12. Ho già detto che lo strozzerei?

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Alyssa

Alla fine siamo riusciti a concludere la tesina ed esporla con successo, guadagnando una A-.
Adriel mi ha consegnato la sua parte e io ho unito il tutto, perché di dover fissare un altro incontro con lui non ne avevo alcuna intenzione.
Anche se è diventata una piacevole routine, ormai da una settimana, tenergli il posto durante il corso di Astronomia, devo ammettere che è cambiato qualcosa tra di noi da quel giorno alla Mansfield.

Entrambi cerchiamo di interagire lo stretto necessario e non c'è stata più occasione di vederci al di là del corso.
Voglio mantenere le distanze, anche se il mio corpo continua a reclamare la sua vicinanza.
Sembra del tutto indipendente dal mio volere e la cosa mi crea non poco disagio.

Ogni volta che mi è vicino è come se la mia pelle reclamasse la sua, se le mie terminazioni nervose mi urlassero che c'è troppa distanza tra di noi.
Il cuore accelera al suono della sua voce, il respiro si spezza quando sento i suoi occhi ardenti su di me e la mia mente di recente ha cominciato a produrre anche immagini poco caste su noi due, insieme.

Lo sto facendo anche in questo preciso momento, in cui dovrei seguire le parole del professor Braiton e invece l'unica cosa a cui riesco a pensare è a come sarebbe bello se tutti scomparissero e il mio compagno di banco mi baciasse.

È irritante, sbagliato, insano, ma non riesco a impedirlo.
L'unica cosa che mi conforta è che almeno non arrossisco più come un'idiota ogni volta che è nei paraggi.

«Ho una bella notizia per voi» annuncia il professore e tutte le teste dei presenti scattano nella sua direzione. «Stasera e domani sono le serate giuste per andare all'osservatorio e completare la seconda parte del compito.»

Ruoto il capo a destra, verso Adriel, e nei suoi occhi vi leggo lo stesso panico che alberga nei miei.
Io e lui, di notte, a osservare le costellazioni... Inizio già ad avere un vago senso di nausea solo all'idea.

Il mio compagno di banco distoglie lo sguardo e solleva in aria il braccio destro.

«Sì?» chiede il professore.

«È possibile cambiare le coppie?»

A quella domanda faccio una smorfia.

Nemmeno io saltello dalla gioia all'idea di condividere di nuovo il mio tempo con lui, ma farlo sapere a tutta la classe è davvero necessario?

«No, mi dispiace» dichiara l'insegnante. Poi prende un foglio dalla cattedra e lo solleva in aria. «Fatemi la cortesia di segnare qui l'orario in cui usufruirete del telescopio. Per oggi è tutto, grazie» conclude e comincia a radunare le sue cose.

«Stasera sei libero?»

Adriel sorride. «Mi stai chiedendo di uscire con te? Non ti facevo così sfacciata, Alyssa.»

Davvero?!

Alzo gli occhi al soffitto e sbuffo, poi riformulo: «Stasera sei libero per andare all'Osservatorio?»

Adriel scoppia a ridere. «La tua faccia è impagabile. Rilassati! Ti stavo prendendo in giro. Per me va bene, comunque.»

Questo ragazzo è davvero frustrante. Ho già detto che lo strozzerei?

Raccolgo in fretta le mie cose e mi alzo. «Alle ventuno, al planetario, e non azzardarti a darmi buca» lo minaccio nel momento in cui lo supero.

Mi dirigo verso la cattedra e prenoto il nostro turno sul foglio che ha lasciato il docente, poi corro fuori dall'aula con l'intenzione di raggiungere Melissa al Korner.

Entro nel ristorante e mi blocco nell'istante in cui scorgo la mia amica seduta allo stesso tavolo dell'amico di Adriel, quel Kal... Kal-qualcosa, e di un altro ragazzo.
Sono tentata di darle buca, perché se c'è quel biondino di certo arriverà anche Adriel e non ho voglia di farmi andare di traverso il pranzo, ma poi mi decido a prendere il vassoio, metterci sopra il pasto e raggiungerli.

Alpha - the escapeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora