(Lemon!) Dom!Cherry Pau × Sub!Maschio!Lettore

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PRESENZA DI SCENE DI BDSM, evitate la lettura se non vi piacciono queste cose.
Ps. Non ho particolari esperienze col BDSM, vi prego non siate stronzi coi giudizi haha
Oltretutto, qualsiasi critica non costruttiva verrà eliminata.

Buona lettura~
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(T/N)'s P.O.V.

Eri esausto. È stata una dura giornata di lavoro passata in studio, era il tuo compleanno e lo hai passato seriamente male in studio a registrare. Al produttore pareva non piacere niente, si lamentava di tutto e ti ha fatto ricantare lo stessl identico pezzo una decina di volte perché trovava il pelo nell'uovo in tutto. Eri davvero stanco e stressato, volevi seriamente urlargli contro o mandarlo a fanculo ma non lo hai fatto per due ragioni: uno, lui era il tuo capo e dovevi per forza sottostare a ciò che diceva, due, eri decisamente troppo paziente e buono di cuore per rispondergli; dovevi pur sempre considerare il fatto che lui lo stava facendo per te e per farti dare il massimo.
Altra cosa negativa della giornata: a parte il tuo capo e alcuni tuoi amici, la tua ragazza non ti ha fatto gli auguri come se se ne fosse dimenticata. Hai speso mezz'ora della mattinata a darle indizi sul fatto che era il tuo compleanno ma lei niente, non ci ha proprio pensato, cosa che ti ha buttato alquanto giù... Probabilmente era per quello che a lavoro non hai combinato niente.
Cherry era una ragazza stupenda nonostante fosse un'assassina. Era buona, forte, testarda, determinata e fedele... Ok, ok, aggiungiamolo pure, si faceva rispettare al contrario tuo. Amava dire la sua e alzare la cresta per mettere gli altri a cuccia, difendeva le sue idee con le unghie e con i denti e avrebbe seriamente ucciso pur di far rispettare sé stessa o te. Andava detto anche che Cherry odiava a morte sapere o vedere che abbassavi la testa quando qualcuno ti maltrattava, era una delle poche cose che la faceva davvero infuriare, diventava una vipera. Tantissime volte avete litigato per questo motivo... Lei era una testa calda, un lupo che non abbassava la testa per alcuna ragione al mondo, tu, invece, eri più pacifista e preferivi evitare conflitti dato che tendevi a stressartici troppo. L'ultima volta lei non ti ha parlato per tre giorni sapendo che la tua ex ti aveva fatto fare una figuraccia in mezzo al centro commerciale mentre stavate assieme molto tempo prima e quando to ha rivolto la parola hanno dato al telegiornale la notizia della morte della tua ex. In quell'occasione non sapevi se ridere e ringraziarla o piangere e spaventarti per il suo gesto. Ne parlava con una naturalezza che ti metteva i brividi ma, infondo, lo aveva fatto per te. Da quel momento hai capito che lei sarebbe stata capace di uccidere pur di aiutarti ma hai dovuto farle un discorsetto sul fatto che potevano risalire a te per il movente. Certo, non ci sarebbero state prove, ma eri troppo paranoico per rischiare.

Hai infilato la chiave nella serratura e hai girato per ben quattro volte, indice che Cherry era tornata a casa, e hai aperto la grossa porta in legno.
Era una casetta un po' piccola, aveva una camera da letto matrimoniale, un salotto abbastanza stretto, una cucina e un bagno ma ti andava bene così. Non eri abbastanza ricco da permetterti una sontuosa villa a due piani come i ricconi della zona e, oltretutto, preferivi restare anonimo per il momento. E poi Cherry aveva bisogno di un posto tranquillo in cui stare, in una villa si sarebbe trovata a disagio.
Sei entrato in casa e sei stato accolto dal buio e silenzio più totale... Ma dove era Cherry?
"Cherry? Cherry non fare scherzi" hai avvisato tu sentendo un leggero brivido freddo lungo la schiena mentre entravi del tutto e chiudevi la porta dietro di te. "So che ci sei, riconosco i numeri di giri di chiave" hai detto tu a voce leggermente tremante dall'ansia. Insomma, che aveva in mente ora?!
Ti sei guardato attorno e hai sentito di colpo un forte odore di fiori di loto che ti ha confuso parecchio. Ma che stava accadendo? Stava facendo un bagno?
Hai fatto qualche passo verso la cucina, dove l'odore si faceva più forte, e hai acceso la luce... E appena le luci hanno illuminato la stanza, hai sentito dei suoni di due oggetti scoppiare, suono che ti ha fatto fare un balzo e stizzare gli occhi dalla paura.
"Buon Compleanno, tesoro!" Ha esclamato la voce ormai così familiare della ragazza dai capelli rossi.
"Huh? Cosa?" Hai detto rimanendo un attimo confuso dalla situazione. Eri talmente rintontito da quei botti che non hai collegato le cose. "E cosa è questa puzza di fuochi?" Hai chiesto annusando l'aria che sapeva di fumo e bruciato.
"Le pistole con i fili colorati, coglione! Era una sorpresa" ha ridacchiato lei spostandosi dalla tavola e mostrandoti una torta metà rossa e metà del tuo colore preferito.
"Cherry... Allora non ti sei dimenticata!" Hai esclamato felice tu con le lacrime agli occhi dalla commozione.
"Ovviamente no, coglione, per chi mi hai preso? Dimentichi che ti ho seguito per un anno prima di farmi avanti?" Ha chiesto retorica lei alzando al cielo i suoi bellissimi occhi rossi.
"Mi hai ignorato tutta la mattinata facendo la vaga però, ci sono rimasto male" ti sei lamentato incrociando le braccia al petto come lei si è messa a ridere.
"Oh, no! Come farò a farmi perdonare?" Ha detto sarcastica lei con divertimento avvicinandosi a te e passandoti le braccia attorno al collo e premendo il suo corpo magro ma in forze al tuo di diversi centimetri più alto.
"C-Cherry? No." Hai ammonito tu con un'occhiata tentando di sembrare dominante ma fallendo miseramente; era lavoro per Cherry quello.
"No cosa?" Ha chiesto lei facendo l'innocente avvicinando la bocca al tuo collo e strofinandoci lentamente il naso per poi iniziare a lasciarci qualche forte ma dolce bacio.
"C-Cherry-!" Hai esclamato balbettando e arrossendo come hai sentito una sensazione molto familiare, sì, insomma... Lì sotto.
"Cosa, tesoro? La magia della vecchia Cherry sta già facendo effetto~?" Ha miagolato lei, ricalcando il fatto che lei fosse di 4 anni più grande: tu avevi 23 anni, lei 27.
"La solita s-stronza, sm-smettila" hai balbettato tu arrossendo maggiormente come sentivi una sua mano forte ma in quel momento delicata scorrerti lungo il petto, scendendo lentamente sul tuo corpo fino a poggiarsi sulla cintura dei jeans.
"Non penso tu voglia~" ha cantilenato lei leccandoti una guancia in maniera seducente.
"Cherry, eddai, ti perdono, ma basta!" Ti sei agitato cercando di allontanarla seppur la tua voce testimoniasse il fatto che non ci credevi nemmeno tu a ciò che stavi dicendo.
"Non mi pari sicurissimo, tesoro~" Ha miagolato la ragazza dagli occhi rossi leccandosi il labbro superiore mentre slacciava lentamente la tua cintura di cuoio nero. "Anzi, sai cosa? Vieni in camera~" ha intimato lei prendendoti per le braccia e tirandoti con sé fino alla porta di camera vostra per poi lasciarti e indietreggiare senza mai staccare lo sguardo dai tuoi occhi (c/o). Aveva il suo ormai molto familiare ghigno pervertito mentre indietreggiava fino al vostro mobile chiuso a chiave... E in quel momento avevi capito le sue intenzioni.
"Cherry-" stavi per dire prima che lei ti zittisse con un sibilo.
"Shht. Zitto e vai sul letto." Ha ordinato lei con tono duro e fermo, tipico tono che usava quando prendeva il comando.
"No, Cherry, davvero-" stavi per dire tu come la tua voce impastata dal desiderio l'ha fatta ridere.
"(T/n), vuoi che mi ripeta~?" Ha cantilenato lei con tono pericoloso tirando fuori dal cassetto una lunga corda da bondage, collare di cuoio nero con borchie argentate, frusta e mascherina per gli occhi. "(T/n), ho finito di giocare, sul letto." Ha ordinato lei con voce forte e autoritaria facendo schioccare la frusta in aria e facendoti trasalire in un misto tra eccitazione e paura.
Amavi l'effetto che lei aveva su di te, amavi il suo essere autoritaria e precisa, oltre che sicura e dominante.
Hai annuito e sei sgattaiolato a testa bassa verso il letto fino a sedertici sopra, le tue lunghe gambe che si stendevano interamente sul materasso dalle coperte nere come la pece.
Cherry ha subito sorriso trionfante e si è avvicinata lentamente con passo sicuro nei suoi anfibi neri dalla suola alta prima di prenderti con forza i polsi e legarli assieme al letto stringendo abbastanza da impedirti di muovere interamente le braccia e, per la tua esperienza in materia, sicuramente avrebbe lasciato dei segni per qualche ora... Come piaceva a te.
"Cherry-" stavi dicendo come sentivi la tua eccitazione crescere dolorosamente, un dolore che non poteva essere altro che piacevole.
"Zitto." Ha detto lei con tono domandante come una pretesa mentre ti metteva la benda rosso sangue sugli occhi e ti metteva un morso dalla sfera color ciliegia in bocca. Infine è stato il turno del collare, allacciato dietro al collo con velocità e praticità.

One Shots † Creepypasta × Lettore † **DISCONTINUATA**Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora