Capitolo 20

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I tre uomini lasciarono il Santuario quando l'ora di cena era passata da un pezzo. Avevano trascorso l'intero pomeriggio a parlare e a discutere, cercando di trovare un modo per entrare in contatto con Beta, ma oggi idea risultò inutile. La neve aveva ripreso a scendere e Negan aveva deciso di tornare a casa a piedi, accompagnato dai due poliziotti e cinque Salvatori, che avevano il compito di assicurarsi che il loro Boss raggiungesse la propria abitazione sano e salvo. 
Dwight era con loro. L'uomo dai capelli biondi camminava al fianco del suo capo, i due stavano discutendo di alcune questioni familiari e non sembravano particolarmente interessati a ciò che accadeva attorno a loro, ovvero nulla. Incredibilmente non c'era nessuno per strada, tutti gli abitanti sembravano essersi rifugiati in casa al calduccio, o molto più probabilmente stavano cenando e passando il tempo con le proprie famiglie. 
"Carl sarà molto arrabbiato" Disse Rick ad un certo punto, riempiendo il silenzio che era sceso sulla compagnia. Daryl sbuffò una risata e Negan si limitò a guardarli con la coda dell'occhio, pensando al ragazzo che li attendeva a casa, riusciva già ad immaginarlo mentre faceva loro la ramanzina. 
"Povero Carl, lo stiamo facendo tribolare" Continuò Daryl, sorridendo per la prima volta da ore. Il Boss scosse il capo ed infilò le mani ghiacciate in tasca. Un paio di auto nere sfrecciarono velocemente al loro fianco, sollevando un leggero velo di neve che ricadde a pochi metri dal gruppo. Dwight sollevò le sopracciglia e portò una mano al calcio della pistola, serrandovi attorno le dita lunghe e pallide. A Rick non sfuggì quel gesto, lo sceriffo iniziò a guardarsi attorno, cercando però di non dare nell'occhio, non volendo allarmare i suoi compagni di viaggio né allertare i propri nemici, nel caso ce ne fossero stati.  
Un furgone nero comparve alle loro spalle, era lento, troppo per essere un semplice guidatore spaventato dalla neve. Uno dei finestrini oscurati venne abbassato e una sfera venne lasciata fuori dall'abitacolo. Questa rotolò nella neve e si fermò a pochi passi da Negan. Il Boss sollevò le sopracciglia, non fece in tempo ad afferrare la pistola che questa esplose e una nebbia bianca li circondò immediatamente. Rick strabuzzò gli occhi e sollevò il colletto della giacca, comprendo naso e bocca. Lo sceriffo fece vagare lo sguardo ma non riuscì a vedere nessuno attorno a sé, persino Daryl che era a pochi passi da lui sembrava sparito. Rick allungò un braccio e cercò il fianco del partner, ma la sua mano trovò solo il vuoto. 
Qualcosa cadde al suo fianco con un tonfo pesante. Lo sceriffo si voltò nella direzione dello schianto e strabuzzò gli occhi quando vide il corpo di uno dei Salvatori steso a terra. Al centro del petto c'era un piccolo foro profondo dalla quale sgorgava una quantità inaudita di sangue denso e scuro, che macchio la neve fresca. Gli occhi del Salvatore erano fissi verso il cielo, pur non potendolo più vedere. Un urlo di dolore arrivò dalla sua sinistra ma Rick non vide nessuno a terra. 
Lo sceriffo portò la mano alla pistola e la estrasse dalla fondina che teneva al fianco. La prese fra le mani ed indietreggiò lentamente, andando alla ricerca di un muro o una superficie che potesse offrirgli protezione. Un ringhio poco lontano attirò la sua attenzione, avrebbe riconosciuto ovunque la voce di Daryl. Rick assottigliò lo sguardo, cercando di superare la polvere bianca. Riuscì a distinguere tre figure, due uomini tenevano Daryl fermo e lo stavano caricando sul furgone nero. Il poliziotto si dibatteva con rabbia, senza però riuscire a liberarsi dalla presa dei due uomini. 
Rick si fece avanti con la pistola spianata, senza però premere il grilletto, non voleva rischiare di colpire l'amico. 
"Dovevano essere tre" Disse una voce. Lo sceriffo smise di avanzare e guardò alle proprie spalle. C'era un uomo che teneva fra le mani un cellulare scuro, non sembrava essersi accorto di lui e questo era un bene. 
Rick si avvicinò lentamente, cercando di non emettere il minimo suono. Quando fu abbastanza vicino avvolse un braccio attorno al collo del rapitore e premette la mani libera sulla sua bocca, impedendogli di fiatare. L'uomo iniziò a divincolarsi, calciando le gambe dello sceriffo, cercando di fargli allentare la presa, ma i muscoli di Rick erano tesi e l'uomo non era minimamente interessato all'idea di lasciare andare il rapitore. 
L'uomo ben presto smise di divincolarsi e si accasciò a terra. 
Lo sceriffo si chinò su di lui, osservandone i tratti facciali e subito notò qualcosa di anomalo. Il viso dell'uomo sembrava deforme, la pelle era piena di bozzi e rughe, troppo profonde per essere naturali.
"Una maschera..." Sussurrò Rick.
"Andiamocene!" Esclamò una voce. Lo sceriffo si acquattò a terra lasciò cadere il viso nella neve, proprio laddove questa era macchiata con il sangue di uno dei Salvatori morti. 
Dei passi si fecero avanti veloci ed un uomo si fermò davanti a lui, ringhiò e calciò Rick dritto nel petto, facendo sussultare il povero sceriffo che si trattenne dal gridare. 
"Beta non sarà contento" Disse una seconda voce con tono impaurito. 
"Non importa, abbiamo Negan e l'altro poliziotto, andiamocene" Ordinò il primo che aveva parlato, allontanandosi da Rick con passo veloce. Il secondo uomo lo seguì zoppicando, doveva essere stato ferito durante la colluttazione. Lo sceriffo sorrise compiaciuto. 
Il furgone sgommò via veloce. Quando fu abbastanza lontano Rick si alzò in piedi e si passò una mano contro il viso, pulendolo dalla neve rossa. Si guardò attorno, sperando di trovare dei sopravvissuti, ma non sembravano essercene. 
Rinfoderò la pistola e sentì un lamento poco lontano. 
Rick sollevò lo sguardo ed i suoi occhi si illuminarono. Qualche metro avanti a lui c'era Dwight, l'uomo dai capelli biondi strisciava contro il pavimento freddo, cercando di allontanarsi dalla scena. La neve sotto il suo corpo si tinse di rosso, fortunatamente il sangue non era molto, doveva essere stato ferito superficialmente.  
"Dwight fermati" Ordinò Rick avvicinandosi a lui. Il Salvatore si voltò e ricadde sulla schiena, tenendo una mano stretta contro al fianco ferito. Lo sceriffo si inginocchiò al suo fianco e con delicatezza prese la mano di Dwight nella sua, permettendogli così di vedere la ferita.  L'uomo dai capelli biondi strinse la mano di Rick nella sua fredda e tremante. 
Lo sceriffo sollevò lo sguardo su di lui e con uno strattone liberò il fianco del Salvatore dagli abiti sporchi, rivelando la pelle pallida ed ora macchiata di rosso cremisi. 
"Sei fortunato, dalla posizione del foro sembra non abbia colpito organi vitali, me devo portarti in ospedale" Spiegò Rick avvolgendo un braccio attorno ai fianchi del giovane Salvatore. Dwight si lasciò sfuggire un sospiro sollevato e con l'aiuto dello sceriffo riuscì a mettersi in piedi. 
Insieme percorsero la strada in senso opposto, e con molto fatica riuscirono a raggiungere il parcheggio del Santuario. 
"Cos'è successo?" Domandò uno dei Salvatori che stava al cancello. Dwight ringhiò una risposta e si aggrappò con forza al corpo dello sceriffo, cercando di reggersi in piedi come poteva. 
"Siamo stati aggrediti, hanno preso Negan ed il mio partner Daryl. Seguite la strada, ci sono i corpo dei morti ed uno di quelli che ci hanno aggrediti. Portateli qui, più tardi dovrò interrogare il nostro aggressore" Ordinò Rick superando i due uomini che immediatamente si misero all'opera, richiamando a se alcuni compagni. 
Lo sceriffo aprì la portiera dal lato del passeggero e vi fece sedere Dwight, che si lasciò andare ad un gemito di dolore. L'uomo dai capelli biondi si premette la mano contro la ferita e digrignò i denti, riuscendo chiaramente a sentire il proiettile che si faceva strada nella sua carne. 
"Se macchio i sedili... Negan si arrabbierà..." Disse Dwight con tono ironico. Rick sorrise e mise in moto l'auto, sfrecciando veloce lungo le strade deserte. Lungo la strada vide i Salvatori che correvano sul marciapiede, dirigendosi verso la scena del crimine. 
"Negan sarà più che felice di sapere che stai bene. E poi, può comprarsi un'auto nuova" Commentò Rick. 
L'ospedale non si dimostrò essere troppo lontano. Lo sceriffo aiutò Dwight a scendere dall'auto e lo guidò verso l'ingresso, dove un paio di infermiere si occuparono immediatamente di soccorrere il ferito e di portarlo in una stanza riservata a quel genere di situazioni.
Un uomo si avvicinò a Rick, il lungo camice bianco gli sfiorava i polpacci. 
"Il suo amico è stato ferito da un'arma da fuoco? Devo allertare le autorità" Lo avvertì il medico, avvicinandosi ad un telefono bianco. Rick scosse il capo e gli posò una mano sulla spalla, estraendo il distintivo. 
"Non c'è bisogno. Io sono l'autorità"  

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