Capitolo 25

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Col

Presa quella decisione ieri sera, ci siamo diretti nella camera che mi aveva assegnato Teo per dormire.
Mi sveglio e all'uno il braccio dall’altra parte del letto per cercare Kaleb, ma è fredda cosi mi alzo di scatto.
<<Non poteva essere un sogno, sembrava tutto vero!>> esclamo tra me e me.
Mi alzo e mi dirigo in cucina, dove trovo un tavolo imbandito di colazioni diverse e Kaleb vicino al tavolo che mette le cose su vasoio.
<<Kaleb.>> chiamo.
Lui si gira e sbuffa.
<<Andiamo Col volevo portati la colazione a letto.>> mi dice con un cipiglio sulla fronte e imbronciato. Io scoppio a ridere e gli vado in contro.
<<Grazie Kaleb, sei un amore!>> esclamo stampandogli un bacio a stampo.
<<Tutto qui il tuo ringraziamento?>> mi domanda ancora col broncio. È tenerissimo sembra un bambino piccolo.
Mi butto su di lui e lo bacio con passione per poi appoggiare la fronte sulla sua.
<<Va bene cosi piccolino?>> chiedo prendendolo in giro e lui fa di no con la testa <<Come no? Ne vuoi un altro?>> chiedo ancora e lui annuisce. Lo bacio ancora e questa volta è la voce di Teo a farci staccare.
<<Potreste non fare sesso nella mia cucina per favore? Avete già usato il mio letto.>> ci chiede con tono supplichevole che fa scoppiare a ridere sia me che Kaleb.
<<Cattivo hai infranto il nostro sogno!>> dico triste.
<<Scopare nella mia cucina è un vostro sogno?>> chiede stupito.
<<No farlo con te in cucina era un nostro sogno.>> sta al gioco Kaleb e Teo e a bocca aperta sorpreso, mentre noi scoppiamo a ridere forte.
<<Siete degli stronzi, ci avevo quasi creduto.>> dice mentre si siede per mangiare.
<<Vado a prepararmi, non ho fame sono un po nervoso.>> dico verso Kaleb che annuisce dandomi ancora un bacio.
<<MA LA FINITE?>> urla Teo e noi ridiamo ancora.
<<Sei solo invidioso.>> affermo io avvicinandomi, facendo finta di volerlo baciare sulle labbra. <<Tu fallo e giuro che non vedi più la luce.>> mi minaccia Teo. Io gli facio una linguaccia e scappando in bagno per sbrigarmi. Stranamente Kaleb non ha detto niente.
Una volta pronto prendo li raggiungo di nuovo e vedo Kaleb alzarsi.
<<Sei pronto?>> mi chiede e so che non si riferisce a fisicamente ma mentalmente per la cosa che dobbiamo fare.
<<Si sono pronto andiamo.>> dico sicuro <<A Teo grazie per l’ospitalità, vengo a prendere la valigia più tardi.>> continuo avvisandolo.
<<Grazie a voi per non aver scopata sul mio tavolo.>> afferma e ridiamo.
<<CI PENSIAMO LA PROSSIMA VOLTA!>> urlo io dalla porta prima di chiuderla.
Dopo un lungo percorso fatto in macchina, arriviamo in ospedale e restiamo per qualche minuto in macchina.
<<Col sei davvero convinto di farlo? La gravidanza sconvolgerà il tuo corpo e la vita!>> mi avverte.
<<Anche la tua di vita.>>
Usciamo dalla macchina e ci dirigiamo direttamente dall’amico di Kaleb.
<<Sicuro di volerlo fare Col?>> mi chiede fermandosi e prendendo la mia faccia tra le mani, mentre in annuisco per poi cancellare la distanza e baciarlo.
<<Basta chiedermelo, non cambierò idea Kaleb. Basta!>>
<<Okay allora entrino!>> esclama buttando fuori un po d’aria.
Apre la porta ed entrino. Seduto c’è un ragazzo un po più grande di noi, che vedendovi si alza e ci viene a salutare.
<<Quindi avete deciso.>> e io e Kaleb annuiamo sorridendo.
<<Io sono Marcus piacere.>> mi dice porgendomi la mano.
<<Piacere mio, io sono Col.>> rispondo stringendogliela.
<<So benissimo chi sei. Quando ci fermiamo a fare pausa tutti insieme, il tuo amore non fa altro che parlare di te.>> confessa con un sorriso, mentre io arrossisco, vedendo Kaleb dargli un pugnetti scherzoso.
<<Sei sempre il solito!>> afferma quell’ultimo verso il dottore.
<<Bene sediamoci, così ti spiego cosa faremo, anche se lui te lo avrà detto.>> dice poi e io annuisco sedendomi.
<<Allora per prima cosa, avrei bisogno del tuo sperma, per vedere se sei sterile o no. Quindi ti chiederei di metterlo qui dentro.>> spiega porgendomi un barattolo <<Dopo aver costatato che non lo sei, inietteremo, nel tuo ventre un ovulo con già un tuo spermatozoo dentro. Bevendo l'Espectane, ogni 4 ore.>> continua.
<<È vero che la possibilità che funzioni e minima, ma se si vuole provare nessuno più impedirlo.>> spiega poi <<Adesso puoi andare in bagno!>> afferma indicandolo e io lo guardo strano non capendo.
<<Col devi farlo ora il fatto dello sperma se vuoi che facciamo tutto oggi!>> afferma di nuovo incoraggiandomi.
Io sono bloccato.
<<Io…io non so se ce la faccio a farlo qui.>> spiega arrossendo di nuovo.
<<Vieni ti aiuto io!>> afferma Kaleb alzandosi e porgendomi la mano far far alzare me. E io arrossisco ancora di più dall’imbarazzo, ma la afferro e ci dirigiamo in bagno.
Entriamo e chiude la porta.
<<Che c’è Col?>> mi chiede sorridendo.
<<Niente…solo che è imbarazzante doverlo farlo mentre c’è qualcuno nell’altra camera.>> costato imbarazzato.
Dopo di che apre la porta e si riferisce a Marcus.
<<Ci lasceresti un po di privacy?>> non sento nessuna risposta, solo una porta chiudersi.
<<Ecco ora siamo soli.>> afferma facendomi un occhiolino <<Non abbiamo molto tempo quindi ti farò solo una sega, quindi avvisarmi quando ci sei cosi lo spruzzi nel contenitore e non nella mia mano okay?>> chiede e io annuisco.
Mi spinge contro la porta e mi inizia a baciare, fa passare una sua mano tra i nostri corpi e la fa sfrega sul mio inguine facendomi gemere.
<<Kaleb.>> e lui sorride.
<<Non ho ancora fatto niente e già sei duro eh?!>> mi prende in giro. Che stronzo.
<<Anche solo baciarti mi fa diventare duro.>> spiego gemendo ancora.
Mi sbottona i pantaloni e li abbassa fino alle caviglie, fa per abbassare i boxer, ma rimane sorpreso.
<<Non porti le mutande?>> chiese staccandosi e io scuoto la testa ghignando <<Bambino cattivo ti piace provocarmi eh ora ti faccio vedere io.>> afferma ghignando lui questa volta.
Mi prende il membro in mano sorprendendomi.
Mi ricomincia a baciare facendo con la mano su e giù, accarezzandolo il glande facendomi ansimare, bisognoso di aria nuova.
<<Ti prego non fermarti.>> ansimo sempre di più.
Con la mano scende di più verso le palle che accarezza e stringe forte facendomi gemere forte, poi torna al mio membro continuando a fare su e giù ed a carezzare il glande.
<<Kaleb…sto..sto per venire.>> lo avverto e lui rallenta allontanandosi e prendendo il vasetto, mette il mio pene un po dentro e lo pompa facendo uscire tutto il mio seme, facendomi urlare.
<<Ecco fatto. Wow quanto seme.>> esclama sorpreso e io rido.
Sentiamo bussare.
<<Avete fatto? Non ho tutta la giornata.>> ci avverte Marcus.
<<Che tempismo amico.>> afferma ridendo quel deficiente del mio ragazzo e io sbuffo spazientito. Avvolte è proprio un bambino.
Ci sediamo e gli porco il contenitore.
<<E tutto qui o c’è qualcosa nel tuo didietro Kaleb?>> chiede divertito e io spalanco gli occhi. Ma che cazzo!
<<Cosa ti fa pensare che non sia io l’attivo eh?>> chiede Kaleb e Marcus alza le spalle.
<<Allora lo mando ad analizzare, se vuoi aspettare qui in sala d’attesa, oppure se hai da fare ti chiamo io più tardi e ripassi okay?>> mi chiede alzandosi.
<<Chiamami tu non mi va di aspettare qui, fra quanto?>> chiedo.
<<Un ora due ore, non lo so, potrebbe anche essere meno.>> spiega e annuisco.
Ci alziamo pure noi e usciamo fuori.
<<Vado a fare un giro, nel frattempo. Tu dei lavorare giusto?>> chiedo girandomi verso di lui.
<<Vieni nel mio ufficio invece. Ho chiesto il giorno libero. Vieni!>> dice prendendomi per mano e andando verso l’ascensore per poi scende al suo piano e indirizzarci nel suo ufficio.
<<So cosa vuoi fare ma non ho voglia.>> spiego sedendomi.
<<Sei preoccupato vero?>> mi chiede sedendosi accanto e io annuisco.
<<E se non potessi avere figli? Tu saresti potronto per farlo tu?>> gli chiedo fissandolo.
<<Col calmati sei fertile te lo dico io e se non dovessi esserlo, si lo faccio io.>> mi rassicura  <<Lo sai il perché io lo chiesto a te di farlo, non è perché non lo voglio fare io, ma per avere un mini te o una mini te, con i tuoi occhioni e il tuo sorriso. Piccolo se ti senti costretto non devi farlo okay? La mia era solo una proposta se non te la senti di fare questo o addirittura di avere un figlio con me puoi dirlo…>> lo blocco.
<<Kaleb non sparare cazzate! Io lo voglio un figlio con te, più di ogni altra cosa e Ti amo Kaleb e non ti cambierei per nessuno e se tu sei al mio fianco affronterei pure dieci di gravidanza.>>
Lui è sorpreso ha la bocca spalancata. Io rido.
<<Cazzo Ti amo anche io!>> afferma tuffandosi su di me e mettendosi a cavallo sulle mie gambe, baciandomi profondamente.
Non lo so quanti tempo siamo rimasti chiusi qui dentro un ora duo ore tre, ma quando ci baciamo e ci perdiamo uno nell’altro non lo pensiamo proprio al tempo.
A un certo punto il cellulare di Kaleb suona.
<<È un messaggio di Marcus, dice di raggiungerlo.>> spiega.
Okay adesso sono di nuovo nervoso e inizio a sudare freddo.
<<Calma amore, andrà tutto bene fidati di me.>> e mi da un ultimo bacio.
Raggiungiamo lo studio di Marco e ci vediamo.
<<Allora siete nervosi?>> ci chiede.
<<No.>> <<Si!>> rispondiamo insieme e Marcus ride.
<<Okay, okay arriviamo al dunque. Non le ho aperte aspettavo voi.>> spiega e si affretta ad aprirle, per poi controllare bene e fare un sorriso.
<<Tutto bene non sei sterile, quindi possiamo procedere.>> spiega e io butto fuori tutta l’aria che avevo represso dentro.
<<Levati la maglietta e sbottonati i pantaloni, e poi sdraiati sul lettino.>> mi chiede ma sento dire da Kaleb un grande <<NO!>>
<<Cosa?>> chiede Marcus sorpreso, ma io no so perché non vuole, perché non ho le mutande.
<<Non puoi sbottonarli non porta le mutande!>> esclama per poi fulminarmi con gli occhi.
<<Sono sposato Kaleb sta calmo!>> afferma Marcus.
<<Si ma questo non ti proibisce di eccitarti.>> afferma stizzito.
<<Kaleb dammi le tue okay?>> chiedo guardandolo e lui annuisce. Ci dirigiamo in bagno e Kaleb inizia a spogniarsi per darmi le sue. Fatto lo scambio ritorniamo.
<<Non ti facevo così geloso!>> afferma Marcus scherzando e Kaleb sbuffa infastidito.
Mi straglio e Marcus si avvicina con una siringa con un ago molto lungo. La posiziona sulla pancia e poi prende verso una sostanza come il gel e lo muove, quando trova il punto esatto che deve trovare, ficca lago, per poi iniettarmi l’ovulo e lo sperma nella pancia.
<<Ecco fatto, bevi questa e poi ti puoi rivestire.>> mi spiega. Mi porge una fialetta il liquido colore blu che non sa di niente per fortuna.
Mi rivesto e mi risiedo dove stavo prima.
<<Allora per scoprire se sei incinto dobbiamo aspettare almeno sei o dieci giorni. Puoi venire qui, o fare direttamente un test di gravidanza.>> spiega <<Come ho detto potrebbe non funzionare, ma noi stringiamo le dita e speriamo. Prendi il farmaco ogni quattro ore, mette la sveglia al cellulare o all’orologio così che non te lo scordi.>> continua spiegando.
<<Vuoi sapere i sintomi della gravidanza?>> mi chiede poi e io annuisco. È vero ho visto cosa aveva mia madre ma è meglio se me lo dice, potrei aver rilasciato qualche dettaglio importante.
<<Allora!>> inizia <<La gravidanza porta stanchezza, quindi molto spesso anche se non hai fatto niente potresti sentirti stanco; poi ci sono le nausea mattutine, potresti averle anche quando senti odori forti e avere molte voglie su cibi specifici.
Avrai la necessita di dover fare sempre pipì, all’inizio per la variazioni degli ormoni e in futuro, perché il piccolo o piccola si poserà sulla tua vescica.
Potresti avere spesso cambi di umore. E quindi piangere o aggredire qualcuno così tanto per!>>
<<Tanto da essere definito pazzo?>> chiedo preoccupato e lui annuisce ridendo.
<<Si ma è normale Col, tranquillo.>> mi rassicura << e infine potresti avere dei giramenti di testa. Ed è tutto qui.
Avete da chiedermi qualcos’altro?>> conclude e noi diciamo no.
Usciamo dall’ospedale  ci avviammo a casa, dove troviamo una sorpresa che ci fà cambiare umore anche senza la gravidanza!

~Ross~

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