Capitolo 14:

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Negan raccontò a Rick gli avvenimenti dei giorni precedenti fino ad arrivare al giorno del matrimonio.
"Carl ha salvato la vita a Sherry e Dwight" Disse Negan mentre tagliava alcune fette di pane e le metteva su una teglia nera.
"Sono felice che loro stiano bene" Rispose sinceramente Rick portandosi una mano al collo.
"Quell'uo-"
"Papà?" Domandò Carl con voce ancora vagamente assonnata. Il ragazzo stava davanti alla porta della propria camera e si stropicciava svogliatamente gli occhi.
Rick gli andò incontro e lo strinse in un abbraccio.
"Stai bene?" Domandò lo sceriffo prendendo il viso del figlio fra le mani.
"Si, Negan si è occupato di me" Il Boss sorrise.
"Perché voi due non parlate un po'? Io controllo che il sugo non bruci" Suggerì Negan prima di sparire nuovamente in cucina.
Rick guidò Carl in camera da letto, entrambi si sedettero sul materasso.
Il ragazzo guardò interrogativamente lo Sceriffo, l'uomo sospirò e poi iniziò a parlare.
"Io e tua madre abbiamo divorziato ormai da due anni" Iniziò Rick. Quando tre anni prima Lori aveva lasciato la propria famiglia Carl aveva iniziato a sospettare che non sarebbe più tornata, e così era stato, la donna non aveva più rimesso piede in casa Grimes. Li aveva abbandonati, forse per paura o forse perché era stanca di quella vita, Carl non avrebbe saputo dirlo.
"E io ho trovato qualcuno" Disse Rick portandosi una mano alle tempie.
Carl sorrise, era felice per il padre, dopotutto quello che aveva passato si meritava qualcuno che potesse accudirlo e vegliare su di lui.
"La conosco?" Domandò Carl. Rick annuì.
"È Michonne, Judith è con lei" Spiegò Rick lasciandosi sfuggire un sorriso.
Carl fece altrettanto.
"Forte, mi piace Michonne" Lo Sceriffo sbuffò una risata e si chinò a baciare la fronte del figlio.

"Piccolo rimani tranquillo, non fare sforzi e chiamami immediatamente se hai bisogno di qualcosa, qualsiasi cosa,ok?"Ripeté Negan per l'ennesima volta. Carl buttò gli occhi al cielo ed annuì, incrociando le braccia contro il petto.
"Va bene, Negan" Disse Carl sedendosi sul letto matrimoniale. Il Boss annuì e si chinò per baciarlo, il ragazzo rispose immediatamente a quel contato.
"Tuo padre mi aspetta di sotto, noi ci vediamo tra qualche oretta" Carl annuì e diede un altro bacio a Negan.
"Va bene, a dopo" Negan lasciò l'appartamento e raggiunse Rick nel parcheggio.
Lo sceriffo era seduto dal lato del passeggero e si stava massaggiando una spalla, aveva passato quasi quattro giorni bloccato nel traffico, non doveva aver dormito molto.
"Immagino andremo al Santuario" Disse Rick una volta che Negan ebbe lasciato il parcheggio.
Il Boss annuì e si accodò ad una fila di auto, fuori aveva cominciato a nevicare e ben presto il tettuccio della macchina fu ricoperto da un sottile strato di neve.
"Interroghremo l'uomo che ha sparato a Carl e poi penseremo a cosa fare di lui" Spiegò Negan fermandosi ad un semaforo.
Rick annuì distrattamente ed appoggiò un dito sul vetro appannato, poi iniziò a disegnare dei piccoli fiocchi.
"Lo ucciderai?" Gli domandò d'un tratto Rick. Negan puntò lo sguardo su di lui, poi lo riportò sulla strada.
"Lo farai tu"

Il nuovo Santuario era due volte più grande del precedente, l'edificio a vetri era circondato da un alta recinzione metallica dall'aria antica.
Due uomini stavano di guardia all'interno del cancello, quando riconobbero l'auto di Negan aprirono immediatamente l'ingresso, permettendo così al Boss di entrare.
In pochi si sorpresero di trovare lo sceriffo di fianco al Boss, forse perché solo pochi uomini erano gli stessi che lavoravano con Negan hai tempi di King.
"Entriamo" Disse il Boss guidando Rick all'interno del Santuario. Alcuni dei Salvatori si inginocchiarono al passaggio del proprio leader, molti si limitarono ad abbassare il capo.
"È nei sotterranei" Spiegò Negan guidando Rick all'ascensore, lo fece entrare e poi premette un pulsante con inciso -1.
"Questo posto continua sotto terra?" Domandò Rick stupito. Il Boss sorrise.
"I miei prigionieri non meritano di vedere la luce del sole" Rispose semplicemente Negan.
Una volta che l'ascensore si fu fermato Rick fece qualche passo avanti e il Boss lo seguì.
Il corridoio che si parò loro davanti era spettrale, le parete ed il pavimento erano ricoperti di piastrelle bianche completamente lucide, al soffitto erano appese delle luci elettriche che ogni tanto saltavano, accendendosi e spegnendosi.
"Non temere, l'effetto è voluto" Lo rassicurò il Boss superandolo e procedendo qualche passo davanti a lui.
Ogni due metri c'era una porta in acciaio, all'altezza del pavimento c'era una porticina da cui veniva passato il cibo e l'acqua.
"Sembra una vera e propria prigione" Si lasciò sfuggire Rick.
Il Boss sorrise soddisfatto.
"Lo spero!" Esclamò fermandosi davanti alla dodicesima porta.
Davanti a questa stava un uomo, tra le mani teneva un fucile, aveva lo sguardo dritto davanti a se e le mani strette contro il calcio dell'arma. Attendeva ordini.
"Vai a prendere Lucille" Ordinò il Boss. L'uomo annuì e si allontanò silenzioso come un'ombra.
Rick sollevò un sopracciglio. Lucille? Si domandò, a cosa poteva servire una donna in quel momento.
"Entriamo" Negan abbassò la maniglia della cella e si fece avanti, non si preoccupò di chiudere la porta e nemmeno Rick si prese la briga di farlo, il prigioniero non sarebbe comunque potuto scappare, le sue gambe erano completamente bloccate contro il pavimento, compiere anche un singolo passo era impossibile.
L'uomo era in ginocchio, immobile e con lo sguardo basso, la pazzia era visibile nei suoi occhi.
"Buongiorno Sam" Lo salutò Negan accovacciandosi davanti a lui.
L'uomo puntò lo sguardo vitreo sull'uomo, poi lo fece passare a Rick.
Lo sceriffo si ritrovò a rabbrividire.
"Ti presento Rick, sai chi è?" Gli domandò Negan. Sam scosse negativamente il capo.
"Lui è il padre del ragazzo a cui hai sparato" Spiegò il Boss passandosi una mano fra i capelli.
"Non era lui io mio bersaglio" Disse Sam attirando su di se l'attenzione dello sceriffo.
Negan sollevò un sopracciglio.
"E chi era il bersaglio?" Domandò allora il Boss. Chiaramente non era lui l'obbiettivo di Sam, non lo era nemmeno Ezekiel.
L'uomo scosse il capo e scoppiò a ridere.
"Il biondo era il bersaglio" Spiegò Sam leccandosi il labbro con la lingua, aveva il viso completamente imperlato di sudore, aveva paura, ma nonostante quello continuava a mantenere un contegno.
"Perché?" Domandò ancora Negan. Sam alzò le spalle.
"Eliminare gli affetti e poi eliminare il Boss" Spiegò Sam sorridendo follemente, stare rinchiuso nei sotterranei gli aveva dato alla testa. Non che prima fosse la persone più normale che Rick avesse incontrato.
"Pensavamo tu tenessi molto al biondo, ma abbiamo trovato qualcuno a cui tieni ancora di più" Disse l'uomo ridacchiando, scuotendo il capo avanti ed indietro, a destra e a sinistra.
"Dimmi, il ragazzino sta bene? Certo che sta bene" Sam rispose alla propria domanda.
"Se fosse morto mi avresti già ucciso" Disse ancora sorridendo predatorio.
Negan sbuffò dal naso, Sam lo stava facendo innervosire e presto se ne sarebbe pentito.
Sam puntò lo sguardo su Rick e gli sorrise divertito.
"E tu saresti il padre di quel ragazzo, approvi davvero questa cosa? No, non la approvi per niente... Cos'ha fatto Negan per farti incazzare? Oltre a scoparsi tuo figlio" Domandò Sam provando ad alzarsi in piedi, venne tenuto a terra dalle catene che aveva attorno alle gambe, ma questo non gli evitò di sorridere.
Rick non rispose, dopo tanti anni passati come poliziotto aveva imparato che perdere le staffe era un ottimo modo per rasserenare il criminale.
"È un peccato incontrarti solo ora, avremmo potuto allearci e fare fuori questo stronzo" Disse Sam indicando Negan con un cenno del capo.
"Mi dispiace ma io non faccio affari con dei criminali" Rick incrociò le braccia contro al petto e raddrizzò la schiena.
"Eppure li fai con Negan...interessante" Sussurrò Sam ragionando fra se e se.
"Chi ti ha mandato?" Domandò allora Negan. Il prigioniero sorrise e sollevò nuovamente le spalle.
"Beta è arrabbiato" Sussurrò. Rick puntò lo sguardo su Negan, non comprendendo le parole di Sam.
"Boss" Negan venne richiamato dalla guardia che poco prima stava davanti alla porta, fra le mani teneva Lucille, la mazza da baseball era stata lucidata e risplendeva quasi.
Il Boss la prese fra le mani e vi poggiò contro la fronte.
"Lucille dammi la forza" Sussurrò Negan prima di sollevare la mazza verso l'alto, prese lo slancio e la calò contro il capo di Sam, l'uomo chiuse gli occhi ma il colpo non arrivò.
"A te l'onore" Disse Negan porgendo Lucille a Rick.
Lo sceriffo prese un grosso respiro, sapeva che quello andava fatto, sapeva che Sam doveva morire, ma avrebbe comunque preferito un metodo più umano.
Con rapidità calò la mazza contro il capo dell'uomo, Sam cadde faccia terra ed un fiotto di sangue schizzò in faccia a Rick.
"Bel lavoro" Si complimentò Negan prendendo Lucille in mano, poi la passò alla guardia.
"Voglio che splenda" La guardia annuì e sparì oltre la porta.
Il Boss passò un fazzoletto di stoffa a Rick e lo sceriffo si pulì il viso.
"Chi è Beta?" Domandò allora Rick.
Negan sospirò ed invitò lo sceriffo a raggiungere l'ascensore.
"Non lo so"

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