「Capitolo 2」:Il Bacio

3.2K 200 127
                                    

Il suo sorriso avrebbe potuto illuminare l'intera stanza. Shouto gli asciugó le lacrime, continuando a sorridere caldamente, senza smettere. Mai Izuku avrebbe detto:"Oddio, è così bello..." anzi, neanche le belle donzelle che sorrideva nello stesso modo che gli passavano a fianco gli facevano lo stesso effetto.

Anzi, trovò che il sorriso di quel ragazzo fosse bellissimo, e si sarebbe perso nel suo sguardo focoso ma allo stesso tempo gelido. Era imbarazzato ed il cuore gli batteva, ma non provava quell'emozione travolgente di quando ti innamori di qualcuno. Ma fu la conferma che lui l'eterosessualità l'aveva gettata via da tempo, da quando aveva visto il suo professore privato venticinquenne. I suoi occhi erano marrone scuro, profondi come un pozzo, ed i suoi capelli neri come l'inchiostro con il quale scriveva le pagine da lui assegnate.

Già, da tempo aveva scoperto di essere gay, ma non aveva mai accettato la cosa, perché esserlo non sarebbe stato dignitoso per un Re, e lui aveva a ed ha tutt'ora una strana mania verso la perfezione. La notte non dormiva a volte, per pensarci. Ma in quel momento, era diverso.
«Midoriya? Stai bene?» scosse forte il capo, risvegliando dai suoi pensieri, volgendo uno sguardo al bicolore ed annuendo energicamente, mentre saliva un potente rossore alle guance lentigginose.

«Menomale. Ti vedovo così distratto-» ma venne interrotto da Izuku che negò, poco dopo, tentando di difendersi, ma invano: «Stavo pensando...»;
«Sì, eri distratto.» ridacchió il ragazzo dagli occhi eterocromatici.

Quel giorno, Shouto era davvero felice, e Izuku fu allegro a sua volta. Di solito, il bicolore era troppo gelido e si chiudeva in sé, l'unica cosa che non sapeva era di sua madre, quando gli chiedeva di lei i suoi occhi si spegnevano e capitava che non gli parlava per un'intera giornata. Lo sguardo di Izuku vagava sulla sottile linea curva che delineava le sue labbra sottili lungo il suo viso, e girò il capo per guardare altrove.

«Hai... qualche libro su mio padre? Da me non c'è nulla.» Chiese dopo alcuni minuti di silenzio, irrompendo con quella domanda.
«Sì, mi pare di aver visto qualcosa. Seguimi.»
Così fece, e si ritrovarono a cercare libri su libri, fino a quando, Izuku vide qualcosa.

«Ho trovato qualcosa, vieni qui!» Così, il bicolore lo raggiunse dopo alcuni secondi. Il libro era troppo in alto, e vide il verdino cercare di prenderlo, saltellando sulle punte. Shouto lo trovò adorabile, visto che era più alto e grande di lui di ben due anni.
Poi, il minore sentì i muscoli contratti verso l'alto di Shouto contro la propria schiena, per prendere il libro. Ci riuscì, e sempre da dietro di lui, gli pose il grande volume. Izuku arrossí ancora una volta, girandosi verso il Principe Shouto, e trovandosi intrappolati tra il suo corpo e lo scaffale.

Per trovare i suoi occhi dovette guardare in alto, e si sentì imbarazzato a causa della loro differenza di altezza. «Senti... so che non è un momento adatto, ma-» Il bicolore venne interrotto dal suo stesso sospiro, per poi appoggiare l'indice ed il medio sotto il mento del più piccolo, tenendo così i loro sguardi incollati l'uno all'altro.
«È difficile dirlo, ma devo, perché ho soppresso questi sentimenti per troppo tempo.» Concluse, continuando a guardare il Principe delle Isole Kohei con sguardo dolce.

«...Di... Di cosa stai parlando...?» Izuku era imbarazzato e titubante. Il suo respiro era divenuto pesante, come la situazione che si era andata a creare. «È da anni che provo questi sentimenti nei tuoi confronti, Midoriya. Sono pronto per dirti tutto ciò che provo.» ed a quel punto,le sue labbra fecero pressione su quelle del minore, che sobbalzó a quel contatto così intimo da parte sua. Quando si staccò, il bicolore lo guardava intensamente, senza fiato, così come il verdino, che era arrossito ancora una volta, più delle altre. «Ti amo.» Diretto e schietto, aveva colpito il petto del verdino mancando il suo cuore. Quelle parole fecero tremare Izuku.

Intanto Shouto era felice di essere riuscito a dichiararsi alla sua cotta, ma vide Izuku in panico, indietreggiando e guardando altrove. Lo sguardo del lentigginoso vagava per tutta la biblioteca, abbassando poi lo sguardo. Stava evitando ogni contatto visivo. «O-oh Todoroki, m-mi dispiace...» lo aveva chiamato per cognome per la seconda volta in tutta la sua vita. Si era innamorato del verdino dalla prima volta che aveva messo i suoi occhi sulla sua figura, e gli diede subito il permesso di chiamarlo per nome, e quando lo chiamava per cognome, qualcosa non andava. Era successo poche volte.

«Ho bisogno di tempo, per rispondere a questa tua... dichiarazione, ecco-» la voce di Izuku parve rotta come il vetro, dal pianto. Singhiozzi sommessi iniziarono a fare eco in quel luogo dove gli unici presenti erano loro. Ma sembrava così gelido e distaccato, mentre aveva detto quello che gli era arrivato alle orecchie. Faceva male, ma avrebbe atteso, sempre. «Sono confuso... La morte di mio padre, la mia incoronazione-» Quando Shouto tentò di confrontarlo in un abbraccio, il verdino Indietreggió, fino ad arrivare con la schiena contro lo scaffale pieno di libri antichi come la sua fame di lui.

Quando Izuku sollevò il suo sguardo, per l'ennesima volta, verso di lui, vide le sue pupille ristrette in piccoli punti indistinguibili, tremavano come le sue spalle e il suo labbro inferiore. Lo aveva sorpreso a tal punto da averlo traumatizzato, e di questo ne rimase dispiaciuto. «Attenderó una tua risposta, anche se ci vorranno anni... mi spiace per tutto questo.» Poi, lo abbandonò per dargli spazio. Izuku non sapeva se il ragazzo si fosse perso fra gli scaffali della biblioteca, ma in quel momento paragonó quel labirinto di sapere alla sua testa, colma di pensieri confusi. Perché sapeva troppo, e non sapeva nulla allo stesso tempo.

Ma continuò la sua ricerca, anche se parecchio scosso. Niente lo avrebbe fermato, niente, neanche un bacio.

Nessun Dorma ※ -BakuDeku/KatsuDeku-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora