Ticci Toby x CREEPYPASTA! Lettore

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IMPORTANTE!
(T/N/C) = Tuo Nome Creepypasta
Ticci Toby's P.O.V.
(T/n/c)... la nuova proxy arruolata da Slenderman. Era una ragazza stupenda, forte, con un fisico da paura per i suoi gusti, un carattere risoluto e testardo... sembrava la ragazza dei suoi sogni eppure, ironia della sorte, lei non lo sopportava.
Si era invaghito di brutto di quella dannata creepypasta. Si era innamorato della sua forza, del suo modo spietato di uccidere le vittime, delle sue curve... accidenti, quelle fottute curve. Erano il sogno di qualsiasi ragazzo sano di mente ma anche di quelli pazzi come lui... erano un desiderio che lui celava da mesi ormai.
(T/n/c), alias (t/n) (t/c), era non solo agile e forte ma sembrava una macchina da guerra... non ha mai sbagliato un colpo da quando era lì, non sembrava avere posto nel suo cervello per il fallimento. Una solta volta ha rischiato di fallire per poi concludere a pieni voti il suo ruolo.
Ecco, era una notte di dicembre, faceva freddo e la sua vittima era quasi scappata accoltellandola alla gamba. Fortunatamente non era una ferita grave e lei è riuscita a riprendere facilmente la sua preda per poi sgozzarla come un animale. "Preda"... già, perché era questo che le vittime sue erano per lei. Semplici e stupide prede che aspettavano il loro carnefice, che aspettavano di essere uccise da lei. E questo eccitava Toby. Lo eccitava da morire vedere cotanta forza in una ragazza. Ma ricordava anche l'ira e la rabbia che la ragazza esprimette quella notte una volta tornata a casa. Non sopportava perdere, era furiosa all'idea di aver quasi fallito la sua missione. "Angelo della morte" la chiamavano alcune persone oltre al suo nome da proxy e creepypasta. Era un nome azzeccato, lei era come un angelo per lui, una guerriera nata per uccidere, fare a pezzi... era anche fonte di purezza per lui, sì, insomma, per quanto potesse essere pura un'essere come lei.
(T/n/c)... quel dannato soprannome era marchiato come fuoco nella sua mente, gli toglieva sonno, fame e sete. Era un dannati virus nella sua testa, gli impediva di pensare ad altro, aveva un unico pensiero: farti sua.

Si è svegliato, per la settima volta in quella notte, e si è guardato attorno ansimando. Un altro sogno su di lei... su quella dannata donna che gli aveva rubato la mente e la lucidità. Era un sogno... un po' spinto, un sogno che gli ha fatto sballare gli ormoni fino ad allora dormienti.
Ha ansimato, asciugandosi il sudore dalla fronte e si è alzato dal letto. Era estate, faceva caldo, erano le quattro e venti di notte in base a ciò che diceva l'orologio sul comodino accanto a lui. Ha guardato verso l'alto, sul letto superiore dormiva Hoodie, il quale al momento era sveglio e lo guardava storto.
"Hai intenzione di fare ancora casino?" Ha sibilato lui stringendo la presa sul materasso.
"Non ho fatto niente, Brian, non rompere le palle." Ha sussurrato con veleno nelle parole Tobias, sfidandolo con lo sguardo.
"Ah, no? Stavi gemendo e ansimando come una puttana in un bordello e dici pure che non stavi facendo niente? Che cazzo stavi facendo?!" Ha sussurrato urlato il ragazzo dagli occhi marrone scuro.
Toby, in risposta, ha spalancato gli occhi ed è arrossito... fortuna che era buio e lui non poteva vederlo. "Stavo sognando..." ha ammesso lui tamburellando con le dita sul materasso in un gesto nervoso.
"Oh... (t/n)?" Ha chiesto lui mordicchiandosi le pellicine vicino alle unghie, un chiaro segno di ansia.
Toby ha annuito per poi schiaffeggiarsi mentalmente perché, a causa del buio, Brian non poteva vederlo bene. "Sì... come sai di-?" Stava per chiedere lui dopo aver affermato la sua colpevolezza.
"Oh, e andiamo! Come se non si notasse come la guardi quando passa" ha detto il ragazzo dai medi capelli marroni.
"Avete finito di parlare voi due? Io voglio dormire." Ha sibilato ad alta voce un'altra voce maschile... Masky.
"Scusa, Tim" ha fatto Brian spostando lo sguardo sul ragazzo dall'altra parte della stanza, il quale si era rigirato nel letto dal lato opposto.
In risposta, Tim ha borbottato qualcosa per poi tornare a dormire.
"Sarà meglio dormire..." ha sussurrato Brian tornando a sdraiarsi nel suo letto.
"Sì, fate voi... io vado a farmi un giro." Ha ammesso Toby alzandosi e guardandosi... Fortunatamente quel suo sogno non lo ha fatto eccitare così tanto.
Si è messo addosso la sua felpa marrone e i suoi jeans abbastanza velocemente dato che dormiva in boxers e basta e si è avviato verso l'uscita per poi vedere un'ombra sgattaiolare a vari metri da lui.
"Huh?" Ha emesso un verso confuso per poi prendere le sue accette e seguire quella silhouette sfocata a pochi metri di distanza.

One Shots † Creepypasta × Lettore † **DISCONTINUATA**Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora