Carl poté lasciare l'ospedale due settimane dopo. Negan era alle sue spalle e spingeva la carrozzella con la quale il ragazzo era stato costretto a lasciare l'ospedale, nonostante tutte le lamentele del ragazzo l'infermiera era stata irremovibile.
Il Boss lo aiutò a salire in auto e gli lasciò un bacio sulla fronte.
"Porto la carrozzina indietro e torno subito,ok?" Domandò Negan. Carl annuì e si appoggiò completamente al sedile di pelle nera.
Il Boss tornò qualche istante dopo, si sedette di fianco a Carl e diede gas.
"Come ti senti?" Domandò il Salvatore. Le strade erano ricoperte di neve, davanti a loro c'era una colonna di auto lunga come un treno, tanti taxi gialli si fermavano ai lati delle strade per caricare diverse persone.
"Sto bene..." Sussurrò Carl. Prima di andarsene le infermiere avevano nuovamente cambiato il cerotto e avevano avvolto il petto del ragazzo con delle bende, temevano che il lungo viaggio potesse in qualche modo compromettere le precedenti medicazioni. Una volta giunti a casa Carl avrebbe potuto rimuovere le bende, ma non prima, inoltre gli erano stati forniti degli antidolorifici e una prescrizione medica nel caso in cui avesse avuto bisogno di altri farmaci.
"L'unica cosa che voglio è fare quattro passi nella neve" Disse infine il ragazzo puntando lo sguardo fuori dal finestrino. Se solo non fosse stato così freddo lo avrebbe abbassato e avrebbe provato a prendere i fiocchi con la lingua.
"Per ora non è il caso che tu faccia sforzi, ti prometto che quando starai meglio ti porterò personalmente a fare un giro" Lo rassicurò Negan procedendo lentamente. Tutto quel traffico lo innervosiva.
"Tu hai impiegato un giorno per rimetterti dalla sparatoria" Gli fece notare Carl con voce stizzita, si riferiva a quando il Governatore aveva sparato al Boss, esattamente tre anni prima.
"Il mio era un colpo alla spalla e comunque ci sono abituato" Precisò a propria volta Negan. L'uomo sapeva che tutta quella situazione non era facile per Carl, per un ragazzo attivo come lui non doveva essere facile starsene tutto il giorno a letto.
"Oh giusto! Perché tu sei il Boss e sei abituato a tutto!" Sbottò Carl con tono nervoso. Negan si voltò a guardarlo, ma il ragazzo non lo degnava minimamente di nessuna attenzione.
Il Boss sospirò e dopo aver messo la freccia raggiunse la stradina che conduceva al piccolo condominio in cui Carl viveva.
I due non dissero più nulla fino a quando non furono chiusi in ascensore, poi Carl parlò nuovamente.
"Scusa" Disse il ragazzo tirando su con il naso. Negan sospirò e lo strinse in un abbraccio.
"Non importa, stai tranquillo, capisco quello che provi" Lo rassicurò il Boss lasciandogli un bacio sulla fronte.
Carl prese un grosso respiro e poi si separò da Negan.
"Ho avuto paura, ho paura" Sussurrò il ragazzo portando una mano laddove gli avevano sparato.
"E io ho avuto paura di poterti perdere, quando il medico è uscito dalla sala operatoria..." Negan si interruppe solo per poter condurre Carl nel suo appartamento, aprì la porta chiusa a chiave e senza troppe cerimonie condusse il ragazzo in camera da letto.
"Mettiti qualcosa di comodo" Ordinò il Boss passando a Carl il pigiama bianco che era stato appoggiato ai piedi del letto.
Il ragazzo lo ringraziò ed iniziò a spogliarsi, non ci furono grossi problemi ad infilare i pantaloni, fu più difficile quando fu il turno della maglietta.
"Ti aiuto" Disse l'uomo aiutando Carl a togliersi l'indumento e ad indossare il pigiama.
"Grazie" Sussurrò il ragazzo infilandosi sotto le coperte. Negan si avvicinò alla porta ma la voce sottile e allarmata di Carl lo fece immobilizzare.
"Non andare via" Disse il ragazzo guardando Negan con gli occhi sgranati.
"Vado solo a prendere qualcosa da mangiare, cosa vuoi per cena?" Domandò l'uomo.
Carl sembrò tranquillizzarsi e dopo aver pensato per qualche istante rispose.
"Qualcosa di salato, il dottore ha detto che posso mangiare tutto" Il Boss annuì, mise la mano sulla maniglia ma si interruppe una seconda volta.
"Dopo cena togliamo le bende, per ora tienile" Carl annuì e osservò Negan lasciare la stanza.Negan tornò in camera qualche minuto dopo con due piatti fumanti, al loro interno c'erano due piadine, nulla di troppo complesso ma rispecchiavano perfettamente ciò che Carl aveva chiesto, qualcosa di salato.
"Grazie" Disse il ragazzo facendo posto a Negan. Il Boss gli sorrise e diede un morso alla sua piadina.
"Negan... prima cosa stavi dicendo?" Domandò il ragazzo guardando l'uomo. Il Boss sollevò le sopracciglia.
"Quando il dottore è uscito dalla sala operatoria" Precisò allora Carl dando un morso alla crosticina croccante.
Negan sospirò.
"Mi ha detto che il proiettile aveva sfiorato il cuore... è lo stesso modo in cui Lucille è stata ferita" Le spalle di Carl si abbassarono, come se il ragazzo avesse perso tutta l'energia che aveva in corpo.
"Oh..." Che stupido era stato, Negan gli aveva raccontato cos'era successo a Lucille, come aveva potuto dimenticarlo.
"Ma ora non pensiamo a questo, l'importante è che tu stia bene, il resto non conta" Carl sorrise forzatamente ed appoggiò la testa contro la spalla del Boss, quel gesto non fu atto di stanchezza, ma Carl voleva nascondere gli occhi lucidi."Alza la maglia, ti tolgo le bende" Carl fece come gli venne ordinato, sollevò quanto poté la maglietta e rimase immobile mentre Negan scioglieva le bende.
"Ecco fatto" Disse l'uomo. Carl prese un grosso respiro, felice di non avere più la costrizione delle bende.
"Grazie" Sussurrò il ragazzo appoggiandosi al cuscino che Negan gli aveva messo dietro la schiena. Il Boss gli sorrise gentilmente.
"Quando sei uscito dalla sala operatoria ho chiamato tuo padre, ieri mi ha contattato e mi ha spiegato che ha avuto alcuni problemi con la macchina e per questo non è potuto arrivare prima, ora alloggia in un hotel poco distante da qui, domani verrà a trovarti" Carl si sentì un groppo in gola, quanto gli dispiaceva per suo padre, chissà come doveva essersi spaventato.
"Anche Judith è qui?" Domandò il ragazzo puntando i grandi occhi azzurri su Negan. L'uomo scosse il capo.
"No, tuo padre ti spiegherà tutto domani" Carl si mise a sedere allarmato temendo che potesse essere successo qualcosa alla sorella.
"Sta bene, non ti preoccupare" Carl sospirò felice e si riappoggiò al cuscino.
"Dormiamo un pochino?" Domandò il ragazzo. Il Boss annuì, si accoccolò di fianco al ragazzo e lo prese fra le braccia, poi spense le luci, l'interruttore era posto proprio sopra alla testata del letto.
"Notte piccoletto" Sussurrò l'uomo, ma Carl era già sprofondato nel mondo dei sogni.Il mattino seguente vennero entrambi svegliati dal suono emesso dal campanello. Negan fu il primo ad aprire gli occhi, Carl dormiva ancora al suo fianco e anche se sembrava essersi accorto del suono non sembrava essere intenzionato ad alzarsi.
"Vado io" Bisbigliò il Boss alzandosi in piedi con non troppa voglia.
La sveglia posta sul comodino di fianco al letto segnava mezzogiorno e trenta, aveva dormito molto, forse anche troppo.
Negan si portò una mano alle tempie e dopo essere uscito dalla camera si diresse alla porta d'ingresso. Girò un paio di volte la chiave nella serratura e finalmente aprì la porta.
Rick era in piedi davanti all'ingresso, fra le mani teneva due borse di plastica bianca, entrambe con disegnato il logo di un qualche supermercato che Negan non conosceva.
"Em...Buongiorno" Lo salutò Rick, lo sceriffo sembrava vagamente in imbarazzo, un misto di rabbia e curiosità.
"Giorno Ricky, entra pure" Lo invitò Negan coprendosi la bocca prima di sbadigliare.
"Carl dov'è? Sta bene?" Domandò il padre dopo aver appoggiato le borse sul tavolo della cucina. Un anno prima era stato a casa del figlio per le vacanza di Natale perciò bene o male ricordava ancora dove trovare tutte le stanze e le cose di cui avrebbe avuto bisogno.
"Sta bene, sta ancora dormendo" Mentì Negan.
Rick annuì e aprì le borse, riversando sul tavolo il loro contenuto.
"Ho pensato che Carl non avesse nulla in casa così mi sono preso la libertà di comprare qualcosa" Spiegò lo sceriffo ordinando un paio di scatole di pasta.
"Che ne dici se mentre prepariamo da mangiare facciamo quattro chiacchiere?" Domandò ancora Rick prendendo una pentola dai bordi alti e versandoci un poco di acqua.
"Perché no?" Domandò retoricamente Negan assecondando i movimenti dell'altro uomo.
"Perché non mi spieghi che è successo?" Domandò Rick versando un barattolo di pesto all'interno di un secondo pentolino.
"Voglio ogni dettaglio"
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Guns and Roses III
Fanfiction⚠️La storia presenta contenuti per adulti⚠️ Seguito di Guns and Roses II Abbiamo un Carl più cresciuto, maturo ma nonostante questo ancora legato al suo passato. 23-10-20 = 1°twd