Rj era seduto sul divano e stava giocando con due modellini in plastica dura, un leone ed una tigre, li faceva combattere l'uno contro l'altro, accompagnando lo scontro con dei versi e ruggiti.
"Lo sai che la tigre è più grande del leone?" Domandò il bambino mostrando l'animale al ragazzo.
"Davvero?" Domandò Carl fingendosi stupito prendendo in mano l'animaletto.
Rj annuì e si alzò in piedi, appoggiandosi con le mani allo schienale del divano, Carl portò le mani in avanti e le posò con delicatezza attorno alla vita del bambino.
"Attento a non cadere" Lo ammonì Carl, ma Rj non lo considerò minimamente, si aggrappò alle sue mani e prese a saltellare contento.
"La mamma ha detto che mi porterà allo zoo a vedere le tigri, non vedo l'ora! Lo sai che c'è anche una tigre tutta bianca?" Carl annuì e sorrise.
"Si, è una tigre albina" Spiegò il ragazzo aiutando Rj a sedersi nuovamente sul divano.
"L'ho vista su internet! È bellissima!" Esclamò il bambino con gli occhi che brillavano di gioia e curiosità.
Carl prese il cellulare fra le mani e scattò una foto al bambino che aveva cominciato nuovamente a giocare, poi guardò l'ora sul display.
"Ti va di mangiare qualcosa? È quasi ora di pranzo" Rj annuì distrattamente, troppo occupato a far volare il leone.
Carl si alzò in piedi e si diresse in cucina.
Si avvicinò ad un armadietto e prese un pacchetto di pasta da uno dei tanti scaffali, nello sportello affianco erano riposte le pentole, tutti di varie dimensioni, ne afferrò una in acciaio dai bordi alti e un mestolo di legno.
Tornò vicino ai fornelli e mise dell'acqua nella pentola e la mise sul fuoco.
Si mise in punta di piedi e cercò con lo sguardo il barattolo del sale che teneva sopra ad una mensola posta sopra i fornelli, lo afferrò e guardo al suo interno.
Era completamente vuoto.
"Cavolo..." Sussurrò Carl.
Si allontanò dalla cucina e raggiunse Rj che era ancora seduto sul divano.
"Rj, io devo fare un salto dalla vicina, ho finito il sale, puoi rimanere qui da solo per cinque minuti?" Domandò il ragazzo.
Il bimbo annuì e riprese a giocare con i suoi modellini.
Carl uscì dal proprio appartamento e bussò alla porta di fianco alla propria.
Un'anziana signora venne ad aprire qualche istante dopo, un grande sorriso le comparve in volto quando vide Carl.
"Carl tesoro! Cosa posso fare per te?" Gli domandò dolcemente la donna facendo qualche passo all'interno del proprio appartamento, la gonna lunga e grigia e le finì sotto le scarpe e lei la sollevò stizzita.
"Ah la vecchiaia" Sussurrò lei.
Il ragazzo sorrise e la seguì all'interno della casa.
"Hai del sale per favore?" Domandò Carl.
L'anziana sorrise e sparì in cucina, il ragazzo la seguì, l'anziana gli indicò un mobiletto, Carl si mise in piedi e senza troppi problemi recuperò il pacco di sale grosso.
"Grazie, te lo riporterò il prima possibile" Chiarì Carl tornando alla porta seguito a ruota dalla vecchietta. Lei scosse il capo.
"Non ti preoccupare" Carl ringraziò ancora e tornò nel proprio appartamento, aprì la porta e se la richiuse alle spalle stando ben attento a non fare cadere nemmeno un granello di sale, il pacchetto infatti era strappato sul lato destro.
"Ok Rj, stai per mangiare i migliori spaghetti della tua vita" Disse Carl voltandosi verso il bambino seduto sul divano.
Il sale gli cadde quasi di mano.
Negan era seduto di fianco ad Rj e stava avendo un interessante conversazione con il bambino.
"Davvero?" Domandò il piccolo mettendosi in ginocchio afferrando la mano di Negan.
Il Boss annuì divertito.
"Rj..." Lo richiamò Carl attirando su di se l'attenzione del bambino che si voltò immediatamente per poterlo guardare.
"Carl! Lo sai che l'amico del tuo fidanzato ha una tigre?" Domandò Rj eccitato saltando sul divano.
Carl fulminò Negan con lo sguardo. Bella mossa pensò ironicamente, ora Rj avrebbe raccontato quella storia a Rosita e chissà cosa avrebbe pensato quella povera donna.
"Si... si lo sapevo" Rispose Carl facendo qualche passo avanti, appoggiando la scatola contenente il sale sul tavolino.
"Ha detto che un giorno me la farà vedere" Continuò il bambino contento, prese il modellino di tigre e lo mostrò a Negan.
"È come questa?" Domandò Rj.
Il Boss annuì.
"Leggermente più grande" Disse facendogli l'occhiolino, il bambino rise divertito.
"Carl, può rimanere a pranzo con noi?" Domandò Rj voltandosi a guardare il ragazzo.
Il ragazzo rimase immobile e muto.
"Ecco... va bene..." Sussurrò Carl prendendo il sale e sparendo in cucina.
L'acqua sul gas stava bollendo, il ragazzo buttò gli spaghetti all'interno della pentola e salò l'acqua.
Negan gli arrivò alle spalle ed avvolse le braccia attorno alla sua vita.
"Rj è davvero dolce" Sussurrò Negan contro il collo del ragazzo, poi prese a baciarlo e leccarlo.
Carl sospirò affranto.
"Sta zitto" Lo rimproverò Carl sospirando.
"Ti avevo detto di andartene" Gli ricordò il ragazzo voltandosi verso di lui, ritrovandosi così premuto contro il bancone di marmo ed il corpo del Boss.
"Me ne stavo andando ma il ragazzino era proprio davanti alla porta" Lo prese in giro Negan.
Carl scosse il capo e si separò dall'uomo.
"Controlla che non bruci, io metto tavola" Ordinò il ragazzo.
Prese una grande tovaglia rossa da un cassetto, la stese sul tavolo e lisciò le pieghe che il tessuto aveva assunto.
Prese tre piatti bianchi, le posate, bicchieri e tovaglioli di carta, poi apparecchiò.
Prese una brocca da sopra il lavabo e la riempì d'acqua fredda.
Fuori dalla finestra si vedeva la neve scendere candida dal cielo, nonostante la temperatura esterna fosse bassa in casa era caldo.
"Bella casa" Constatò Negan abbassando la fiamma sotto la pentola.
"Grazie" Rispose Carl prendendo un pentolino e versandoci della salsa di pomodoro.
Buttò la scatoletta nella pattumiera e si lavò le mani.
Negan gli lasciò un bacio sui capelli scuri.
Carl fu tentato di scacciarlo, ma non se la sentì, gli appoggiò semplicemente una mano sul petto.
Negan sorrise e gli lasciò un secondo bacio, questa volta sulla guancia.
"C'è Rj di là" Gli ricordò Carl.
Negan appoggiò le mani sui fianchi del ragazzo e continuò a baciargli il collo candido.
"E allora? Ti sto forse spogliando e prendendo sul tavolo? Non mi pare..." Sussurrò Negan per non farsi sentire dal bambino.
"Anche se ieri notte non sembravi molto dispiaciuto..." Sussurrò il Boss contro l'orecchio di Carl.
Il ragazzo annuì e posò le mani sul petto dell'uomo, scostandosi da lui.
Carl si mise in punta di piedi e gli diede un bacio sulle labbra.
"Ora lasciami cucinare in santa pace, vai a giocare con Rj" Ordinò Carl separandosi dal Boss.
"Come desideri, tesoro" Negan fece un piccolo inchino e sparì in salotto.
Carl sorrise e scolò la pasta.Rj corse in cucina e si sedette a tavola, in viso aveva un grande sorriso.
"Lo sai che Carl cucina benissimo?" Domandò il bambino rivolgendosi a Negan.
Il Boss scosse il capo e si sedette di fianco al bambino.
"Purtroppo Carl non mi ha mai cucinato per me" Rj sorrise e gli strinse una mano.
"Allora oggi sarà la tua prima volta, sei contento?" Domandò il bambino.
Negan annuì e sbuffò una risata.
"Mangiate altrimenti si raffredda" Disse Carl arrotolando gli spaghetti sulla forchetta.
Negan gli sorrise."Sarà il caso che vada" Disse Negan avvicinandosi alla porta ed infilandosi il cappotto nero.
Rj si mise in piedi e lo guardò dispiaciuto.
"Di già?" Domandò il piccolo piagnucolando un poco, Negan sapeva attrarre a se le persone come una luce con gli insetti.
Il Boss lo prese in braccio e lo fece volteggiare per aria.
"Si, devo andare a lavorare, ma ti prometto che tornerò a trovarti prestissimo" Promise Negan sollevando le sopracciglia.
Rj sorrise e lasciò un bacio sulla guancia barbuta dell'uomo.
"Va bene" Disse il piccolo rimettendo i piedi a terra.
Carl si avvicinò a Negan e lo guardò dal basso, nonostante fossero passati tutti quegli anni Carl rimaneva comunque più basso di Negan.
Il Boss si chinò in avanti e gli lasciò un bacio sulle labbra, Carl si lasciò cullare da quella effusione romantica.
"Blah!" Esclamò il piccolo.
Carl arrossì e si prese il viso fra le mani, mentre Negan scoppiò a ridere.Il campanello trillò, Carl andò ad aprire e sorrise a Rosita, la donna aveva i capelli coperti da piccoli fiocchi bianchi e la punta del naso rossa come un pomodoro.
"Mamma!" Esclamò Rj andandole incontro.
La donna lo prese in braccio e gli lasciò due baci sulle guance.
"Ti sei divertito?" Domandò la madre mettendo a terra il figlio che corse immediatamente a prendere i suoi giocattoli.
"Si, ho conosciuto il fidanzato di Carl" Disse il bambino contento.
Carl arrossì, sperava tanto che Rj omettesse quel dettaglio, Rosita ssi limitò a guardarlo e a sorridere.
"Tesoro vai a metterti la giacca" Rj annuì e corse in cucina dove Carl aveva lasciato la giacca del bambino, l'aveva appesa al calorifero in modo che si asciugasse.
"Mi spiace, non volevo lo conoscesse così... in realtà non volevo nemmeno che lo incontrasse" Disse Carl mortificato.
Rosita scosse il capo comprensiva e gli poggiò una mano sulla spalla.
"Avevo intuito che qualcuno avesse passato la notte qui" Gli rivelò la donna.
Carl sollevò un sopracciglio.
"Come?" Domandò il ragazzo.
Rosita sorrise enigmatica.
"Sei venuto ad aprire in accappatoio ma non eri nemmeno un po' bagnato. E poi, quel cappotto e quelle scarpe non sono di certo le tue" Carl sorrise in imbarazzo.
"Sai arrabbiata?" Domandò lui.
Rosita scosse il capo.
"Certo che no, se non ti diverti ora che sei giovane quando pensi di farlo? Ci vediamo tra due giorni?" Domandò la donna.
"Certo"
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Guns and Roses III
Fanfiction⚠️La storia presenta contenuti per adulti⚠️ Seguito di Guns and Roses II Abbiamo un Carl più cresciuto, maturo ma nonostante questo ancora legato al suo passato. 23-10-20 = 1°twd