「Capitolo 6」:Bakugou Katsuki

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«Voglio lui!» Izuku, si sentì spaesato. Sentì il suo braccio essere strattonato dalla possente figura bionda, e in un attimo, si ritrovò come ostaggio, ed un coltello alla gola. Non riusciva ad usare il suo quirk, tant'è che era sconbussolato, confuso e impressionato. Tremava. Si era allenato tanto, tantissimo, ed era riuscito a farsi un po' di muscoli, era riuscito a rafforzarsi, ma in quel momento si sentì come un topo nelle grinfie del gatto, piccolo ed indifeso.

«Mollalo, o te la vedrai con noi!» Un'altra voce si fece largo fra di loro, violenta e decisa. Ma quella che uscì dalle labbra del bandito era solo una grossa risata divertita, mentre nei suoi occhi vi era una lucentezza immane, brillavano più della luna, constató Midoriya.
«Cosa potete fare voi? Niente! Se fate anche un solo passo, il Principino di Merda morirà, gli taglieró di netto la testa, poi, toccherà a voi! Vi farò esplodere tutti!» Izuku sudava freddo, continuando a tremare dopo le seguenti affermazioni.

Poco dopo, infatti, dalle sue mani uscirono delle potenti esplosioni. "IL SUO QUIRK È FANTSTICO!" Pensò Izuku, anche se non era il momento, e lo sapeva bene. Dopo una manciata di secondi, i soldati armati di lancia -erano tutte spezzate e bruciacchiate, incredibile!- erano stesi per terra, ed un senso di nausea invase Izuku, vedendo un vortice nero e viola simile ad un portale aprirsi dinanzi ai suoi occhi.

«Addio, stronzi!» ed uscirono, ritrovandosi in una grande radura. Gli alberi li circondavano, e le loro fronde erano sparse sopra le loro teste, rendendo impossibile vedere il cielo notturno. «Lasciami!» Izuku tentò di liberarsi dalla forte stretta del bandito, che però cadde addosso al verdino perdendo l'equilibro. Sentì il suo imprecisione, e poi il peso del "Dio greco" sul proprio corpo, che a confronto, non era nulla.

I loro viso andarono in fiamme, o meglio, solo quello di Izuku, perché il biondo aveva solo un rossore leggero. I gomiti appoggiati a lato della sua testa per evitare di cadere addosso al Principe, per il resto, i loro visi erano vicini e si stavano allontanando. «Non è successo nulla, chiaro?» Chiarí schietto il biondo, con un cipiglio sul viso. «Perché mi hai rapito? Che vuoi da me?»

«È secondo te, te lo riferirei mai?» Ed infondo aveva ragione, a quanto pare il bandito era più intelligente di quanto pensasse. Ma voleva comunque sapere il motivo di quei gesti improvvisi. Era scosso, e da terra non si era alzato. «Senti, dimmi dove siamo e perché mi hai rapito. Ora.» La voce di Izuku era forte e chiara, ma il dio dagli occhi rossi di fuoco non rispose, per poi ridere. «Seriamente? E cosa mi fai, se non te lo dico? Niente! Perché ora starai immobile!» E si avventó su di lui, prendendo una siringa nascosta da una tasca dei pantaloni. «No! Aspetta-» Ma non finì la frase, che l'ago era penetrato nelle carni del braccio esposto poco prima con violenza.

«Cosa mi hai fatto?!» Izuku era ancora spaventato, ma non osò versare lacrima per lo shock. «È tu dovresti essere il Principe delle Isole Kohei? Hahahahaha, non farmi ridere!» Midoriya mise il broncio, alzandosi di scatto per la rabbia, e si tenne all'albero lì vicino per non perdere la posizione. «Ti ho iniettato un liquido capace di annullare i poteri. Non so quanto dura. Smettila di lamentarti e fare domande, o ti uccido!» Oramai, Izuku aveva visto di cosa era capace il biondo, e non voleva di certo scaturire un'improvvisa esplosione. Poi, era pericoloso, e doveva moderare i termini, anche se era shokato.

Annuì alla provocazione del bandito, ed iniziarono a camminare all'interno della foresta, immersi negli alberi. Non potevano neanche orientarsi, perché le stelle non erano visibili. Sentiva, qualche volta, il biondo arrabbiarsi e bisbigliare fra sé e sé. «Dove cazzo sono quegli esaltati?! Prima mi muovo, prima potrò picchiare quello sciagurato!»; «Di che cosa stai parlando?» Il bandito si irrigidí, girandosi nella sua direzione con sguardo arrabbiato.
«Questi non sono cazzi tuoi!» La sua voce era prepotente, ed al Principe non piacque il suo modo di parlare "speziato". «Non potresti moderare i toni e smetterla di dire parolacce?» Chiese con un tono moderato e paziente Izuku, che lo affiancava con i polsi legati dietro la schiena. «Non mi dici cosa dare, chiaro? È poi, non ti avevo ordinato di non fare domande?!»

«Posso fartene solo una?» Il bandito sbuffó sonoramente, continuando a guardare il verdino con sguardo schifato, per poi fare un broncio che quest'ultimo trovò adorabile. «Sì, ma muoviti!»;
«Come ti chiami?» Il bandito rimase immobile, per poi tranquillizarsi. «Bakugou. Bakugou Katsuki.»;
«Midoriya Izuku.»

Nessun Dorma ※ -BakuDeku/KatsuDeku-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora