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4 ore dopo

-Come è andata?- Il castano prese a sedere sull'unica panchina ombreggiata del giardino interno della scuola, accanto alla ragazzina, indaffarata a sfogliare nervosamente un libro di fisica.
-E' successo qualcosa, ti sei bloccata a una domanda difficile?- -Shh.-
Pidge chiuse e riaprì il libro ancora più confusa e lo risfogliò. Dopo qualche secondo trovò il paragrafo che cercava, lesse una frase aumentando il tono di voce entusiasta. –Ah ah! Si! Era giusto "Annichilazione"! Alla faccia della Bontacco-.
Il respiro della ragazzina tornò regolare. Ed il sorriso sul suo volto e gli occhi vispi fecero capire al castano che, l'esame, era andato più che bene. Lance ricambiò il sorriso mostrando i suoi perfetti denti bianchi che per poco non fecero sbattere una ragazza contro un palo poco più davanti a loro.
-Anni-che?-
-Annichilazione, ovvero la trasformazione della materia coinvolta in radiazione elettromagnetica sotto forma di fotoni ad alta ener-
-Sai che c'è? Non fa niente, annichilazione? Capito.-
Lei aggrottò le sopracciglia.
-Anche io ho tenuto un esame orale, è andato discretamente bene, anzi, meglio di quanto pensassi.-
-Non avevo dubbi, dato il tuo essere prolisso.-
-Comunque- Assottigliò gli occhi, infastidito dalla sua interruzione –E' negli scritti che devo preoccuparmi...-.
-E poi cosa farai? Questa scuola ti apre molte porte?-.
Il castano si tirò su dalla posizione stravaccata che aveva assunto da più di dieci minuti.
-Beh sto raccimulando un piccolo gruzzoletto per riparare una crepa pericolosa che abbiamo nel muro, canto le mie canzoni in acustica nei bar, ristoranti e pizzerie.-
-E non lo fai per avere una scusa per vedere Keith- Ghignò la ragazzina.
-Sono serio, quella crepa non mi convince- Cercò di non portare la conversazione su un piano vulnerabile.
-E oggi non sei andato da lui per colazione- Ampliò il sorriso stringendo i denti.
Lui cercò di trattenersi. Rimase a fissarla in silenzio per meno di due secondi, -Lavora lì. Non posso farci niente, è chiaro che io lo incroci!-
Lei alzò il mento mantenendo i suoi occhi puntati su di lui divertita.
Lance si stiracchiò distendendo le braccia in avanti, incrociando le dita e facendole scrocchiare. Cambiò argomento.
-Non credo che possa mai diventare un mio lavoro. Anche se sarei davvero affascinante come pop-star e avrei molte ragazze carine ai miei piedi-,
-Lance- Pidge lo colpì bruscamente con il gomito facendolo tornare in se.
-Sono bravo a cucinare; non i dolci, quello è campo di Hunk. So cucire e come recitare.- La ragazza spalancò gli occhi, -Lance. L'attore Lance! Sei esattamente come il pubblico televisivo ti vuole.- Prese un bel respiro e continuò , -E' perfetto. Sempre più si stanno orientando su personaggi giovanili, sei davvero bravo a recitare e sei molto bello perciò...-, -Molto bello hai detto?- Lance stortò un sorriso.
Pidge roteò gli occhi mantenendo la sua espressione sarcastica.
Rise leggermente, -Guarda che sono seria, potrebbe davvero essere il tuo nuovo lavoro. Se solo avessi un po' di costanza- L'ultima parte la mugolò.
-Non lo so, sarebbe molto "movimentato". Preferirei un lavoro un po' più standard, tranquillo. Uno dove lavori le giuste ore e la sera torni a casa, accolto dal tuo compagno, vi rilassate, mangiate qualcosa sul divano coccolandovi, guardando un film che probabilmente a te non piace ma che ti subisci per rendere felice l'altro-
-Non ti credevo così romantico.-
La ignorò.
-Andiamo- Il castano si alzò incamminandosi verso l'edificio.
-L'uscita è dall'altra parte.- Pidge in un attimo gli era di fronte bloccando la strada.
-Lo so- le mise il palmo della mano sulla fronte e la spostò come se fosse una piuma.
-Ho solo scordato il quadernino con i miei appunti sotto il banco-
Si grattò la nuca con innocenza mantenendo lo sguardo distante
dall'incrociare quello della ragazza.
-McClain prende appunti?-, -Muoviti- Prese la spallina dello zaino più vicina al suo corpo e la trascinò a se avvelocizzandole i passi.
A Pidge non piaceva girare per i corridoi con Lance, non perché gli stesse antipatico, anzi tutto il contrario. Ma nella scuola aveva fama come donnaiolo e lei non voleva parere come una suo nuova conquista agli occhi degli altri. Anche perché inferiore di età.
Più di una volta Lance venne salutato da dei ragazzi di cui probabilmente nemmeno lui conosceva il nome. Le ragazze invece preferivano guardare, quasi non osavano rivolgergli parola, come intimorite da lui.
Mettevano sempre in mostra il corpo e mai il cervello. La parte peggiore per Pidge era che all'amico non importasse e che anzi piacesse avere relazioni facili.
Attraversarono tutto il terzo piano, quello delle classi di quinta. Arrivarono nell'aula, a fine corridoio.

STUCK HERE | KlanceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora