima di andare a letto lo stesso. E ogni volta mi sento uno schifo. Poi non parliamo della stanchezza. Non riesco più a fare tante cose, al minimo movimento mi stanco subito e allora mi irrito e inizio ad avercela con tutti.
Jack, Marcus, Jeorge e Teo mi stanno accanto. Ogni tanto usciamo la sera per divertirci. O meglio loro si divertono, io sono costretto a bere quei schifosi drink analcolici e alla fine l’unico sobrio sono sempre io.
Non vedo Kaleb, ormai da tre mesi. Per fortuna quando usciamo la sera lui non si aggiunge mai, perché è troppo stanco o per altro e per me e meglio. La pancia ormai si sta iniziando a vedere e per fortuna sta arrivando l’inverno, così posso indossare felpe larghe anche se avvolte nonostante faccia freddo io sudo tantissimo.
Stasera usciamo e per sfortuna questa volta c’è Kaleb. Non so come reagito quando lo vedrò. Infatti ho molta paura che non riesca a nascondere la pancia. Per fortuna andiamo in pizzeria. Dio voglio una pizza gigante!
Cercherò di sedermi il più lontano da lui e soprattutto di non guardarlo.
Non so cosa ha fatto in questi mesi non so neanche se mia madre e i miei fratellini stiano bene. Non vedo da tanto neanche loro e non sanno della gravidanza.
Sono sul divano con Jack e Teo a guardare un film.
<<Ragazzi!>> li richiamo.
<<Che succede?>> chiede allarmato Jack.
Dio di lui non c’è la faccio più. Quando all’ora disse che sarebbero stati i nove mesi più difficili, credevo si riferisse a lui per tenermi sempre sotto controllo. Invece no. È diventato molto possessivo cazzo! Non posso fare niente che subito mi sgrida di sedermi e se lo richiamo pensa subito che stia male. Cazzo non ne posso più.
<<Ma ti vuoi calmare cazzo!>> affermo girandomi verso di lui <<Ho solo voglia di fragole con la nutella.>> continuo con un sorriso.
<<Fragole?>> domanda Teo e io annuisco.
<<Ma siamo in inverno, dove le troviamo le fragole?>> questa volta e Jack a rispondere.
<<Ma io le voglioooo!>> dico lamentandomi.
<<Col da dove le andiamo a prendere adesso?>> mi sgrida <<Se vuoi la nutella puoi mangiarla, ma le fragole niente arrangiati.>> continua.
<<Sei cattivo!>> esclamo alzandosi <<Quando nascerà il bambino, lo terrò lontano da te e gli dirò che gli hai negato il cibo quando era ancora dentro di me! Cosi ti odierà!>> continuo dirigendomi in cucina.
So di aver centrato il tasto giusto. Ogni volta che mi nega qualcosa lo minacciò così. So di sembrare un bambino ma è più forte di me.
<<NO NON PUOI!>> esclama urlando <<Teo dammi le chiavi della macchina devo andare a cercare le fragole!>> dice sbrigativo.
Teo gli e le porge mentre ride di gusto e io lo seguo. Visto vinco sempre io.
Dopo qualche secondo che è uscito bussano alla porta.
<<Se si è dimenticato qualcosa perché non apre con le chiavi?>> domando io esasperato.
<<che vuoi fare, è scemo.>> dice mentre apre la porta e rimane a bocca aperta.
<<Tutto bene Teo?>> domando ma non risponde <<Teooo?>> lo richiamo e lo raggiungo bloccandomi sulla porta anche io.
E lui che cazzo ci fa qui.
<<Ciao Col. Teo.>> saluta <<Posso entrare?>> domanda e Teo annuisce.
<<Io vado in camera!>> esclamo girandomi di spalle e raggiungendo camera mia chiudendo la porta a chiave appoggiandomi sopra.
Dio fa tanto male rivederlo dopo tanto tempo. Scivolo lungo la porta sedendomi a terra e portando le gambe al petto.
Mi manca. Mi manca come l’aria! E ogni notte quando non riesco a dormire porto la mano in grembo e penso a lui. A quando eravamo felici quando avevamo deciso di crearlo e poi inizio sempre a piangere ricordando che lo stesso giorno è finito tutto quanto. Ma ringrazio che lui o lei sia con me e che mi aiuti ad andare avanti. Mi tocco la pancia e tiro un sospiro forte.
<<Andrà tutto bene amore mio.>> sussurro.

~Ross~

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