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MARLENE RISALIVA LE SCALE VERSO LA TORRE DEI GRIFONDORO. Il passo era leggero, così come il suo cuore. Non poteva certo dire di non provare più dolore per Frank, o che i suoi sentimenti per lui si fossero estinti, ma li sentiva sbiadire ogni giorno di più. Era come se qualcuno li lavasse via e ad ogni passata lei si sentiva un po' meglio. Camminava a testa alta, di nuovo fiera di ciò che era: del suo coraggio, del suo temperamento avventato, della sua lealtà e della sua propensione al turpiloquio. Era bello sentirsi di nuovo se stessi! Marlene sorrise, pensando a Regulus, avevano passato molto tempo insieme: cercava qualcosa di losco e invece aveva trovato solo un ragazzo intelligente, divertente e pieno di risorse; un ragazzo con un'ombra che lo schiacciava fin da bambino, un'ombra che tuttavia non aveva ancora preso il sopravvento sulla luce. Per la prima volta Marlene aveva scoperto la gioia di essersi sbagliati: possibile che Sirius avesse ragione? Possibile che ci fossero più sfumature che ombre?
Una cosa era certa: su Regulus si era sbagliata!
Quale mostro salva una ragazza da un'aggressione, ama il silenzio e la lettura e si diverte ad indossare i panni di un professore solo per divertimento? E queste erano solo alcune delle cose che aveva scoperto: Regulus suonava divinamente il pianoforte e amava in modo incondizionato il suo elfo domestico, che per lui era come un amico; il suo sogno più grande era diventare un musicista e lei era riuscita a strappargli la promessa di farle ascoltare qualcosa di suo. Possibile che un'anima che si prodiga tanto per il sapere e per portare bellezza nel mondo fosse un'anima corrotta?
Marlene non poteva crederlo.
* * *
SIRIUS GUARDAVA FUORI DALLA FINESTRA DELLA SALA COMUNE DEI GRIFONDORO, ERA DESERTA. La sua mente era altrove, lontano da lì, toccava momenti più felici, semplici attimi di una vita che non era più la sua. C'era stato un tempo in cui scegliere da che parte stare era stato semplice, un tempo in cui tutto era chiaro, un tempo in cui saper riconoscere i buoni dai cattivi e in cui l'unica sfumatura, l'unica ombra di incertezza, era stata Regulus. Lui, freddo, altezzoso, devoto alla famiglia, ma ancora suo fratello, ancora capace di gentilezza, anche se solo in momenti in cui credeva di non essere visto. Lui era stato per molto tempo l'unica incrinatura nelle sue certezze ferree.
E poi era arrivata lei...
Rubelia Lestrange, una ragazza ambiziosa, dura, astuta, manipolatrice, intelligente e compassionevole. Una ragazza con un cuore grande, ricoperto da uno spesso strato di ghiaccio, una ragazza che aveva preso quell'incrinatura e l'aveva aperta a tal punto da far vacillare ogni sua certezza. Il mondo non era diviso in eroi e cattivi, in noi e loro. Chi erano questi "loro"? Sadici spietati e senza remore? Qualcuno, forse. Per la maggior parte, al contrario, erano semplici ragazzi fatti di luce e diverse ombre: ragazzi spaventati, costretti ad una vita che non era la loro; ragazzi abbastanza astuti da adattarsi perfettamente al mondo in cui avevano avuto la sfortuna di nascere; ragazzi ambiziosi, che volevano il potere per sé, per impedire che altri lo avessero su di loro.
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PUREBLOOD [1] | Marauders era ✓
FanfictionRubelia Lestrange e Sirius Black hanno solo una cosa in comune: il sangue puro. In una società dilaniata dalla guerra ciò che conta sono le alleanze, e quale miglior modo per crearne una, di un matrimonio combinato? Lei una fiera serpeverde leale al...