Il giorno dopo, Shouto, scosso dagli avvenimenti del giorno prima, decise comunque di rimanere lì con i due ragazzi -sentendosi il terzo incomodo- a salvare Inko Midoriya ed un amico mio caro al biondino ciclato, con il quale continuava a litigare ogni secondo. Stuzzicarlo era divertente, così come vederlo arrossire ad uno sguardo ammirevole da parte di Midoriya, oppure sentire le sue provocazioni sussurrate all'orecchio.Stavano cercando di capire che tattica usare nel caso il nemico li scopra alla loro base, dopo esserci introdotti al suo interno. Scoprì che Katsuki era molto protettivo nei confronti di Izuku, ed era felice, sotto sotto, che il suo amico d'infanzia fosse innamorato di quell'uomo così orgoglioso e sicuro di sé. Anche se, avrebbe davvero voluto che Izuku lo guardasse nello stesso modo in cui guardava Bakugou. Voleva lo stimasse e lo ammirasse persino più del biondo, ma non sarebbe mai stato possibile.
«Qualcuno ha qualche cazzo di idea?»;
«SÌ! Che dite se io faccio da esca e voi salvate MIA madre ed Eiji-» Non gli fece nemmeno finire la frase, che il biondo lo guardava arrabbaito e nervoso. «No, assolutamente no! Ma cosa ti salta in testa, Nerd di Merda?! È se ti accadesse qualcosa di brutto?!» Appena sentì quelle parole sorrise, abbassando il capo, mentre Shouto si ritrovava d'accordo con lui. Era strano vederli accordarsi in quel modo, e ne era un pelino stupito, visto i vari litigi che avvenivano durante la giornata. «Allora... Shouto potrebbe congelare i membri della Lega. No?» Continuò con la sua ultima idea, ma anche a quel punto, Katsuki si ritrovò in disaccordo con il verdino, che sbuffó, oramai a corto di idee.«I loro quirk sono abbastanza potenti. Shigaraki potrebbe spolverizzare il ghiaccio con le sue cazzo di dita, Dabi potrebbe sciogliere il ghiaccio e Toga può tranquillamente scheggiarlo e romperlo con i coltelli. Non riusciremmo mai a imprigionare tutti nel ghiaccio di Bastardo a Metà, perché sono agili e veloci.» Shoto era un po' offeso, ma in parte era vero: quando combattevano, i Villains erano veloci e furbi, sopratutto Toga. Il diciannovenne gonfió le guance paffute e lentigginose, incrociando le mani al petto. Bakugou trovò carino il suo essere offeso, e quasi volle stringerlo e dirgli di preoccuparsi per la sua incolumità, anche se aveva un quirk più forte del suo e di Todoroki, ma il suo orgoglio lo fece limitare in un sorrisetto gentile, che Midoriya guardò con gli occhi che brillavano come due grandi smeraldi, ma si spensero quando smise di sorridere.
Izuku aveva paura che Bakugou non lo volesse più come amico, ed il perché non lo sapeva. Semplicemente, quel modo di parlare lo aveva usato solo quando si erano appena conosciuti, e lui non voleva ricominciare da capo. «Io combatto con loro, distraendoli, e voi entrare dal portone secondario.» I due si guardarono confusi, e notarono il portone che mai avevano visto sulla cartina. «Shouto, sei un genio!» Gridò Midoriya, ed il biondo grano guardò altrove, con il petto confiscato da un pugnale. «E se qualcuno ci nota e scappa dalla battaglia?» Chiese Bakugou, ridendo perché infondo, l'idea di Todoroki non era poi così liscio. «Non c'è nessun'altra scelta, mi spiace.» Si scusó il bicolore, abbassando la testa.
Io piano rimase quello, e la sera iniziò a scendere sempre di più, fino a quando non si ritrovarono immersi nell'oscurità, illuminati solo dal fuoco acceso dal ragazzo dagli occhi eterocromatici.
Izuku e quest'ultimo erano andati a dormire presto, e Katsuki era rimasto a guardare le stelle, fino a quando, non decise di andare a dormire anche lui.
Con la coda dell'occhio, vide Midoriya tremare leggermente e stringersi. Si mise affianco a lui, stringendolo contro il suo petto, e lasciandoli la fronte, gli sussuró un: «Io sono qui, con te...» e dopo alcuni minuti di carezze, vide il verdino calamarsi, e sentì che il suo battito cardiaco era diventato normale.
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Nessun Dorma ※ -BakuDeku/KatsuDeku-
RomanceIl Principe Izuku Midoriya, diventerà futuro Re dopo la morte del padre Yagi Toshinori, nonostante la madre, Inko Midoriya, sia ancora in vita dopo la guerra in cui il marito morì. Ella, non volle continuare a governare, decidendo così che, visto la...