Jane The Killer's P.O.V.
Riecco la ragazza... Quella bellissima ragazza che riaffiorava come un gonfiabile nell'acqua nella sua mente. Quella dolce e simpatica ragazza dai (l/c) capelli (c/c) che le stette accanto anni prima. Erano passati anni...
Era il 2006 quando è successo quel casino con Jeff. Quando lei aveva perso tutto quello che aveva. Aveva perso i suoi genitori e la sua bellezza da ragazza adolescente, quei magnifici capelli lunghi, la sua pelle chiara... Ora aveva una pelle giallastra e piena di macchie, i capelli le ricrescevano a ciocche quindi le toccava rasarli e usare una parrucca... Aveva cambiato abito, odiava usare quello che Jeff le aveva fornito. Aveva preso una maschera identica a quella che aveva ma era tutta sua... Nessuno gliel'aveva donata. La parrucca era completamente diversa da quella che Jeff le aveva dato. Aveva lunghi capelli nero corvino con dei leggeri boccoli alle punte che aggiungevano un tocco di stile e che le ricordavano i capelli che lei un tempo aveva, li sistemava sempre così... Lisci fino a metà e poi dei leggeri boccoli da metà in giù. Le mancava tanto il suo aspetto, le mancavano i suoi capelli, le mancava avere una vita normale... Ma sopratutto le mancava la sua ragazza.
Chi era la sua ragazza? Beh, si chiamava (T/n) (t/c), aveva 13 anni scarsi al tempo, aveva (l/c) capelli (c/c) che le ricadevano davanti al volto, occhi luminosi e (c/o), carnagione (c/p=colore pelle) e (s/l=spessore labbra) labbra (c/l= colore labbra). Era nella media in altezza al tempo, seno a malapena sviluppato data la sua giovane età ma aveva un fondoschiena che faceva perdere la testa a Jane. Era di circa un anno più piccola di lei, ma era davvero bellissima... Lei la amava da morire, avrebbe fatto di tutto per lei. Infatti, dopo l'incidente, (t/n) fu l'unica ad andare da lei in ospedale a trovarla e incoraggiarla, a farla sentire meglio... E cazzo se ci riusciva. Solo lei sapeva rendere un avvenimento così tragico una cosa buona. La trovava sempre bella come prima, la amava nonostante i suoi problemi fisici causati da Jeffrey Alan Woods. Cosa successe dopo? Dopo che lei si riprese abbastanza da andarsene dall'ospedale decise che sarebbe stato meglio per (t/n) se lei se ne fosse andata. Insomma, già giravano un sacco di brutte voci su Jane per come era ridotta, non voleva che la sua amata fosse etichettata come quella che amava un mostro orrendo... Quindi lei ha preso le sue cose e se ne è semplicemente andata... E ha iniziato a uccidere persone. La sua rabbia e il suo odio erano diventati la benzina che alimentava un fuoco, un fuoco che la spingeva a uccidere tutti quelli che facevano del male agli altri, quelli che le ricordavano Jeff anche nella più leggera sfaccettatura.
(T/n)? Beh, lei inizialmente fu molto scossa dalla sparizione di Jane e delle brutte notizie che parlavano di lei e cosa faceva ma andò avanti. Crebbe, si sviluppò bene, divenne una ragazza forte, studiò tantissimo diventando tra le migliori delle varie classi che frequentava e si laureò in Psichiatria, aiutando persone mentalmente instabili, per aiutare persone come Jeff, Jane e tanti altri come loro. E riusciva alla perfezione nel suo lavoro grazie alla sua grande emotività ed empatia. Conservava ancora una foto di Jane e Lei sul comodino, mentre si abbracciavano e guardavano sorridendo la fotocamera che stava scattando la foto. Fu pochi mesi prima dell'incidente. E Jane lo aveva scoperto solo pochi mesi fa... Dopo averla cercata per anni, non le ci è voluto molto prima di trovarla. Il nome di (t/n) era molto conosciuto e alcuni articoli di giornale parlavano della sua clinica e dell'alto tasso di riuscita delle sue cure. A Jane ci vollero tre anni per raggiungere la zona di (T/n) dato che lei si era trasferita nuovamente nella città in cui tutto ebbe inizio... E Jane inizialmente non voleva tornare in quella cittadina. I ricordi bruciavano ancora vividi ogni fottuta notte, quando andava a dormire e ogni volta che si avvicinava a quel posto sentiva le fiamme che mangiavano e bruciavano la sua sensibile pelle, sentiva le risate malsane di Jeff che la terrorizzavano ogni volta come fosse la prima, rivedeva i volti deturpati dei suoi genitori che la fissavano con uno sguardo terrorizzato nonostante il sorriso intagliato nelle guance... E ogni volta che si avvicinava, lei si allontanava. Non riusciva proprio a tornare in quel posto, i ricordi le facevano troppo male... Fino a una notte.
Era ubriaca fradicia, aveva camminato per chilometri da quel bar fino alla cittadina in cui lei era cresciuta, ha camminato fino a casa sua... Era ancora vuota proprio come l'ex casa Woods. Nessuno è più tornato lì e nessuno voleva quelle case dopo l'accaduto, per paura che Jeff tornasse e uccidesse anche i nuovi proprietari. Secondo alcuni giornali, Jeff tornò in quella casa, tagliando pareti, graffiando muri e specchi, rompendo quadri... Distrusse tutto ciò che rimaneva di quella casa, riducendola allo stato di una casa terremotata. Evidentemente anche i suoi ricordi bruciavano ancora... Jane ci aveva avuto a che fare negli anni, le sue situazioni mentali non erano migliorate, anzi! Erano peggiorate di brutto, lui non si tratteneva davanti a nulla. Ormai era al pare di un animale feroce, pronto a uccidere e fare a pezzi le proprie vittime. Non era come lei... Lei accoltellava una volta sola al petto, uccidendo sul colpo per non arrecare troppe sofferenze, Jeff... Era tutt'altra storia. Detiene il record di maggiori accoltellamenti alle vittime, arrivò a circa 200 coltellate date in più e più punti prima di uccidere la sua vittima. Lo aveva fatto soffrire molto... O era una donna? Non lo ricordava, sapeva solo che sfidare Jeff era una partita persa. Lei era forte, è vero, ma Jeff... Jeff era diventato una macchina da guerra, veloce nei movimenti, estremamente attento a ogni movimento dell'avversario, colpiva a velocità e forza che lei non poteva minimamente eguagliare. Non da sola. L'unico che teneva testa a Jeff era proprio suo fratello Liu. Comunque, ritornando al racconto, Jane si ritrovò la mattina sveglia su pavimento di casa sua, sdraiata in un angolo di quella che era la camera dei suoi genitori. Era ancora tutto uguale... C'erano ancora alcune macchie di sangue sulle coperte color crema che ricoprivano il letto matrimoniale, c'erano tutte le foto di famiglia sui vari muri e sui mobili... Rivedere quella stanza fu un duro colpo per Jane. Ma dato che era lì decise di non fuggire e cercare la sua amata... E ci mise poco a trovarla. Aveva uno studio ben organizzato con la foto di lei e Jane sulla scrivania, aveva alcuni quadri colorati sulle pareti e alcuni giochi sulle mensole che, presumibilmente, usava per i pazienti più giovani. Aveva svariati libri di psicologia e psichiatria sulla libreria che ricopriva tutta la parete sul retro della scrivania e, a giudicare dalla pulizia dei libri, doveva usarli spesso.
Ma quella foto che lei aveva trovato... Le fece pensare a tutti i bei momenti trascorsi in quella città con (t/n). L'aveva pedinata per qualche tempo e si era resa conto che la ragazza dagli occhi (c/o) non si è mai rifidanzata da quando Jane se ne era andata... Forse c'era ancora speranza, no?
Ci mise sei mesi prima di decidere di mostrarsi a lei e come farlo. Probabilmente la ragazza dai capelli (c/c) si ricordava di lei e non l'avrebbe cacciata... Chissà che reazione avrebbe avuto.
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One Shots † Creepypasta × Lettore † **DISCONTINUATA**
Fanfiction**DISCONTINUATA** Creepypasta suggeriti da voi × Lettore, divertitevi con la lettura! (Se siete ragazzi e volete un One Shot basta dirmi *nome creepypasta* × Maschio!Lettore) Enjoy! - Darky Ps. In questa storia (in qualsiasi capitolo) a...