Quel pomeriggio, il silenzio venne rotto dalle parole di suo padre in punto di morte, e dalle lacrime di sua madre, che non riusciva a far altro se non piangere.«Izuku, un giorno sarai un grande Re, ne sono certo.» Le sue parole vennero fermate da un colpo di tosse. Su quel letto macchiato di rosso, vi era un uomo snello e dai capelli biondi, il suo viso pallido era freddo e marcato da profonde cicatrici di anni passati.
Izuku si spaventó nel sentire quel colpo improvviso, trattenendo ancora la tristezza dentro il suo corpo. Le spalle tremavano, così come il labbro onferiore. «P-padre...»
«Governerai con audacia, astuzia, coraggio. Proteggi quello che un giorno sarà il tuo popolo, con un sorriso.» Il verdino annuì a malapena, continuando a guardare il padre che lentamente lo abbandonava, stringendo la mano alla madre.
«Solo una cosa devi promettermi, Izuku.» Tossí di nuovo, ma questa volta dalle sue labbra, uscì ulteriore liquido rosso, che sporcó le lenzuola bianche ancora una volta. Poi, continuò, deciso, come se non avesse affatto paura della morte, del suo destino crudele: «Promettimi che avrai speranza, che trasmetterai pace attraverso le buone azioni che compirai. Promettomi che sarai il mio degno successore. Non farlo per me, bensì per te stesso. Proteggi tua madre con il potere che io ti ho donato, così come per l'intero regno.»
Il lentigginoso rimase commosso da quelle parole, così come la debole madre al suo fianco. Lasciò che il pianto gli percoresse il viso, sorridendo teneramente alla figura paterna, che lo ricambió con le ultime forze che il suo corpo possedevano ancora. Oramai, il One For All lo aveva lasciato da molto tempo or sono.
«Vi voglio bene. Siete le persone più importanti che io abbia mai avuto in tutta la mia vita, il mio spiraglio di luce. Mi duole lasciarvi, ma Dio ha così deciso di fare: cioè di aspettarmi in paradiso, oppure condurmi in inferno per tutti i nemici uccisi, per tutto il sangue che ha innaffiato le nostre terre abitate. Sarò sempre con voi, il mio spirito mai vi abbandonerà, anche se il mio corpo sarà sotto le mie e tue future terre, figlio mio.» Ed in quel momento, Inko sospirò singhiozzando sommessa, il nome dell'uomo che amava.
«T-Toshinori...» Izuku, per qualche secondo tenne lo sguardo basso, facendo cadere le sue lacrime sul pavimento in roccia. Il Re morente, smise poi di sorridere.
«Izuku.» Chiamò il figlio, serio come non lo era mai stato -o almeno così constató il diretto interessato-, così, il figlio alzò il capo, guardando negli occhi, ancora una volta, il padre.
«Ora tocca a te.» Dopo quelle parole, vide i suoi occhi azzurri come il cielo limpido spegnersi per sempre, la stretta della sua mano nella sua lasciarlo al freddo della stanza immersa nel buio, illuminata solo dalle candele e dallo sguardo del padre, o almeno, di quello che ne rimaneva sul letto di morte.
Un pianto sconsolato avvolse la famiglia fra le sue braccia, attendendo che i loro cuori placassero la loro ira e che ben presto sarebbe ritornata la pace.
L'unico suono udibile erano le campane che suonavano: il Re era caduto dal suo trono, quel trono dove ora vi sarebbe stato Izuku Midoriya, il futuro sovrano delle Isole Kohei.
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Nessun Dorma ※ -BakuDeku/KatsuDeku-
عاطفيةIl Principe Izuku Midoriya, diventerà futuro Re dopo la morte del padre Yagi Toshinori, nonostante la madre, Inko Midoriya, sia ancora in vita dopo la guerra in cui il marito morì. Ella, non volle continuare a governare, decidendo così che, visto la...