「Capitolo 8」:«...Solo Un Amico!»

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Altri giorni passavano in fretta, ed i due scoprirono di avere molto in comune. Izuku e Katsuki erano amici, giusto? Può darsi, non lo sapeva. Tutto ciò che voleva era riposarsi, perché ormai da tutto il giorno camminavano. Bakugou sbuffó, perché Dabi, Toga, Tomura e Kuroghiri non erano arrivati ancora? Dovevano cercarli loro? Sì? Che strazio, non voleva, non voleva nulla di tutto ciò.

«Kacchan, possiamo riposarci?» "Kacchan?"
Katsuki lo guardò un attimo. «Che cazzo di nome è?» Izuku ridacchió, vedendolo confuso come era stato lui molto giorni fa. «Un nomignolo, visto che ne hai dato uno a me.»; «Ma allora io ti chiamo Deku.» ed in quel momento, il verdino pensò di aver troppo nomi per essere un Principe. «Perché non sai far nulla.»; «Ehy!» lo richiamò di rimando, regalandogli contro. «Non sai manco come accendere un fuoco, Deku.» Per il resto, la passeggiata trascorse tranquillamente, o meglio, abbastanza, date le varie urla di Bakugou.

Poi però, erano arrivati ad una tribù. Un piccolo villaggio che a quanto pare, Bakugou conosceva bene. «Ci sei già stato?» Il biondo lo guardò, per poi spostare la visuale verso alcuni abitanti, tra quelli vi era qualcuno di importante per lui. «Qui io ci sono nato. Ah, c'è anche quella vecchiaccia.» Il ragazzo lentigginoso sorrise, nel vederlo andare incontro alla madre, che si rivelò una donna per bene, anche se ora sapeva da che aveva preso la maggior parte dell'aspetto e del carattere. Ma chi era il padre?
«Oh tesoro, sono così felice di vederti! Dove sei stato? E... lui chi è?» Izuku vide il biondo staccarsi dall'abbraccio, per poi sospirare rassegnato. «Alcune questioni da sbrigare. Tzt.»; «Io sono Deku, piacere!» Katsuki sapeva che non poteva dire il suo vero nome, e forse era un bene aver inventato quel piccolo soprannome. Si erano poi spostati verso casa del biondo, dove la donna li fece sedere ad un tavolo, mentre preparava qualcosa da bere. E solo in quel momento, il verde si ricordò che il One For All non era ancora ritornato.

«Allora ragazzi, intanto che vi preparo un thè alle erbe, ditemi qualcosa, sú.» Entrambi i ragazzi erano perplessi, non potevano raccontare del rapimento, quindi, cosa avevano da dire. Forse Katsuki qualcosa da dire la teneva, ma non diceva nulla, rimaneva nel completo silenzio, come Izuku. «Cosa dovremmo dirti, vecchia?» Mitsuki sorrise, poggiando alcune tazze con dentro del the ai due. «Oh, beh... che state insieme? Dai Katsuki, so che è così, sei gay di natura!» ed Izuku iniziò ad arrossire vivacemente, balbettando cose incomplensibili. Il suo viso era più caldo del the nella tazza difronte a lui. «No, ma che cazzate dici! È solo un amico!» Il verdino era felice, lo considerava un amico? Non lo sapeva, ma ne era davvero allegro.

«Comunque, io mi chiamo Mitsuki, è un vero piacere conoscerti!» La donna strinse la mano al verdino, che arrossí di nuovo. Poi, ritornò a preparare il the. Anche Bakugou sorrideva, un sorriso vero, come quello di sua madre, ed era stupendo. Per Izuku.

«Ah, che paccato... nessuno ti sopporta apparte lui ed Eijiro-Kun. Approposito, dov'è?» "Accidenti!" Katsuki sudava freddo, e per poco non spuntava il the che stava bevendo con tranquillità, non fino a quella domanda. «È... ehm... uh... è andato da sua madre per un po', ma ritornerà.» Izuku lo vide parecchio in panico, come se quella fosse solo una scusa. L'espressione sul volto era quella di colui che mentiva, e lui era parecchio turbato, constató.
«Vabbè, se lo vedete salutatemelo.» ; «Mamma, stasera possiamo rimanere qui per la notte? Domani ripartiremo.»

La madre del bandito si illuminó di colpo, battendo le mani dalla felicità, facendo spaventare il lentigginiso. «Sì, non c'è alcun problema!» E dopo cena, dopo aver parlato parecchio fra loro -i due litigavano parecchio, notò Deku- Deku e Bakugou stavano salendo le scale, quando sentirono la voce della madre di quest'ultimo prenderlo in giro. «Andateci piano!» Bakugou grignó, guardandola di sbieco, e la donna ridacchió di gusto nel vedere quelle due reazioni completamente diverse: Katsuki era arrabbiato, Izuku era imbarazzato. «Dai, stavo scherzando! Anche se sarebbe stato bello vedervi assieme, Deku-Kun è davvero carino! Ti sopporta anche!» Altre urla da parte di madre e figlio su susseguirono, così come il disagio del verdino, che però si sentiva a casa, nonostante fosse stato rapito.

Dopo la litigata dei due, andarono nella camera del biondo. Il letto era abbastanza grande, ma era uno solo, quindi dormitorio insieme, quella notte. A volte. Izuku lo sentiva il suo calore. Poi pensò a quello che la madre aveva detto: anche Katsuki era gay, quindi aveva una possibilità! No, ma che diceva? No, loro due potevano essere amici, nulla di più, solo, avrebbe voluto sapere perché lo aveva preso, niente di più.

Si lasciò cullare fra le braccia di Morfeo e dal calore che emanava il corpo scolpito di Katsuki, e si addormentó, sorridendo.

Nessun Dorma ※ -BakuDeku/KatsuDeku-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora