Ben Drowned × Forgetful! Lettore

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Prestate attenzione all A/N a fine capitolo, dico alcune cose importanti 💜
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Ben Drowned's P.O.V.

Era fidanzato da ormai quattro anni con la giovane ragazza (t/n) (t/c). Era una ragazza comune, dolce e simpatica anche se aveva un po' una pessima memoria a volte ma, hey, ognuno ha i suoi difetti, no?
Era una ragazza stupenda, una ragazza che aveva accettato di stare con lui nonostante lui fosse un killer e vivesse con lui sotto il dominio di Slenderman. Fortunatamente non era un dominio rigido come quello di Zalgo ma comunque c'erano delle regole... E lei nemmeno una volta ne ha infranta una quindi Slender le aveva concesso di restare.

Nella sua cittadina l'avevano data per dispersa, nessuno più la cercava ormai e lei pareva felice della cosa dato che quella realtà non faceva per lei. Era una realtà cattiva, pericolosa, in cui lei veniva sempre ferita e delusa da tutti... Col cavolo che Ben l'avrebbe riconsegnata a quel mondo crudele e infido.

Si è svegliato lentamente, aprendo con estrema lentezza i suoi occhi verdi per abituarli alla luce del sole e si è guardato accanto... E subito i suoi occhi sono stati graziati dalla visione della sua bambolina che dormiva. Era lì, coi suoi (l/c) capelli (c/c) sparpagliati sul letto, i suoi occhi (c/o) chiusi e la sua adorabile testolina poggiata sul suo braccio. Erano un paio di settimane che la ragazza diceva cose strane, sopratutto pareva non ricordarsi le cose più stupide ma Ben non ci ha dato molto peso, dopotutto la sua memoria non è mai stata il massimo.
"Mh... Mhhh..." ha emesso la ragazza aprendo lentamente gli occhietti e facendoli girovagare per la stanza... E Ben poteva scommerci che aveva uno sguardo confuso, come se non capisse dove loro fossero.
"Buongiorno, bellezza" ha salutato lui per portare la sua attenzione su di lui, cosa che ha subito fatto spostare lo sguardo su di lui. La giovane ci ha messo qualche attimo a rispondere e, stranamente, non ha sorriso come suo solito.
"Buongiorno, Ben" ha salutato lei facendo un leggero sorriso poi e accoccolandosi sotto al suo braccio, strofinando il volto sul suo petto pallido. Ben ha sorriso allegramente, felice che fosse solo un attimo di smarrimento, e le ha accarezzato i capelli. Però qualcosa non quadrava... Non lo chiamava quasi mai per nome tranne quando era arrabbiata o aveva qualcosa di serio per la testa, era una cosa che era più solita fare prima che si mettessero assieme.
"Come stai?" Ha domandato lui casualmente come la giovane dagli occhi (c/o) ha alzato lo sguardo su di lui... E, cazzo, ha usato quello sguardo innamorato che faceva sempre sciogliere il cuore da assassino di Benjamin.
"Sto bene, grazie" ha risposto lei come un'ombra le ha attraversato gli occhi per un istante. "Vado a preparare la colazione" ha sorriso lei sollevandosi e iniziando a vestirsi con una felpa verde del ragazzo biondo e dei jeans strappati sulle ginocchia per poi uscire dalla stanza.
Ben è rimasto un po' in balia dei suoi pensieri, a pensare alle possibili cause della confusione della ragazza... Possibile ci fosse qualcosa che non andava? No. No, erano solo stupidi casi ne era sicuro.

Nel corso del tempo, qualche settimana dopo, la ragazza aveva ancora qualche strano episodio in cui si comportava in modo strano. A volte dimenticava addirittura i nomi di alcune creepypasta che facevano spesso vai e vieni dalla casa in cui vivevano. Un esempio? Una settimana dopo quella mattinata Benjamin l'ha avvisata che sarebbe andato ad uccidere con Jeff e lei era rimasta completamente interdetta e insisteva sul voler saper chi fosse questo "Jeff". Solo dopo che lui le ha mostrato una foto, a cui lei ha reagito con timore, lei ha detto di ricordarsene... Ma lei non ha mai provato paura per Jeff.
Oppure, un altro episodio, avevano appena lavato i piatti (o, meglio, lei li aveva lavati, lui odiava l'acqua) lei ha apparecchiato nuovamente la tavola con la convinzione che loro dovessero mangiare di nuovo.
Erano tutte piccole cose che avevano iniziato a far suonare i campanelli di allarme nella testa del ragazzo dagli occhi verdi ma lui, semplicemente, ha pensato fossero scherzi dovuti alla stanchezza dato che la ragazza era perennemente indaffarata con il riordinare e pulire la casa e le varie stanze. Dopotutto era normale, no? Beh, verità era che non ne aveva idea dato che lui non ha avuto chissà quale vita nel mondo umano.
Un ultimo evento accaduto la notte prima che lo ha ferito abbastanza è stato vedere Laughing Jack uscire dalla stanza che lui condivideva con (t/n) e la ragazza che gli sorrideva amichevolmente e in maniera quasi giocosa. Lì per lì rimase abbastanza interdetto e dovette andare in cucina a sgolarsi due birre per non fare una scena. Che diamine ci faceva Jack nella sua stanza con la sua ragazza?!
"Benny?" Ha chiamato la giovane strappandolo dai suoi pensieri e facendolo sobbalzare sul divano.
"Cristo! (T/n) non spaventarmi così!" Ha esclamato lui quasi cadendo giù.
"Scusami... Perché non sei tornato in camera a dormire?" Ha chiesto lei guardando l'orologio da muro nero e bianco. Segnava le 8:56 del mattino.
"Perché Jack era in camera nostra ieri sera?" Ha chiesto lui di botto facendole assumere uno sguardo confuso.
"Jack... In camera nostra? Ma hai visto qualche film per caso?" Ha chiesto lei genuinamente, come se non capisse ciò che lui intendeva.
"(T/n), non scherzare e soprattutto non prendermi per il culo, vi ho visti ieri sera." Ha azzardato lui con un ringhio alzandosi.
"Ben, davvero, non so di che parli" si è difesa lei con aria quasi impaurita... Beh, a meno che non stesse scherzando, c'era davvero qualcosa che non andava.
"(T/n), piccola... Dovresti fare dei controlli" ha detto lui con calma e con aria preoccupata. "Insomma... Non so se ci hai fatto caso ma la tua memoria sta peggiorando, a volte non ricordi cose stupide e ok ma sei arrivata a scordarti di Jeff, non ricordi quando mangiamo, ti sei dimenticata di Jack ieri in camera nostra... E la lista continua, tesoro, davvero" ha continuato poi come l'ansia prendeva il pieno possesso del suo corpo. "Piccola... A volte pare persino che tu non ricordi o non capisci dove ti trovi. Sembrano piccolezze ma inizio davvero a preoccuparmi, sono due mesi e mezzo che va avanti così" ha finito poi vedendola assumere uno sguardo colpevole.
"Io... Io ho già fatto alcuni controlli, Ben" ha ammesso lei con gli occhi che iniziavano a riempirsi di lacrime. "Smiley dice che potrebbe essere una rara forma di Alzheimer che colpisce i giovani, è una situazione rarissima, ma non ha gli strumenti adatti per dire esattamente se sia quello o meno" ha ammesso poi iniziando a singhiozzare e coprendosi la bocca con una mano prima di crollare del tutto.
"Diamine, (t/n)... Perché non mi hai detto niente?" Ha chiesto lui sentendo il cuore sprofondare. Ogni sua parola era un coltello al petto che veniva rigirato come uno spiedo. Faceva male e la cosa lo terrorizzava... Cosa se lei avesse dimenticato tutti i loro ricordi assieme? Diamine, aveva solo ventitré anni!
"Ben, ho paura..." Ha piagnucolato lei avvicinandosi a lui e abbracciandolo attorno al petto. "Io non voglio dimenticare... Non voglio dimenticare te, non voglio dimenticare tutti gli amici qui dentro, non voglio dimenticare i nostri ricordi, cribbio, Ben!" Ha praticamente urlato lei lacrimando copiosamente e afferrandogli la felpa nei pugni come lui l'ha stretta forte al petto e cercava di infonderle coraggio... Ma la realtà era che lui stava peggio di lei probabilmente. Sentiva un dolore lancinante al petto, si sentiva solo, aveva paura lei lo dimenticasse e sentiva il peso della situazione su di lui.... Voleva solo piangere in quel momento ma doveva essere forte. Per lei. Doveva essere forte per non farla stare peggio.
"Ti amo, (t/n)... Non importa cosa accadrà, io ti rimarrò vicino" ha cercato di consolarla lui trattenendo le lacrime.

One Shots † Creepypasta × Lettore † **DISCONTINUATA**Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora