-Ciao! –Nadi spalancò la porta d'entrata.
Keith era senza maglia con lo spazzolino in mano e i denti impiastrati di dentifricio; accanto alla cappa della piccola cucina.Lance, anche lui rigorosamente a petto nudo, si lanciò davanti al corvino per coprirne la vista alla nipotina.
–Nadia, BUSSA-
La bambina abbassò la testa per poi andarsi a nascondere vicino al tavolo.
-Ci stiamo vestendo, tra poco scendiamo, ora VAI-
Lance stava cercando la sua maglietta.
Nadi alzò lo sguardo verso il ragazzo a cui si era aggrappata in segno di aiuto.Keith non resistette ai suoi occhi,
–Va bene Nadi, aiutami a scegliere i vestiti.-Le iridi celesti della bambina erano tornate a brillare.
-Zio Lance mettiti questo!-
La bambina si stava sbracciando cercando di attirare l'attenzione del castano, con in mano uno dei reggiseni di una delle zie che aveva trovato in giro.
-Già Lance, dovresti mettertelo-
Ridacchiò Keith che alla fine indossò una semplice maglietta bianca a mezze maniche con dei jeans scuri e delle scarpe bianche.
30 minuti dopo
Ognuno aveva il suo ruolo in cucina nella famiglia Macclain. Avevano appena finito di mangiare e Samuel e Lance erano incaricati allo sparecchiare.
Avrebbe dovuto aiutare anche Keith ma era stato trascinato in soggiorno dai due bambini per giocare.
Matheo prese una macchinina che aveva pitturato e gliela diede in mano aspettando un suo resoconto positivo.-Posso farti delle treccine?- Chiese, timida la piccola.
Keith stranamente annuì, forse era solo un suo modo indiretto per fare un dispetto a Pidge.
Lei si arrampicò fino a raggiungere l'estremità del bordo del divano per poi concentrarsi sui suoi capelli ribelli. Li osservò ancora un attimo prima di fiondarci le mani dentro, parevano morbidissimi.
-Ecco fatto-
La bambina stava porgendo un piccolo specchietto di Hello Kitty al maggiore.
Ne aveva fatte due, nascoste tra il resto dei ciuffi corvini. Entrambe a destra di forma strana e irregolari.-Nadi, ho ancora i pennarelli lavabili della mamma, posso portarli e ci disegniamo addosso!-
La bambina lanciò un urlo di affermazione.
-Cristo-
Keith imprecò in modo soffocato tappandosi le orecchie.I due piccoli iniziarono a pasticciarsi le braccia con soli, fiori, stelle, case, animali estremamente stilizzati.
-Posso farti un cuore sul braccio?-
Chiese ancora più imbarazzata Nadi.
Keith esitò un attimo, poi si tolse la maglia.
–Disegna tutto quello che vuoi, ma dopo andiamo in piscina alle docce e ci puliamo--Si-
Rispose nel modo più serio possibile la minore.Nadi prese in mano un pennarello marrone.
-Hai una bella pancia-
Gli sorrise.–Ha sopra dei quadrati strani-
Tolse il tappo al pennarello e incominciò a ripassargli le linee degli addominali.
-Queste sono colline e ora disegno le strade-
-Wowo, che state facendo?-
Samu era passato di lì per caso notando il perfetto fisico del corvino.
–Stiamo giocando!-
Disse Metheo intendo a fare i raggi del sole sul braccio del ventenne.
Lance aveva finito di ripulire le stoviglie e si stava dirigendo verso l'unica poltrona libera.
In pochi minuti il corpo del ragazzo era stato completamente stravolto, pieno di scarabocchi e disegnini vari.
Dietro la schiena le firme dei due bambini.
Samu complimentò la sorella:
-Ma brava Nadia, perché non condividi la tua arte con le tue Zie?-Lance tirò un occhiata infuocata al fratello minore.
-Tu sei il nostro quadro, vieni, ora ti faccio vedere a Zia Veronica!-
Esclamò orgogliosa Nadi, tirandolo per un braccio.Fu solo in quel momento che Keith notò l'abissale differenza di altezza tra loro.
Con la schiena inarcata faticava a stare dietro al passo pimpante e svelto della bambina.
Le mani si divisero quando arrivarono dinanzi alle scale, raggiunsero il secondo piano e Nadia gli riafferrò il polso strattonandolo leggermente.Per essere così piccola aveva una forza sovrumana.
-Eccoci! Eccoci!-
Si girò verso Keith donandogli di un ultimo sguardo compiaciuta, poi bussò.
-Tia abre la puerta. ¡Keith quiere mostrarte algo!-
Dalla camera proveniva musica anni 60 con volume soffocato.
Veronica venne presa alla sprovvista, con ancora i capelli bagnati dalla precedente doccia si avvicinò all'entrata.–Keith?-
-Si è arrivato stamattina!-
La ragazza, che aveva passato tutto il giorno da Amelie (una sua amica) fece per aprire la porta quando si ricordò di essere in mutande.
-Oh merda-
Inciampò nel filo del caricatore.
Mise i primi pantaloncini che trovò.
-Arrivo arrivo-
Solo dopo quelle parole Keith si ricordò chi fosse Veronica nella famiglia McClain e quanti anni avesse, e soprattutto del fatto che lui fosse senza maglia.
Vero eliminò la barriera in legno che c'era tra di loro dando spazio ad un corvino a petto nudo ed una bambina entusiasta che gli salterellava intorno.
-Guarda! Guarda! Non è bellissimo?-
La ragazza avvampò di colpo.
Keith con una mano tra i capelli per l'imbarazzo,
-H-hey... mi dispiace-Guardò verso il muro.
-N-no, scusami io. Avremmo dovuto controllarla, e invece guarda che ti ha fatto-
Rise per poi arrossire di nuovo.
-Keith giusto?-
Allungò una mano-Si, Veronica?-
La sua presa era salda, pareva uno sicuro. Come poteva non sentirsi a disagio in quelle condizioni?
-S-si- Quasi sussurrò, troppo presa dalle sue spalle larghe e dal collo.
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STUCK HERE | Klance
أدب الهواةQuel bacio, quella sera lo considerò come un suo momento di ribellione, niente più. Tutti i suoi piani, no, la sua vita sarebbe svanita in un attimo se avesse scelto Keith. Ma davvero Keith per lui valeva meno del suo futuro? No. Ma non lo avrebbe...