Adriel
Scoppio a ridere nello stesso istante in cui poso i miei occhi su Alyssa che sta avanzando verso di me.
È troppo buffa con il cappuccio della felpa calato sul capo, la treccia posata sulla spalla destra che sobbalza a ogni passo, una maglietta sarcastica di almeno una taglia più grande, le mani che stringono lo zaino, come se dal contenuto dipendesse la sua vita, e lo sguardo fisso sulle sue Converse logore.E lei dovrebbe essere una minaccia per me?
Sì, il mio marchio ha preso a bruciarmi nello stesso istante che è scesa dall'auto e i miei due cuori hanno accelerato nel momento in cui i miei occhi si sono posati su di lei.
Però, a parte questo, sono certo che se la vedesse ora Kaleen la smetterebbe di essere così paranoico...Prima che venissi qui si è fiondato in camera mia. «Non sono tranquillo» ha sbottato.
Ho infilato la felpa e l'ho guardato dritto in faccia. «Lo dici da quando hai letto il mio messaggio. Tu ti preoccupi sempre.»
«Quelle due umane fanno troppe domande.»
In tutta risposta ho sollevato un sopracciglio. «È nella loro natura, non ci vedo nulla di strano.»
Sì è avvicinato e mi ha appoggiato una mano sulla spalla, cosa che fa ogni volta che vuole mettermi in guardia. «Non trovi strano che l'unica umana che ha avuto il potere di riattivare il tuo nodo frequenti proprio la nostra università? E se fosse collegata a questo posto o a Mark? E se fosse lei la spia?»
Sono scoppiato a ridere.
Sì, anch'io trovo la cosa una coincidenza davvero sospetta, ma andiamo! Non me la vedo proprio Alyssa a fare il doppio gioco... È irritante, ha sempre la risposta pronta ed è curiosa, ma non è una calcolatrice e di certo non è immischiata con gli affari del governo.
«È escluso. Tu vedi minacce ovunque, amico» l'ho tranquillizzato.
Kaleen ha fatto un passo indietro e mi ha lanciato uno sguardo serio. «Sarà, ma io non mi fido di lei.»
Mi sono piegato, ho afferrato lo zaino e me lo sono issato su una spalla. «Tu non ti fidi di nessuno.»
In risposta ha alzato le spalle. «Stai attento con lei stasera, non sei in te quando ti è vicina... non abbassare la guardia.»
«Sei venuto!» esclama Alyssa, una volta che mi ha raggiunto, strappandomi dai miei pensieri.
«Avevi dubbi? Sono di parola.»
Lei fa una smorfia. «Ti ricordo che l'ultima volta che dovevamo incontrarci ti sei addormentato. Andiamo?»
«Prima le signore» dichiaro, mi sposto di lato e, con un gesto teatrale, le faccio cenno di passare.
Alza gli occhi al cielo, mi supera e si dirige a passo spedito all'interno dell'osservatorio.
La seguo e cerco invano di non fissarle il sedere, ma è un'impresa a dir poco impossibile.Entra nell'edificio tondo, con il tetto a cupola bianco, e poi si volta. «Come ci organizziamo?»
Mi guardo attorno e mi sento claustrofobico. Lo spazio è davvero ristretto, c'è una scala a chiocciola al centro della stanza che conduce a una piattaforma su cui è fissato il telescopio, un computer e una sedia. Poi il nulla, non c'è altro, nemmeno una dannata sedia in più. Sarà la serata più lunga di tutta la mia vita.
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Alpha - the escape
Fantasy📘Primo libro della dilogia Alpha. 🔹 [Completo] 🔹 All'età di diciannove anni Alyssa sta per realizzare il suo sogno: frequentare l'MSU, la prestigiosa università di astrofisica del Montana. Tutto sembra andare per il verso giusto, finché, duran...