"Hai ragione. Sono uno stronzo, ma mi dispiace"
Quelle parole colpirono Carl nel profondo, sentire che il Boss era dispiaciuto, davvero dispiaciuto lo rasserenò un po', ma non abbastanza da impedirgli di colpirlo nuovamente con uno schiaffo.
Negan ringhiò, frustrato e dolorante, ma non lasciò le spalle del ragazzo.
"Dannazione Carl" Disse lui cercando di trattenersi dal gridare.
Carl gli sorrise diabolicamente ed appoggiò le mani su quelle dell'altro uomo, poi le allontanò con delicatezza dalle proprie spalle.
Il Boss lo guardò dritto negli occhi e quando capì che il ragazzo non si sarebbe allontanato da lui si rilassò. Carl gli girò attorno e si sedette dall'altro capo del tavolo, poi invitò Negan a fare altrettanto.
"Ti dispiace davvero?" Domandò il ragazzo.
Carl sollevò lo sguardo incontrando finalmente gli occhi bruni del Boss. L'uomo annuì ed allungò una mano sul tavolo, l'avvicinò a quella del ragazzo, ma lui gliela sottrasse, nascondendole entrambe sotto al tavolo, sopra le proprie cosce.
Negan sospirò.
"Si" Rispose semplicemente lui guardando Carl dritto negli occhi, il ragazzo non riuscì a reggere a lungo il suo sguardo e dopo poco fu costretto ad abbassarlo.
Il Boss sorrise dolcemente e si passò una mano attorno al collo, le sue dita incontrarono immediatamente la consistenza di qualcosa di sottile e metallico.
La collana di Carl.
"Volevo restituirtela" Disse l'uomo sfilandosela.
Il ragazzo puntò lo sguardo sulla catenella, deglutendo avvicinò una mano pallida, fece per afferrare il piccolo cappello da sceriffo quando Negan gli bloccò la mano, intrecciando le dita con quelle del ragazzo.
La collana cadde sul tavolo, emettendo un sottile rumore metallico.
Le mani del Boss erano calde e grandi, proprio come Carl le ricordava, gli erano mancate.
Come gli era mancato Negan, del resto.
"Sei uno stupido" Disse Carl non potendo però nascondere un grande sorriso.
Il Boss si alzò in piedi e facendo il giro del tavolo si inginocchiò davanti al ragazzo.
"Perdonami" Lo implorò l'uomo lasciandogli un bacio sulla mano.
Carl scosse il capo, provò ad alzarsi ma Negan lo costrinse a rimanere seduto.
Il ragazzo lo guardò con un sopracciglio inarcato.
"Sono qui, in ginocchio e ti imploro di perdonarmi" Negan iniziò a baciargli le mani e Carl scoppiò a ridere, cercando di sottrarre gli arti alle labbra bollenti dell'altro uomo.
"Negan! Basta!" Esclamò Carl fra una risata e l'altra.
Il ragazzo scattò in piedi provando a sfuggire ai baci del Boss.
Il Salvatore si alzò in piedi a propria volta e lo guardò dall'alto verso il basso.
Carl gli sorrise e senza pensarci troppo si mise sulle punta e gli lasciò un bacio sulle labbra, uno schiocco deciso ruppe il silenzio in cui erano crollati, il ragazzo tornò ad appoggiarsi completamente sulla pianta del piede e lo guardò dal basso.
Negan si leccò le labbra e si chinò su di lui baciandolo nuovamente, Carl si premette completamente contro il corpo del Boss, gli posò le mani sulle spalle e se lo strinse contro, espirando con impazienza.
Negan fece scivolare le mani lungo la sua schiena, attorno ai fianchi sottili ed infine strinse le dita contro le sue cosce. Carl ansimò contro le sue labbra, poi si scostò da lui per prendere fiato.
Il Boss lo issò sopra al bancone, il ragazzo inclinò il capo e sorrise languidamente.
Negan avvicinò nuovamente le labbra alle sue, Carl dischiuse le proprie e lasciò che la lingua dell'uomo sfiorasse la propria, dando inizio ad una danza lenta e passionale.
Il cellulare di Carl iniziò a squillare, il ragazzo lo guardò con la coda dell'occhio ed anche da quella distanza poté scorgere il viso sorridente di Jesus.
"Negan... aspetta" Il Boss interruppe la scia di baci che aveva iniziato a lasciare sul collo del ragazzo.
Carl scese dal bancone e raggiunse il tavolo.
Prese il cellulare fra le mani e rispose.
"Si?" Domandò quasi con fare seccato. La voce di Jesus lo raggiunse, cristallina come era sempre stata.
"Carl! Tutto bene? Ho visto la chiamata solo ora, è successo qualcosa?" Domandò il barista con tono ansioso.
Il ragazzo scosse il capo.
Negan si portò alle sue spalle e iniziò a passargli le mani attorno ai fianchi.
"Tutto bene, non ti devi preoccupa- Ah!" Un gemito lasciò le sue labbra quando la mano destra di Negan s'insinuò oltre l'elastico dei suo pantaloni, accarezzando sensualmente il suo membro.
"Carl...?" Domandò Jesus con meno sicurezza e più imbarazzo.
Carl arrossì a tal punto dal far impallidire il più maturo dei pomodori.
"Tutto bene! Ti spiego domani!" Detto ciò attaccò, lasciando cadere il cellulare sul tavolo.
Negan sorrise contro il suo orecchio, leccò il padiglione e poi lo morse.
"Dio Negan!" Ansimò il ragazzo sbottonandosi i pantaloni, li fece scivolare contro le gambe e con movimenti impacciati li scaraventò lontano.
"Sai che sono un uomo molto geloso?" Domandò lui retoricamente.
Carl buttò gli occhi al cielo e si voltò a guardarlo.
"Chiudi la bocca" Il Boss ghignò e gli passò una mano sotto la camicia.
La pelle del ragazzo era calda, bollente.
"Sei esattamente come ti ricordavo" Sussurrò il Salvatore contro il suo orecchio.
Carl si voltò ed iniziò a baciarlo con ardore.
Negan si sfilò la maglia e la buttò a terra, proprio di fianco ai pantaloni del ragazzo.
"Andiamo di là" Disse Carl prendendo il Boss per mano, lo guidò verso la propria camera da letto, lo fece entrare e si chiuse la porta alle spalle.
Negan tornò da lui e riprese a baciarlo, spingendolo contro la porta di legno, Carl ansimò quando sentì il corpo possente dell'altro premere contro il proprio.
Il Boss iniziò a sbottonare la camicia del ragazzo, ma dopo il terzo bottone la passione ebbe la meglio e con uno strattone veloce strappò la camicia, facendo cadere i bottoncini a terra.
"Quella... è la mia uniforme..." Gli fece notare Carl ansimando.
Negan buttò gli occhi al cielo.
"Te ne comprerò una nuova" Lo zitti il Boss guidandolo poi verso il letto.
Carl si lasciò cadere di schiena sul materasso morbido, mentre Negan si sfilò i pantaloni e li lasciò cadere a terra.
L'uomo gattonò fino a lui e lo sovrastò con il proprio corpo, Carl gli avvolse le braccia attorno al collo e lo tirò verso di se alla ricerca di un altro bacio, bacio che Negan non gli negò.
L'uomo fece forza sulle gambe e portò le mani ai boxer del ragazzo, con movimenti lenti e misurati li sfilò dalle gambe pallide di Carl, questi si ammassarono a lato del letto e poi scivolarono a terra.
Carl osservò la loro lenta discesa fino a terra, poi tornò a concentrarsi su Negan, l'uomo si era perso ad osservarlo, con una mano percorse il fianco del ragazzo fino a raggiungere le labbra rosse per i baci.
Il Boss vi passò sopra il pollice, poi premette la fronte contro quella del più piccolo.
"Mi sei mancato così tanto..." Sussurrò Negan contro le sue labbra.
Carl sorrise.
"Anche tu" Il Boss si sfilò a propria volta i boxer e li buttò in un angolo del letto. Portò due dita alle labbra del ragazzo, questo iniziò a leccarle con voracità, per aiutarsi prese il polso di Negan fra le dita.
Quando le dita furono ben lubrificate il Boss le avvicinò all'entrata di Carl, il ragazzo si irrigidì al suo tocco, non più abituato a quella sensazione.
Negan sorrise e si chinò a baciargli la fronte.
"Posso fermarmi... se lo vuoi" Carl scosse il capo e prese un grosso respiro, poi parlò.
"N-no... È che non sono più abituato..." Il Boss si leccò le labbra e quando sentì le pareti del ragazzo rilassarsi si spinse più a fondo, cercando di preparare il corpo di Carl al suo membro.
Il ragazzo chiuse gli occhi ed ansimò.
"Ti voglio..." Sussurrò lui completamente in balia del piacere. Negan si morse il labbro inferiore ed annuì, rimosse con delicatezza le dita ed avvicinò il proprio membro all'entrata di Carl.
Il ragazzo trattenne il respiro quando lo sentì farsi largo in lui.
"Tutto bene?" Domandò Negan quando Carl si arpionò con forza alle sue spalle. Il ragazzo annuì e lasciò cadere la testa all'indietro, contro il morbido cuscino.
"S-si... continua" Lo invitò Carl.
Negan annuì e uscì quasi completamente dal ragazzo, poi con un deciso colpo di reni riaffondò in lui.
"Ah!" Gemette Carl.
Negan si morse il labbro, costringendosi a non muoversi, a dare qualche istante al ragazzo.
Dopo poco Carl iniziò ad ansimare e a muovere i fianchi contro quelli di Negan.
L'uomo ansimò contro il suo orecchio e riprese a muoversi con voracità ma allo stesso tempo attenzione, non volendo rischiare di ferire il giovane amante.
"Ah... ah!" Ansimò Carl quando il membro di Negan gli colpì la prostata. Il Boss ghignò e continuò a colpire quel punto, facendo gemere il ragazzo.
"N-Negan..." Ansiamò il ragazzo quando venne sporcando il proprio petto e quello del maggiore.
L'uomo ringhiò per l'eccitazione e continuò a spingersi in Carl fino a quando anche lui venne.
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Guns and Roses III
Fanfiction⚠️La storia presenta contenuti per adulti⚠️ Seguito di Guns and Roses II Abbiamo un Carl più cresciuto, maturo ma nonostante questo ancora legato al suo passato. 23-10-20 = 1°twd