34. La guerra continua anche senza di te -pt. 2

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«LILY, VEDI CHI È ALLA PORTA!» URLÒ LA VOCE DI SUA MADRE, suonava ovattata; la sua testa, come sempre nei giorni di festa, doveva essere nel forno

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«LILY, VEDI CHI È ALLA PORTA!» URLÒ LA VOCE DI SUA MADRE, suonava ovattata; la sua testa, come sempre nei giorni di festa, doveva essere nel forno.

«Vado. Vado.» ansimò Lily legando i lunghi capelli rossi in un nodo. Aveva passato la mattinata a bivaccare, tra una mano a carte con suo padre e un programma alla tivù. Era quasi l'ora di pranzo e indossava ancora il pigiama, informe e morbido come piaceva a lei, decisamente meno elegante della camicia da notte di Tunia.

Aprì la porta senza informarsi su chi ci fosse dall'altra parte. Un gesto imprudente, ma le vacanze di Natale la mettevano sempre di buonumore e per un istante era tornata una bambina.

«Possibile sia la posta? Consegnano anche il trenta...» stava chiedendo a sua madre, mentre apriva la porta. La voce si smorzò di colpo «Potter!» il cuore cominciò a correre più veloce: davanti a lei, con i capelli in disordine e dei vestiti babbani, c'era James «Cosa ci fai tu qui?» chiese.

«Sono venuto a controllare che stessi bene.» rispose lui, poi si accigliò «E da quando siamo tornati ai cognomi?»

Lily chiuse la porta alle sue spalle «Senza preavviso?» disse guardandosi intorno come se fosse un incontro clandestino «Certo che sto bene. Che ti prende? Hai bevuto?» chiese assottigliando lo sguardo.

«Cos – no! Non hai letto la Gazzetta di stamattina?»

«No, non l'ho letta, ma posso assicurarti che va tutto bene...ora, se non ti dispiace...» disse trascinandolo verso il cancelletto al limitare del cortile.

«Non mi fai entrare?» protestò lui, opponendo resistenza «Non vedo l'ora di conoscere quella spina nel fianco di tua sorella.» disse mettendo su un sorrisetto malizioso.

«Non se ne parla!» disse lei lapidaria «Se mai dovessi portarti a conoscere i miei sarà in una situazione più adeguata, questo è certo.»

Lui smise di opporre resistenza e la accolse tra le sue braccia «Mi stai cacciando, quindi?» disse, mettendo su un irresistibile broncio.

«Esatto.» rispose lei, le gambe malferme. Gli occhi di lui erano fissi nei suoi «Come vuoi.» disse, catturandole una ciocca ribelle e spostandola dietro il suo orecchio. La mano rimase lì e il pollice le accarezzò la guancia. Si avvicinò, come per baciarla, la mente di Lily era annebbiata e per un stupido, piccolo istante credette di averla avuta vinta. Poi lui avvicinò la bocca al suo orecchio e sussurrò «I tuoi mi adoreranno!» con una mossa agile la superò e irruppe in casa sua.

«Potter

* * *

LA PRIMA COSA CHE VIDE ENTRANDO FU UNA GIOVANE MAGRA, dal collo lungo e con un altero profilo cavallino «Tu devi essere Petunia.» disse, mettendo su il suo sorriso più affascinante. Quella, inorridita, per tutta riposta corse al piano di sopra. «Ho fatto colpo.» commentò James.

PUREBLOOD  [1] | Marauders era ✓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora