Capitolo 18:

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Carl era rimasto immobile tutto il tempo, si era stretto contro il corpo di Negan, ascoltando tutto ciò che lui aveva da dire. L'acqua era diventata incredibilmente fredda, così i due amanti si spostarono in camera da letto.
"Ti ha quasi ucciso" Sussurrò il ragazzo voltandosi per poterlo guardare, gli posò le mani sulle spalle e lo guardò dritto negli occhi. Negan gli posò le mani sui fianchi e gli lasciò un bacio sulle labbra rosse e piene.
Il Boss sorrise, consapevole che una domanda aleggiasse nella mente del compagno.
"Chiedilo, avanti" Carl abbassò il capo e si morse il labbro inferiore, si sarebbe sentito in colpa a porgergli quella domanda, si sarebbe sentito maledettamente in colpa a dare la precedenza alla propria gelosia piuttosto che alla salute del proprio compagno, ma porse lo stesso la domanda.
"Con quante donne sei stato?" Domandò il ragazzo mordendosi subito dopo la lingua. Negan gli sorrise e gli passò una mano fra i capelli.
"Venti" Rispose sinceramente il Boss. Carl strabuzzò gli occhi, non si sarebbe aspettato un numero così alto.
"Oh" Rispose semplicemente Carl, abbassando lo sguardo e mordendosi il labbro. Negan gli prese il mento fra le dita e lo costrinse a guardarlo dritto negli occhi.
"Mi dispiace di averti tradito, so, so che quello che sto per dirti ti sembrerà un discorso da stronzi, ma nella mai mente, per come mi ero figurato il futuro, noi due non ci saremmo più dovuti incontrare." Carl scosse il capo e prese un grosso respiro, prese una mano di Negan fra le proprie piccole e fredde.
"Non importa... Anche io in questi tre anni sono... Sono stato con una persona" Il Boss sollevò le sopracciglia.
"È stata solo una volta, io ero triste e mi sono ubriacato, ti ho chiamato e tu non hai risposto, così ho chiamato Jesus... lui è venuto da me e beh, hai capito" Sussurrò il ragazzo. Jesus si era sempre dimostrato un amico fidato, c'era sempre stato quando Carl aveva avuto bisogno di lui e quando il ragazzo lo aveva chiamato, completamente ubriaco e immerso nelle lacrime il barman si era subito presentato alla sua porta e lo aveva stretto fra le braccia.
"Jesus sembra un bravo ragazzo" Disse semplicemente Negan. Carl annuì e sorrise timidamente.
"Si, è una brava persona, però non è lui che voglio" Concluse il ragazzo sfiorando la cicatrice che campeggiava sul collo di Negan. Poi passò una mano sulla spalla dove tempo prima il Governatore gli aveva sparato.
"Carson una volta mi ha detto che hai più buchi tu che uno scola pasta, ma io non ho mai visto altre cicatrici oltre a questa" Disse il ragazzo passandoci sopra una mano. Negan sorrise e si voltò di lato, mettendo in mostra il fianco.
"Una è qui" Gli mostrò l'uomo, sul fianco aveva un segno circolare e leggermente più in rilievo rispetto al resto della pelle.
Carl vi passò sopra le dita e sorrise, domandandosi come il Boss se la fosse procurata.
"Ne ho molte altre, sono fin troppe" Tagliò corto Negan sdraiandosi a letto.

L'uomo dormiva placidamente, il ragazzo avvicinò le labbra alle sue ed iniziò a baciarle, una, due, tre e quattro volte fino a quando il Boss rispose ai baci, rispose con più passione, quasi volesse divorare le labbra di Carl. Il ragazzo gli prese il viso fra le mani e continuò a baciarlo, mordendo e succhiando le labbra del maggiore, l'uomo fece forza sulle braccia e sempre tenendo gli occhi chiusi spostò sopra il ragazzo, petto contro petto, inguine contro inguine. Carl aprì le gambe per permettere a Negan di posizionarsi fra di esse.
Il Boss aprì gli occhi e Carl si perse in quei pozzi scuri.
"Hey... Che fai sveglio a quest'ora?" Il ragazzo sorrise e gli lasciò un altro bacio sulle labbra. Sollevò le spalle e tornò ad appoggiare la testa sul cuscino.
"Indovina" Disse il giovane sorridendo con aria birichina. Negan scosse il capo esasperato e si portò a cavalcioni su di lui, poggiandogli le mani nel centro della schiena, applicando una leggera pressione che fece sospirare Carl.
"Massaggio?" Domandò il Boss, sorridendo a propria volta. Non intendeva avere rapporti con l'amato, non voleva rischiare che si facesse del male, perciò, si sarebbe limitato a stuzzicarlo a dovere. "Volentieri" Rispose Carl, lasciando che Negan gli massaggiasse le spalle indolenzite. Il Boss sorrise divertito e continuò a muovere le grandi mani sulla schiena del giovane, che sospirava estasiato. "Stavo pensando, una volta che questo periodo sarà terminato potremmo prenderci una vacanza" Disse Negan, che desiderava davvero passare del tempo con il piccolo amato, solo loro due e nessun pensiero, nessuno che cercasse di ucciderlo o altro. "Mi piacerebbe, dove?" Domandò Carl, sollevando un poco il capo, così da potete guardare il Boss in viso. Questo si leccò le labbra e sembrò rifletterci attentamente. "Ti piace la spiaggia?" Domandò Negan, che non vedeva una distesa sabbiosa da molti anni. Il ragazzo arricciò le labbra in un espressione pensierosa, l'ultima volta che lui e la sua famiglia erano andati in spiaggia Judith aveva pochi mesi. "Si, insomma, non ci vado da parecchi anni ma ricordo che da bambino mi divertivo parecchio" Rispose Carl, sfuggendo alla presa dell'amato, mettendosi con la schiena premuta contro il materasso, così da poterlo guardare in viso. Negan era seduto sulle gambe del giovane, ma naturalmente si teneva sollevato facendo forza sulle gambe, non volendo che il peso gravasse sul corpo del ragazzo. "Hawaii?" Domandò il Boss, che per la loro prima vacanza insieme voleva fare le cose in grande stile. Carl strabuzzò gli occhi. "Non so... non sarà un po'costoso?" Domandò il giovane anche se, bastò il sorriso di Negan per zittirlo.

Carl si alzò dal letto solamente perché sentì il proprio cellulare squillare, il ragazzo allungò un braccio verso il comodino e con poco garbo rispose, senza nemmeno controllare chi fosse la persona all'altro capo della cornetta.
"Pronto?" Domandò con voce assonnata e gli occhi chiusi. Negan gli passò un braccio attorno alle spalle e lo costrinse a tornare a sdraiarsi contro il morbido materasso bianco.
"Hey figliolo, ti ho svegliato?" Domandò suo padre con aria divertita. Carl sbuffò una risata e nascose il viso contro il cuscino bianco.
"Sto tornando a casa, Daryl vuole venire a trovarti, perciò torneremo fra qualche giorno, va bene, hai qualche impegno?" Domandò lo sceriffo. Il figlio scosse il capo, rendendosi conto solo dopo che il padre non avrebbe potuto vederlo.
"No, nessun impegno, ci vediamo tra qualche giorno"

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