Guns and Roses III

Capitolo 8:

Carl aprì gli occhi e sbadigliò sonoramente, si girò su un fianco e rimase immobile a contemplare la figura di Negan che ancora dormiva pacifico.
Sorrise timidamente ed accarezzò una guancia barbuta dell'uomo, il Boss arricciò il naso infastidito, ma continuò a dormire.
Carl scosse il capo e si mise in piedi, un giramento di testa lo colpì quasi immediatamente e così fu costretto a sedersi sul materasso, si portò una mano alle fronte e guardò l'ora sulla piccola sveglia, segnava le 6:30.
Quel pomeriggio aveva lezione ma aveva la mattinata libera perciò sarebbe andato in bagno e poi sarebbe tornato a letto.
Uscì dalla camera in punta di piedi e si diresse verso il bagno, avrebbe potuto tranquillamente usare quello di servizio, ma aveva paura di poter svegliare l'amante.
Entrò nel grande bagno e dopo aver espletato le proprie faccende tornò in camera da letto.
Il ragazzo sorrise quando vide la propria collana attorno al collo di Negan, l'uomo doveva averla recuperata il giorno prima. 
Carl puntò lo sguardo sulla sedia posta davanti alla scrivania, sopra questa era appoggiato il cappotto di Negan, il ragazzo si avvicinò e lo prese fra le mani, il tessuto era morbido e decisamente caldo.
Una frase tornò alla mente del ragazzo.
Sai cosa mi ecciterebbe davvero? Vederti completamente nudo con indosso solo la mia giacca.
Quella non era una vera e propria giacca, ma a Negan non sarebbe certo dispiaciuto.
Carl iniziò a spogliarsi, senza sapere esattamente dove avesse trovato tutta quella spavalderia, si tolse la maglia del pigiama a l'appoggiò laddove poco prima stava il cappotto, si sfilò i pantaloni e li ripose nello stesso posto, quando fu il turno dei boxer esitò. Guardò il viso pacifico di Negan e deglutendo si sfilò l'intimo.
Una volta nudo indossò il cappotto nero del Boss, se a Negan arrivava poco sopra le ginocchia a Carl arrivava a metà polpaccio.
Carl si guardò nello specchio appeso alla parete.
Arrossì immediatamente e fu quasi tentato di rivestirsi quando sentì Negan muoversi sul materasso.
Il Boss stava muovendo un braccio alla ricerca del ragazzo.
"Carl?" Domandò aprendo gli occhi ed incontrando la figura del ragazzo.
"Beh questa si che è una sorpresa..." Sussurrò Negan mettendosi a sedere, Carl arrossì e distolse lo sguardo.
"Cos'è? Il mio fottuto compleanno?" Domandò il Boss con aria divertita ed eccitata.
"Sta zitto" Disse Carl spazientito afferrando il proprio pigiama.
Negan lo afferrò per un braccio e lo trascinò sul letto.
Carl si coprì con il cappotto ed arrossì.
Il Boss appoggiò la schiena contro il materasso e guardò Carl con un sorrisino birichino stampato in viso. Sollevò un braccio ed accarezzò la guancia rossa del ragazzo. 
"Sei un tesoro" Gli disse Negan sorridendo, poi lo afferrò per il collo e lo trascinò contro di sé.
Carl si ritrovò ad appoggiare la guancia contro il petto nudo di Negan.
Sentì il cuore del Boss battere lentamente contro il proprio orecchio.
Se Negan avesse potuto sentire il battito del cuore di Carl si sarebbe messo a ridere, l'organo del ragazzo sembrava essere impazzito, batteva senza sosta e con velocità contro la cassa toracica del ragazzo.
"Ho notato che hai ancora la mia collana" Disse tutto d'un tratto Negan.
Carl sollevò il viso e puntò lo sguardo sul Boss, non capì perché l'uomo fosse così stupito, a lui sembrava una cosa così normale.
"Non mi odiavi?" Gli domandò Negan rendendo le proprie idee più chiare.
Carl annuì.
"Certo che ti odiavo, dopo tutto mi hai abbandonato e mai più contatatto, ma questo è l'ultimo regalo di Lucille... lei è stata una persona molto importante per te, non potrei mai liberarmi di un oggetto simile" Gli spiegò Carl prendendo la catenella argentea fra le dita.
"Sono felice che tu l'abbia tenuta" Confessò Negan.
Carl con molto imbarazzo si tolse il cappotto e lo gettò sulla sedia posta davanti alla scrivania, afferrò le coperte e coprì se stesso ed il compagno, si sarebbe alzato per prendere il pigiama, ma il corpo di Negan era così caldo ed accogliente.
"Comunque perché tutto questo?" Domandò il Boss.
Carl sollevò le spalle e si coprì con il piumone.
"Tempo fa mi dicesti che... vedermi con indosso solo la tua giacca ti avrebbe... eccitato..." Spiegò Carl arrossendo, ricordando le parole di Negan.
L'uomo sorrise mettendo in mostra i denti bianchissimi.
"Infila una mano nelle mie mutande e scoprirai se ha funzionato o meno..." Sussurrò Negan contro il suo orecchio, un brivido percorse interamente la schiena del povero ragazzo.
Carl gli diede una spintarella e lo costrinse a tornare supino.
"Smettila" Gli intimò il ragazzo coprendosi io viso con le coperte.
Negan gli lasciò un bacio sui capelli e gli avvolse un braccio attorno alla vita, premendo il suo corpo contro quello del ragazzo.
"Oggi non viene Rj?" Gli domandò Negan con tono interessato.
Il bambino aveva aperto una breccia nel cuore del Boss, gli piaceva la sua curiosità e la sua spensieratezza.
"No..." Iniziò Carl riemergendo dallo spesso strato di coperte.
"Oggi devo andare all'università" Spiegò il ragazzo.
Negan sollevò un sopracciglio.
"Davvero? E cosa studi?" Gli domandò il Boss completamente ignaro di quell'informazione.
Carl sorrise, allora Negan non sapeva tutto di lui.
"Criminologia, come mio padre" Negan si lasciò sfuggire un fischio di approvazione.
"Forse tra qualche anno mi vedrai con indosso un cappello da sceriffo" Disse Carl ridendo.
"Ho visto il cappello di tuo padre, mi ricorda quello di un cowboy... questo piccolo cowboy non avrebbe voglia di cavalcare qualcosa?" Domandò Negan avvicinando il viso a quello di Carl.
Il ragazzo arrossì e si aggrappò alle spalle dell'uomo.
"Portami in un ranch e lo scoprirai..." Sussurrò Carl mordendosi il labbro inferiore, essere sfacciati con Negan era una battaglia persa in partenza, qualunque cosa lui avrebbe detto, il Boss ne avrebbe trovata una ancora più sconcia. 
"Hai uno stallone proprio davanti a te" Disse Negan facendo stendere Carl sul letto.
Il ragazzo ancora completamente nudo si ritrovò a stringere le gambe attorno alla vita del Boss.
Negan gli lasciò un bacio sulla fronte ed un secondo sulle labbra.
Carl sfregò il naso contro quello di Negan, poi approfondì il bacio, insinuando la propria lingua fra le labbra del Boss.
Negan premette con forza il proprio bacino contro quello di Carl, facendo gemere e sospirare il ragazzo.
Carl portò le mani all'elastico dei boxer dell'uomo e con movimenti scoordinati li tirò verso il basso.
Negan sorrise e morse il collo di Carl, lasciandogli il segno dei denti.
"Devi smetterla..." Ansimò Carl, nascondendo il viso contro il cuscino, anche quel giorno avrebbe avuto un nuovo segno ad adornargli il collo.
"Quanti segni... vuoi lasciare?" Gli domandò tra un gemito e l'altro.
Il Boss sorrise contro la pelle di Carl.
"Tutti quelli che voglio, tutti devono sapere che mi appartieni" Ringhiò Negan.
Carl sospirò di piacere e fece scivolare una mano sul petto di Negan.
"Allora... chiudi la bocca e prendimi..." Ansimò Carl.
Negan non se lo fece ripetere una seconda volta e con una stoccata decisa affondò in Carl.
Il ragazzo trattenne il respiro, spalancò la bocca e serrò con forza gli occhi. 
Si aggrappò con forza alle spalle di Negan, conficcando le unghie nella carne.
"Soddisfatto?" Domandò Negan, trattenendosi dall'iniziare a muoversi dentro il ragazzo.
Carl annuì, consapevole del fatto che non sarebbe riuscito a dire una sola parola.  
Negan prese a baciargli il collo, lasciando tanti piccoli segni violacei sulla pelle.
"N-Negan..." Ansimò Carl.
Il campanello trillò segnalando l'arrivo di un nuovo ospite. 
Carl trasalì e Negan si fermò, puntando lo sguardo sulla porta chiusa della stanza, spostò una mano sotto al proprio cuscino e strinse le dita attorno ad una pistola nera.
Carl sobbalzò quando la vide.
"Aspetti qualcuno?" Domandò il Boss, Il ragazzo scosse il capo e puntò lo sguardo terrorizzato sull'arma che Negan stringeva fra le mani.
Il cellulare di Carl iniziò a vibrare, mostrando sul display il viso di Jesus. Negan si separò da Carl e tornò a sdraiarsi sul letto.
Il ragazzo afferrò il cellulare e rispose.
"Pronto?" Domandò con voce tremante.
Il Boss gli accarezzò un fianco.
"Sono fuori casa tua, apri"